Spese per la comunicazione istituzionale dell’Amiu Puglia, è un segreto di Stato?
Un vecchio proverbio recita testualmente :” domandare è lecito ,rispondere è cortesia”. Sembra invece che all’Amiu Puglia, azienda della nettezza urbana diretta dall’avv. Gianfranco Grandaliano, queste saggezze popolari non siano note. In questa occasione non intendiamo parlare, per l’ennesima volta , di cassonetti ballerini o stanziali, vera croce e delizia per i baresi che se li godono in tutto il loro “presenzialismo” in ogni luogo ed angolo della città. In un nostro precedente articolo pubblicato lo scorso 15 aprile avevamo chiesto lumi ai vertici aziendali circa le spese sostenute dall’Amiu Puglia per quanto concerne la sua comunicazione istituzionale; a tutt’oggi,purtroppo, alla nostra redazione non è stato pervenuto nessun dato in proposito. Una richiesta ,la nostra, dettata da una semplice curiosità; essendo l’Amiu Puglia dotata di un moderno e ben organizzato sito internet al quale l’utente ha la possibilità di accedere per conoscere tutta l’attività dell’azienda, l’unica voce deficitaria sembra proprio quella che riguarda i costi sostenuti dall’ex municipalizzata per quanto riguarda la sua comunicazione istituzionale. Avendo esaminato con certosina pazienza ogni singola voce del bilancio aziendale, non siamo riusciti, forse per nostri limiti, a trovare la specifica delibera in questione. Avendo maturato la consapevolezza di essere degli scarsi internauti abbiamo chiesto anche l’ausilio di persone oltremodo esperte senza però che queste siano riuscite a risolvere la vexata questio. Neanche nelle stanze di alcuni gruppi politici di opposizione al Comune di Bari ,chi di dovere è stato in grado di fornirci utili indicazioni A questo punto non ci rimane altro che consultare un … hacher. Sembra dunque che queste cifre siano coperte da “omissis” o da un imprecisato “segreto di Stato”, o forse addirittura da un dogma di fede. Fatto sta che attualmente non è dato conoscere e sapere quanto viene speso annualmente dall’azienda ed a quali testate giornalistiche e tv vengono commissionate pubblicità a pagamento.Ribadiamo: tutto lecito e legale, ovviamente, l’Amiu Puglia agisce in piena trasparenza, e su questo nulla quaestio. Ma proprio in base alla tanto decantata ed invocata trasparenza, un mantra ricorrente a Palazzo di città ,torniamo,anche in questa occasione, a richiedere all’azienda gestita dall’avv. Grandaliano che ci venga fornita informazione su ogni singola voce di spesa e circa gli organi di informazione che ne beneficiano. Vorremmo coinvolgere in questa nostra richiesta anche il sindaco Decaro ; il primo cittadino, che ha mantenuto la delega alle società partecipate , dovrebbe(nel suo caso il condizionale non è d’obbligo) conoscere nel dettaglio spese e bilanci. Essendo l’Amiu Puglia sostenuta da soldi pubblici riteniamo giusto e doveroso informare i cittadini ,che pagano la salatissima Tari per usufruire di un servizio non certo da città svizzera, circa i costi che sostiene questa azienda per la sua comunicazione istituzionale. Se qualcuno dei vertici aziendali avrà la compiacenza di correggerci e sottolineare eventuali nostre inesattezze saremmo ben lieti di ospitare un intervento chiarificatore, ma restiamo ancora una volta in attesa messianica di tutti i dati , le cifre e le indicazioni che abbiamo precedentemente chiesto senza avere ricevuto al momento alcun riscontro.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 12 Maggio 2015