Cronaca

Sottopassaggio delle meraviglie: estintori scarichi e sistema antincendio rotto

Continua il viaggio nei sottopassi ridotti a letamaio e perfino con l'ascensore/disabili fuori servizio

Inaugurato da quasi dieci anni, il sottovia pedonale all’altezza dell’ex passaggio a livello che metteva in collegamento via Dieta di Bari con via Emanuele Mola a via Tunisi -praticamente la città divisa in due dai binari – è da sempre il sottopasso numero uno in quanto a sporcizia e mancanza di sicurezza. Eggià, prima l’ascensore per disabili rotto addirittura dal giorno dopo l’inaugurazione nell’estate 2014 e sempre non funzionante, poi gli estintori scarichi e inservibili, come pure tutto il sistema antincendio dove manca proprio la pulsantiera per metterlo in funzione. Basta vedere le foto allegate all’articolo per capire che trattasi di un sottopassaggio che la maggior parte della gente evita, per la paura di attraversare, destando infine tanta, ma tanta delusione, in chi sperava in un’opera se non all’avanguardia rispetto a quelle che ci sono in altre città, almeno dignitosa. Nel nostro caso quell’ascensore per disabili sempre fermo rappresenta una vera vergogna, alla faccia dei disabili! E non parliamo della sporcizia e dei rifiuti (bottigliette di plastica, cartacce e contenitori in plastica in particolare…) che invadono spesso le scale e che come minimo testimoniano –oltre all’inciviltà di troppi cittadini, giovani e vecchi…- la carenza di operatori ecologici comandati a ripulire quell’area vicina al centro. Eppure siamo vicino alla Stazione Centrale, anche se in una zona più nascosta agli occhi indiscreti e per questo facile preda di teppisti e topini. Del resto si sa, la Città di Bari dispone di altri frequentatissimi sottopassi: uno all’altezza di Parco Perotti, l’altro in prossimità dell’Istituto Marconi, in corrispondenza dell’abolito passaggio a livello fra le vie Oberdan e Sonnino. Nonostante la sorveglianza remota (telecamere in funzione h 24), anche là sotto i vandali la fanno da padrone. C’è persino chi quei corridoi li percorre in motoretta. Appena si fa sera, la gente li diserta lasciandoli alla mercé di baby gang e balordi, preferendo scarpinare per trecento metri in più e raggiungere il più affidabile sovrappasso pedonale che da viale Imperatore Traiano porta a viale Japigia. Il conto dei sottopassaggi pedonali del capoluogo non è finito. C’è anche quello che costeggia via Brigata Bari – viale Pasteur, altra trappola per topi, per certi versi il peggiore e più pericoloso di Bari, secondo molti. Infatti, in realtà, questo budello impraticabile per un claustrofobico, lungo duecento metri, perennemente buio per via di malfunzionante sistema di illuminazione e sospeso a sette metri d’altezza rispetto al piano stradale non consente scampo al passante (nessun automobilista può far caso a cosa avviene lassù malgrado le ampie vetrate pensate per difendere i pedoni dai gas di scarico). Per malviventi in coppia è un gioco incastrare qualcuno: in agguato agli opposti ingressi-uscite, i due compari lasciano entrare la vittima e si tengono in contatto col telefonino. Se non ci sono ostacoli, convergono. Povero passante, a che ti serve fare dietro-front appena vedi una brutta faccia? L’altro criminale ti ha già sbarrato la strada.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 22 Aprile 2023

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