Cultura e Spettacoli

Spiagge sporche. Colpa di Fantozzi?

Per quanto dissennato sia divenuto il mondo, sono ancora molte e lodevoli le iniziative volte a sensibilizzare la gente, i giovani innanzitutto, sul tema della salute dell’ambiente. Una settimana fa, per esempio, Greenpeace e l’Ente Parco Nazionale del Gargano hanno coinvolto alcune scolaresche in una giornata di pulizia dei litorali di casa nostra. L’azione si è concentrata su una piccola insenatura delle Tremiti. ‘Bottino’ della giornata : immondizia da riempire diversi bustoni. Anche il ‘raccolto’ della pulizia della caletta di San Domino ha confermato che in riva al mare si trova di tutto : taniche, lattine, legname polistirolo, materiale da costruzione, reti da pesca, pannolini, accendini, mascherine, mozziconi… Soprattutto plastica (l’84% secondo dati Legambiente), sotto forma di bottiglie e, in secondo luogo, sotto forma di contenitori per bevande e cibo, di stoviglie e cannucce. Di chi la colpa, solo dei bagnanti? Certo incuria, leggerezza e distrazione possono molto, ma tante e tante bottiglie non trovano spiegazione nel caso del bagnasciuga di una caletta che, pure quando fa il ‘tutto esaurito’, non accoglie più di cento persone. Quelle bottiglie, che novantanove volte su cento contenevano acqua minerale, giungono dal mare. Ma, consoliamoci, la loro origine non è ‘volgare’ come un modulo compresso di rifiuti che, scaricato clandestinamente in alto mare, si disfa sul fondo e libera gli scarti in superficie. L’origine di quelle bottiglie è ‘nobile’, avendo esse dissetato ben altre figure che tanti Fantozzi pigiati la domenica su francobolli d’arenile, fungaie d’ombrelloni raggiunte al prezzo di un ingorgo automobilistico (e con la prospettiva di un secondo ingorgo sulla via del ritorno). Quella robaccia non è frutto di cattiva depurazione, è materiale spiaggiato. Viene da yacht, catamarani, gommoni d’alto mare, panfili, cabinati… A bordo di questi natanti, spesso più costosi di una casa, trovi ogni comfort, a cominciare da cucine attrezzate per soddisfare qalunque capriccio e frigoriferi entro cui mantenere in fresco bottiglie di champagne e fardelli d’acqua minerale. I padroni del mare ci tengono alla salute, sanno che bere è fondamentale e si comportano di conseguenza. Ma che fare dei vuoti? Per quanto ottimizzati, gli spazi disponibili a bordo sono quelli che sono. E le bottiglie vuote, anche a volerle pestare o accartocciare, fanno disordine, soprattutto rubano spazio. E allora tutto giù in acqua. Arroganza e denaro si coniugano bene. In mare chi ti vede? In ogni caso, i pochi ad essere sanzionati per aver sporcato l’ambiente marino hanno sempre i piedi poggiati sulla sabbia.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Luglio 2021

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