Cronaca

Sottovia Brigata Bari: da tre lustri contro rumori e pericoli. Inutilmente…

E’ partita da anni, anni e anni, ma alla fine non sai mai che fine ha fatto la raccolta di firme per costringere il Comune di Bari a rimettere in sicurezza, ma soprattutto a ridurre l’inquinamento acustico che da sempre funesta i residenti che abitano vicino al sottovia in Via Brigata Bari. E precisamente all’incrocio dei popolosi rioni Picone e Liberta’. A guidare la protesta con una petizione che raggiunse circa duecento firme, nel lontano 2003 prima di essere depositata al Gabinetto del Sindaco, la defunta consigliera e assessora comunale Maria Maugeri (all’epoca legata ai ‘Verdi’). Che ad ogni buon conto, prima di distribuire i moduli per le firme ai cittadini-residenti, aveva presentato anche sul problema del sottovia di Via Brigata Bari un’interrogazione a risposta scritta a Sindaco, Assessore ai Lavori Pubblici e Direttore della Ripartizione Edilizia Pubblica. “Il sottovia Brigata Bari continua a rappresentare per i residenti della zona quasi esclusivamente una fonte di problemi quotidiani, che abbassa notevolmente la loro qualita’ della vita”, si leggeva nell’interrogazione prot. N.15/2003/Verdi dell’8 settembre di tredici anni or sono –pensate un po’…- vergata dalla consigliera allora di Minoranza e recapitata senza alcun risultato sulle scrivanie degli amministratori comunali. I quali finora, pero’, sono stati generosi soltanto delle solite promesse per eliminare problemi che, invece, si sono presentati in tutta la loro evidenza ormai da anni, attraverso ben tre giunte municipali, sia di centrodestra e sia di centrosinistra. Come dimenticare, infatti, che, a parte l’inquinamento acustico avvertito soprattutto dai residenti dei palazzi che pullulano all’imbocco del sottovia, esistono anche questioni piu’ generali riguardanti vivibilita’ e sicurezza. Come ad esempio la carenza di illuminazione che una sera funziona e l’altra no sulle vie pedonali del sottovia? “Certo, resta di primaria importanza la risoluzione del problema dell’inquinamento acustico provocato dallo scorretto posizionamento delle feritoie del sottovia, che oltre a provocare assordanti e continui rumori, generano anche problemi di sicurezza”, precisavano anche altri consiglieri comunali baresi, pronti anche loro a rimarcare come pure le abitazioni coi “doppi vetri”, di notte, servono a poco per attutire i rumori delle auto che sfrecciano a tutta velocita’. Ma restano ancora in piedi le altre questioni legate alla sicurezza dei cittadini, alla fine costretti a rinunciare ad usare il sottovia, per non correre rischi, preferendo lunghi giri a piedi per raggiungere i supermercati e le cliniche ubicati dall’altra parte del sottopasso. Insomma, quand’e’ che tecnici ed amministratori comunali metteranno mano ai fondi di Bilancio per far partire i lavori di riqualificazione e miglioramento del sottovia, gia’ finanziati da tempo dal Comune di Bari? A chiederlo a quasi quindici anni di distanza, senza mai aver ottenuto risultati concreti, un paio di centinaia di residenti terrorizzati ed esasperati, che hanno già riempito con le loro firme (…e solo chi le chiede, le sottoscrizioni civiche ai cittadini sa com’è difficile ottenerle, penna e carta in mano) i moduli della petizione su sicurezza e salubrità verso il sottovia Brigata Bari, sperando di eliminare il piu’ presto possibile inquinamento acustico e problemi di incolumità. E chi di speranza vive…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 22 Novembre 2017

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