Cronaca

“Spero in una finanziaria che razionalizzi la spesa. No ai condoni”

Il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana

“Spero in una finanziaria che razionalizzi la spesa. No ai condoni”: lo dichiara in questa intervista al nostro giornale il Presidente di Confindustria Puglia dottor Sergio Fontana. Proprio di recente Confindustria a livello nazionale a Roma ha tenuto la sua Assemblea Nazionale alla quale Fontana ha preso parte.

Presidente Fontana, di tanto in tanto nel governo affiora la tentazione dei condoni per fare cassa in una situazione francamente complessa e da cinghia stretta. Che ne pensa?

“Lo ho detto varie volte: sono contrario ad ogni genere e tipo di condono, sia fiscale che edilizio. Penso che sia indispensabile educare al rispetto rigoroso delle regole e delle norme e il condono indirettamente finisce per aiutare furbetti ed evasori. Il condono è un istituto profondamente diseducativo”.

In che senso?

“Spinge ad evadere o non rispettare le regole di urbanistica, genera nei disonesti l’idea che tutto si può fare, tanto prima o dopo arriverà un condono, ovviamente a scapito dei cittadini o imprenditori onesti che rispettano le regole con ordine. Quando poi parliamo di condoni in tema di edilizia ed urbanistica non lamentiamoci nel caso avvengano disastri naturali di proporzioni pesanti se non si osservano le disposizioni. “.

Il governo è alle prese con la finanziaria, che cosa desiderate come imprenditori?

“La nazione è paragonabile ad una famiglia. Se il reddito è basso penso sia da irresponsabili programmare ed organizzare una crociera. Per questo occorre programmare e razionalizzare la spesa pubblica, con senso di responsabilità. Non possiamo e non dobbiamo aggiungere altro debito pubblico, il nostro è il più alto di tutti i tempi. Solo aumentando il lavoro e creandolo si genera pil e dunque ricchezza. Per questo bisogna favorire le politiche attive del lavoro, la formazione e soprattutto abbassare il costo del lavoro a vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese. Prima di emettere giudizi definitivi, aspettiamo di leggerla questa finanziaria”.

Intanto la Bce ha alzato il costo del denaro al 4, 5 per cento. Che valutazione attribuisce a questa misura?

“La valuto sicuramente inopportuna e pericolosa, renderà più complicato e difficile l’accesso al credito, pochi imprenditori si azzarderanno a compiere nuovi investimenti con un costo del denaro tanto elevato e penso che potrà verificarsi un rallentamento o un raffreddamento della spinta economica. Tra l’altro le imprese pagano oneri finanziari elevati alle banche che andrebbero ridotti. Insomma, non è sicuramente il modo migliore per stimolare l’economia e vale anche per le famiglie. Penso ad esempio che una coppia giovane con basso reddito difficilmente sarà in grado di avere il mutuo ragionevole per la casa con ogni conseguenza su matrimoni e natalità”.

Denaro elettronico e carte di credito…

“Sono favorevole all’ uso della carta di credito in quanto crea tracciabilità e serve ad evitare o comunque ridurre l’elevata evasione fiscale italiana. Semmai bisognerebbe concordare con le banche gli oneri finanziari, questo magari sì”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 19 Settembre 2023

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