Cultura e Spettacoli

Speranza in bottiglia

Stanno tornando i messaggi in bottiglia. Questo antico e un po’ romantico mezzo di comunicazione, questo rimedio da gente sperduta su uno scoglio in alto mare oppure su una lancia di salvataggio alla deriva, è sorpendentemente in rilancio nell’epoca dei satelliti e dei cellulari. Un altro segnale dei tempi : ognuno di noi può vantare migliaia di contatti sui social e di fatto è più solo che su un faro oceanico. A dedicarsi a quello che è oggi un capriccio sono modesti rappresentanti della fauna umana : poetastri, anime afflitte, delusi, mitomani… Questi naufraghi dello spirito scrivono in bella copia con la loro Montblanc su carta extrastrong, infilano lo scritto in una bottiglia di plastica che sigillano senza sforzo e affidano alle acque. Un gesto senza spessore. Ben altra cosa doveva essere per il naufrago di ieri – che fosse su uno scoglio solitario o sul ponte di un brigantino prossimo ad andare a fondo – procurarsi come e dove scrivere, trovare una bottiglia (in vetro, si capisce) e renderla impermeabile. La storia racconta di messaggi vergati con un carboncino su carta di giornale, affidati a bottiglie di brandy dolorosamente svuotate e sigillate con la cera, la resina, il catrame… I messaggi nelle bottiglie avevano più che altro valore simbolico, giacchè giungevano a destinazione (le rarissime volte che ciò accadeva) quando il naufrago non aveva più bisogno di nulla. Il gioco delle correnti può far navigare un bottiglia, ben chiusa, anche per un secolo o giù di lì. Una volta un messaggio lanciato nelle acque di Aberdeem il 25 aprile 1914 fu ritrovato il 10 dicembre 2006… L’ultima volta che un messaggio in bottiglia è stato ritrovato nelle acque della nostra città risale giusto a un anno fa. Nel messaggio in questione una ragazza (?) lituana, tale Egle, prossima sposa ma in dubbie condizioni di sobrietà, elencava otto regole personali per essere una moglie felice e diffondere serenità. Una bottiglia che dal Mare del Nord raggiunge l’Adriatico?… Mah. Allora uno scherzo? Mettiamo in conto anche questo. Ma è ragionevole, come ha osservato qualcuno, pensare che quella bottiglia sia stata gettata da una turista a bordo di una nave in crociera nel Mediterraneo. Data la popolarità di questa pratica, il messaggio in bottiglia ha ispirato molti artisti. Un messaggio in bottiglia è al centro di film, fumetti, canzoni e soprattutto romanzi. Un romanziere su tutti : Edgar Allan Poe, col suo ‘Manoscritto trovato dentro una bottiglia’ –  Nell’immagine, un’illustrazione di Edouard Riou tratta da un’edizione di ‘I figli del Capitano Grant’, romanzo di Jules Verne nel quale ogni vicissitudine prende il via dal rinvenimento (nello stomaco di uno squalo) di una bottiglia contenente una richiesta d’aiuto.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 19 Luglio 2018

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