Cultura e Spettacoli

Spigolature di fatti e misfatti ( 28)

Alte le geremiadi delle mezze calzette della carta stampata e dei dimidiati busti del tubo catodico per l’Africa, “statim” sbattuta fuori dai “mondiali di calcio 2018”, organizzati dalla Russia. Infatti, la Nigeria e il Senegal, per quello che MI consta, non sono, forse, approdati neanche agli ottavi di finale o non oltre i medesimi. Sennonché, ecco le formazioni della francia, del belgio, dell’inghilterra, schierate nella finalina: inghilterra – belgio (per il terzo e quarto posto) e francia – croazia (per il primo e secondo posto)! Molti spettatori nei maestosi stadi russi e telespettatori, non senza Maraviglia, hanno con immenso Piacere (ché la Bellezza non ha sesso) Scoperto che Francia (campione del mondo), Belgio (terza classificata), Inghilterra (quarta classificata), le cui nazionali avrebbero praticato il migliore “calcio” nel Mondo, si sono serviti di Figli o Nepoti o Pronepoti di Africani, Emigrati nelle nazioni colonialiste o neocolonialiste, di cui sopra. Quale spettacolo ossimorico Ammirare i lucidissimi, splendidi Volti dei calciatori africani, aggregati nelle nazionali: francese, belga, inglese, dal colore del nobile ebano, cantare gli inni nazionali di popoli che, senza ritegno alcuno, con avarizia (brama di possedere attraverso la rapina), avevano vessato, molto spesso facendoNe olocausto, i loro Avi, se non i loro Padri, depredando di tutte le ricchezze i Territori della loro Madre Patria. Il Liquido Seminale di tutti gli Africani, in circolo nei Calciatori di Pelle Nera delle“nazionali di calcio” della francia, del belgio, di inghilterra, del Senegal, della Nigeria, della quasi vikinga svezia, dei numerosi paesi dell’america latina, presenti in russia, ha Vinto la “Coppa del Mondo 2018”! Nei calciatori di questi ultimi paesi citati il Liquido Seminale d’Africa, appartiene ai loro antichissimi avi, vittime della tratta degli schiavi, messa in atto da negrieri europei, con la complicità di intrallazzatori, mezzani arabi, per fare galleggiare nei secoli la ricchezza dei cattivi ladroni di pelle bianca, insediatisi nel continente, scoperto dal balordo cristoforo colombo, sul sangue di milioni di indigeni di quel continente e di milioni di uomini con la forza strappati, letteralmente, alle loro zolle natie. Trump alza i muri per non fare passare negli “states” gli affamati Figli, i Nepoti, i Pronepoti di Coloro che furono, similmente, affamati  da  negrieri della  sua medesima lercia stoffa, che sul  cammino della loro sanguinaria invasione di terre di conquista trovarono genti pacifiche, ingenue, affascinate, tra l’altro, da una croce che, proditoriamente, si sarebbe, impregnata di violenza materiale e sottoculturale, conficcata  nel cuore di Civiltà di assoluto Valore umanistico e scientifico, sino a farLe scomparire, irrimediabilmente. Entrando “in medias res”, i “mondiali di calcio 2018” russi sono stati, senza dubbio alcuno, la passerella degli infantili, viziati “chierici” della moda globalizzata del“tatuaggio”, ahimè, adottata, imitata (da non confondere con il Canone Estetico dell’”Imitazione” della Cultura e della Civiltà Classica, che Diede Vita all’Umanesimo e al Rinascimento italiano), senza battere ciglio, dalla ciurmaglia piccolo- borghese, dal proletariato piccolo – borghesizzato, temo, oltre che dell’italietta, di tutto il pianeta”Terra”. Dall’essere, acriticamente, devoti a codesta pratica, che vandalizza, irreversibilmente, i corpi, sino a qualche lustro fa di esclusiva prassi dei più feroci galeotti, criminali, rappresentativa del loro immutabile ”status symbol”sociale di esclusi dal consesso degli Onesti, si può estrapolare e centellinare il miserabile coefficiente d’intelligenza di codesti, mentalmente, sprovveduti, dalla Provvidenza,”tamen”, provveduti di piedi talentuosi, lesti nello sperperare, anche nei costosissimi “tatuaggi”, il denaro, che la plebaglia mondiale fa arrivare al “sistema calcio”, direttamente attraverso i botteghini degli stadi, indirettamente, attraverso i mille e mille rivoli della pubblicità televisiva , pronta a sponsorizzare eventi calcistici, grazie alla quale, si fa per dire,“sine ratione” acquista per lo più “cambronnate”. Così, la quasi totalità delle risorse finanziarie, in arrivo al, testé Ricordato, “sistema calcio” è requisita da  fannulloni, ai quali si concede una vita da nababbi, alla faccia della miseria indicibile di gran parte della popolazione mondiale.”En passant”, quanti “centri sportivi”, ove impegnare i “ragazzi a rischio”, si potrebbero costruire con i 220 milioni, che la “iuve” spenderà tra l’acquisto del cartellino (120 milioni) e l’ingaggio quadriennale (30 milioni a stagione) del trentaquattrenne ronaldo? La marmaglia, la canea, con la pancia in fermento a causa delle boiate, ad essa somministrate da coloro che costruiscono la loro carriera politica, puntando sull’atavico disprezzo e sull’’altrettanto atavica sfiducia di essa nei confronti della Politica, di Chi La Coltiva e L’ha Coltivata, quali che siano e siano stati i risultati, inneggia al “piedone arraffone” di immeritati milioni e osanna la gogna della decurtazione della pensione di chi ha speso una vita al Servizio della Istituzioni. Tornando a bomba, l’argentina ha vinto il trofeo “tatuaggi”, collaterale alla “coppa del mondo di calcio”, in quanto, oltre ai suoi calciatori (certamente, non poteva mancare il probabilissimo   “minus habens” messi), era, orrendamente, tatuato il suo ct, detto, Penso, sanpaoli. Ora, una Riflessione:  “ Visti i magri risultati della sua gestione tecnica, non sono sicuro che sanpaoli sia stato in grado di offrire ai suoi calciatori insegnamenti, eminentemente, tecnici, riguardo al modo di stare in campo e di trattare la”pelota”, ‘sed’ è sicuro che non ad essi ne avrà dati di Carattere Etico, se non ha avuto alcun riguardo alla decenza  del suo particolare ruolo, presentandosi nell’area tecnica, riservata al suo ‘staff ’ e ai suoi panchinari, con le braccia, brutalmente, saccheggoate da tatuaggi. Egli che avrebbe dovuto Essere di Esempio ai suoi ragazzi di elegante Sobrietà nel presentarsi al pubblico argentino e mondiale”. In ogni caso, ancora, un’altra Riflessione: ”I calciatori dal tatuaggio incancellabile, irregressibile, in gran parte già soddisfatti ’patres familias’ che, spesso, esibiscono, prima delle partite di calcio, la loro figliolanza, frutto , data la loro deficitaria struttura mentale, non  di un Moto d’ Amore, sebbene di una selvaggia, sessuale animalità ’tout court’, della cui potenza  menare vanto, quando i loro spermatozoi saranno diventati capaci di snocciolare qualche paroletta breve e porranno loro dubbi sulla liceità e utilità di quei loro corpi, così poco urbanamente, offesi, quale scusante, giustificazione, motivazione vorranno e potranno opporre agli interrogativi dei loro pargoli?”. “Campionati mondiali di calcio”, nei quali s’è visto poco gioco: incontri spesi nel noioso, defatigante, inconcludente possesso palla, con rare,imprevedibili verticalizzazioni “pro” attaccanti, pronti, tempestivi nello sfruttarne la lungimiranza offensiva. Tanto è dimostrabile, se si pone mente ad una ripresa televisiva in cui appare il presidente russo putin e il presidente della “fifa” infantino,  irreparabilmente, distratti da ciò che stava accadendo nel primo tempo della finalissima; francia – croazia e  intenti a ridacchiare sulle cavolate che, vicendevolmente, si stavano scambiando, inconsapevolmente, nel loro inconscio, poco propensi a dare importanza alla modestia calcistica, che gli atleti delle due nazionali stavano proponendo in campo. Sarà stata la migliore edizione, organizzazione dei “mondiali di calcio”, quella di russia 2018, comunque, non dal punto di vista dello spettacolo calcistico. A cominciare dal 1950 del secolo scorso in brasile (finalissima nello stadio ”Maracanà” da 100 mila spettatori: brasile 1- Uruguay 2. L’uruguay di Ghiggia e Schiaffino, per Intenderci!) fino al 2018, tante altre “coppe del mondo di calcio” sono state disputate, di gran lunga più spettacolari di quella, di cui sto discorrendo, per l’altissima qualità dei collettivi e dei singoli in essi inseriti. E senza gomitate, pestate, manate, falli tattici, così detti, per sminuire l’intenzionalità criminale dei medesimi. Anche il ”calcio” in declino, quindi? Sì, perché  gli allenatori, sia dei settori giovanili, sia delle squadre professionistiche, molti dei quali non hanno, giammai, giocato al calcio o  sono stati modestissimi calciatori, per giustificare la lautissima pagnotta che percepiscono,  dedicano il loro inutile tempo a riempire il cranio dei loro pupilli di tatticismi, che tarpano qualsiasi libera Creatività in essi, sì da imbrigliarli in ruoli, dai quali, disanimati e privi dei fondamentali calcistici, più non riescono ad uscire. Mercenari in mutande e scarpette per tirare qualche calcione, qualche volta a una palla (prima si diceva di cuoio, oggi di quale materiale sono le palle fatte?), non di rado agli stinchi non dell’avversario, ma del nemico, dell’acerrimo nemico.  Sì, perché chi impedisce loro una vittoria, li priva di almi premi partita, di alme plusvalenze, che significano aggiustamenti non irrisori degli ingaggi e degli stipendi. Il mercato è il loro “habitat”: non sono uomini, ma statuine, pezzi di transazioni e un “goal”, in una manifestazione calcistica,seguita, a torto, immeritatamente, in tutto il mondo, con osservatori dispersi, in  incognito, tra le folle “stadaiole”, significa un bel biglietto da visita, ché si aprano i forzieri dei danarosi presidenti di importanti “club” calcistici. Perciò aureferenziali le lacrime, ad esempio di messi, di neymar, dei vincitori e degli sconfitti: quelle lacrime sapevano di ”spes”, realizzate, non vanificate, di copiosi guadagni   o,   di “contra”, di guadagni, irrimediabilmente, volatilizzatisi. E autoreferenziali quelle mani al petto durante gli inni nazionali. Nelle tasche interne delle giacche dei nostri anziani si depositavano i portafogli, quasi all’altezza del cuore, del cuore dirimpettaie. I “pelotari” di oggi, mimano, quasi, quei portafogli all’altezza del cuore, imponendosi le mani al petto. A dire il vero, l’antica usanza  (per Usare una duale, tipica Espressione Brectiana), oggi, è stata sostituita da un’altra, che impone i portafogli in una tasca posta sul “lato b” dei possessori di essi. Per essere onesti e in sincronica armonia con gli usi e costumi del tempo, di cui essi, pur, sono gli inflessibili  sacerdoti, i nostri autoreferenziali, calcistici requisitori di milionari sesterzi dovrebbero spostare le loro manine dai loro petti ai loro culi, come gesto di infinita riconoscenza, gratitudine a un parte, incontrovertibilmente, fausta del corpo umano.

 

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano.

 


Pubblicato il 19 Luglio 2018

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