Cultura e Spettacoli

Spigolature di fatti e misfatti (49)

Un quotidiano “lumbard”,  nella edizione “online” (non posso certificare, se anche in quella cartacea), s’ è preoccupato di indagare sul tipo, non so se, anche, sulla qualità,  di scolarizzazione, che hanno ricevuto i novelli “parvenu” nella “élite” del successo mediatico, siano essi politici, gente di spettacolo, sportivi. Non MI sono preoccupato di leggere l’articolo, il cui contenuto non MI attizzava punto e, quindi, non conosco i personaggi o (non “piuttosto”) le persone (maschere), su cui l’articolista (che avrebbe fatto meglio a dedicare il suo non prezioso tempo all’analisi o (non “piuttosto”) a indagini di più urgente momento) ha “zoomato” la sua perspicace attenzione, per capire, forse, di quali, quante ”lacrime e sangue”(???) sia fatta la sostanza spirituale e culturale di una minoranza di giovanotti, quotidianamente, posti, da chi non sa fare altro, non sente l’esigenza di occuparsi di altro, davanti ai nostri zebedei. Ovviamente, sono portato ad opinare che i virgulti, dalla fortuna sberrettati , presi in considerazione da siffatta inutile ricerca, inchiesta, esplorazione siano stati i salvini, i renzi, le boschi, i di maio, i di battisti, i bonafede, i toninelli  per la turba dei politici; per quella degli sportivi MI pare che sia stato beccato un tal chiellini,di professione “tiracalci alle palle”, MI informano, che tra gli interstizi temporali, a lui concessigli dagli allenamenti, dalle gare, dalle trasferte, dai ritiri, dalle vacanze alle maldive (“status symbol” dei calciapalle milionari, grazie ai “suburranti” che eiaculano liquido generatore di novelli idioti, quando li vedono elargire agli avversari calcioni, gomitate, sputacchiate) deve aver trovato qualche orina da dedicare allo studio di qualche manualetto per laurearsi non So in cosa. Bene, anzi male, ho aggettivato la disamina del foglio ”lumbard” inutile, perché, invece di perdere tempo teleologizzato alla questua di qualche sprovveduto lettore, goloso di “gossip”, sarebbe stato meglio domandarsi quale tipo e qualità di scuola abbia frequentato e frequenti un popolicchio, quello italiettino, dagli anni’60 del secolo scorso, incipientemente, scolarizzato, fino ad esserlo, quasi totalmente, che non conosce quali siano i Poteri, i Diritti, i Doveri, dalla Costituzione Assegnatigli, ammesso che Qualcuno ad esso abbia Insegnato che cosa sia la Costituzione. La “Sovranità”, che la Legge Ispiratrice di tutte le Leggi Ascrive al Singolo Cittadino Italiano e, in solido, a tutti gli Italiani, è l’Esercizio di un Potere Pieno e Indipendente, il Potere di Essere Consapevole/i, Razionale/i Elettore/i Attivo/i e Passivo/i, cioè, essendo la Democrazia Italiana rappresentativa, di Essere in Grado di Eleggere, secondo Attive Scienza, Canoscenza, Coscienza, i suoi Rappresentanti; di ControllarLi nell’Espletamento del Mandato, Loro Affidato, con onesta, etica Competenza; di Ritirare loro la Fiducia o di ConfermarLa in caso di, altrettanto, Consapevole, Ripeto,  Razionale Valutazione negativa o positiva del loro Agire Politico, “pro omnibus Civibus”. Ma, anche, dopo necessaria, dura, da Ricominciare, incessantemente, Preparazione, di Essere, consapevolmente, razionalmente, in Grado, per Onestà, per Passione Politica, il Singolo Cittadino Italiano di Chiedere alla Comunità di Cittadini Italiana di Potere Essere al suo Servizio. L’Elettore Cittadino passivo è Colui che, dopo una Disamina inappuntabile delle sue Capacità, umilmente, Chiede il Voto alla Comunità di Cittadini Sovrana, per MetterSi a Disposizione del Bene Comune. Quante volte in queste Righe ho Usato l’ apposizione “Cittadino/i” al singolo uomo o (non “piuttosto”) alla Comunità di..!  E, dunque, quali Agenzie Educative hanno il Compito di Formare il “Cittadino”? Ovviamente, in astratto, la famiglia, la sacrestia, il partito, “”dulcis in fundo”, la Scuola, la Scuola, soprattutto. Il partito non esiste più; la sacrestia, quando non serve come ”location” di sentimentali (????) accoppiamenti, poi, subitamente, abbandonata, è stata, bellamente, sostituita dalla cameretta casereccia, ove i pargoli trascorrono ore e ore davanti al “desktop” del “pc”, del “tablet” dello “smartfhone”, o (non” piuttosto”) dalla movida piazzaiola post cena sino all’alba; la famiglia da tempo s’è dimessa dal compito di donare alle novelle generazioni qualche straccetto di regola di comportamento. Sia ben chiaro,  non sono ”laudator temporis acti”:  non è che la famiglia, il partito, la sacrestia “d’antan” abbiano brillato nella “Formazione del Cittadino”, altrimenti , attualmente,  non staremmo a lamentarci dei salvini, dei di maio, dei renzi, dei bonafede, dei toninelli, delle boschi. Quando si disquisisce di codeste agenzie, in fin dei conti, si sottintende che esse dal “potere” sono considerate microcosmi utili ad esso ove si confezionano i futuri sudditi, non completamente idioti, ad onor del vero, come gli infanti, che si vedono, oggi, razzolare in ogni ambiente, per ogni dove. In gran parte, o bulli, o drogati, o alcolizzati, o dipendenti da una molteplicità di irreversibili sfracelli, o esiziali delinquenti. Per carità, o miei 25 lettori, non vi azzardate a sostituire le “o”, sopra utilizzate, per coordinare simili malanni sociali, pur in forme e apparizioni diverse, con “piuttosto” che, invece, indicherebbe i bulli da preferire, magari, ai drogati, agli alcolizzati, ai dipendenti da una molteplicità di irreversibili sfracelli, agli esiziali delinquenti. Solo nel caso di codesti infantili asociali “uno vale uno” o (non “piuttosto”) gli “uni valgono gli altri”.La Scuola? Il Giornalista Ernesto Galli della Loggia qualche tempo fa Scriveva che i giovanotti, senza arte né parte, miracolosamente ascesi, subitamente, senza sforzo alcuno, grazie, magari, alla ottusità mentale, sottoculturale, non disgiunta dagli anali, sfinterali olezzi di apolitica condominialità degli italiettini nel muovere le zampe nelle cabine elettorali, ai vertici delle disastrate istituzioni italiettine: i renzi, senza fare nomi, i di maio, i salvini, le boschi, i toninelli, i bonafede, sono, non più, né meno, che i prodotti di una scuola, che non essendo più Scuola, che non facendo più Scuola, riesce, altrettanto, miracolosamente, ad ammettere alle classi successive, dalla scuola dell’obbligo e, quindi, di ogni corso di “non studi”, il 90% dei suoi clienti (che in eterna “offerta” possono acquisire promozioni e diplomi) e a regalare, spessissimo con i “10” o con il massimo delle valutazioni, diplomi e maturità al 90% delle mefitiche turbe di lazzaroni che, annualmente, si accalcano davanti alle commissioni, vilmente, distribuitrici di essi. Senza Fatica, i nomi e i cognomi, di cui sopra, hanno vissuto gli anni scolastici, arrivando al massimo delle gratificazioni, grazie al “familismo amorale” (“Per carità, non appesantite le vacanze di natale ai nostri scolari con compiti, che li distoglierebbero da un rapporto sereno con i loro papy e mamy nella santa ricorrenza della nascita del divino bambino”. Così “circolarò” il ministro attuale del “miur” ai già persuasi dirigenti scolastici e insegnanti), a cui i loro insegnanti(???) hanno improntato l’anomalo rapporto con essi, come con tutti gli scolari, che hanno avuto a tiro; senza Fatica, pascolano le dorate stanze del “palazzo”, grazie all’impolitico bagaglio di ignoranza di una massa di votanti che, in ogni  ritualità elettorale, s’è fatta beffe della Sovranità della Mente, la Sola a cui dovrebbero Essere Demandate le Sorti delle Democrazie. Mai, i nomi e i cognomi, di cui sopra, i loro sodali camerati (l’ignoranza è fascista) coetanei, i “non studentelli di oggi” hanno sentito Citare “Lo spaccio della bestia trionfante”, un’Opera Filosofica di Giordano Bruno, in cui il Nolano, fatto ardere Vivo dai corifei dell’oscurantismo cattolico, inestinguibile, così Argomenta, Esaltando la Fatica, come Momento, necessariamente, Propedeutico all’Operosità: ”Se vuoi essere là dove il polo sublime della Verità  ti vegna verticale, passa questo Appennino, monta queste Alpi, varca questo scoglioso Oceano, supera questi rigorosi Rifei, trapassa questo sterile e gelato Caucaso, penetra le inaccessibili erture, e subintra quel felice circolo, dove il lume è continuo e non si veggono mai tenebre né freddo: ma è perpetua temperie di caldo, e dove eterna ti fia l’aurora o giorno”. Con la Fatica, solo con la Fatica, col Sacrificio, con lo Studio, con l’assoluto Imperativo della Scienza al”Provare e Riprovare” Ciò che E’ nel regno del Sogno, dell’Immaginazione, anche quella Sociologica di Charles Wright Mills, Potrà Diventare duratura Realtà, a volte, foscolianamente, ”finché il sole illuminerà le sciagure umane”. Solo la Fatica Esaudisce la Preghiera dell’Orante.  Mentre chi in alto sale “con le botte di culo”, precipitevolissimevolmente,ne discende. Come, certamente, accadrà  (a qualcuno è già accaduto) ai nomi, di cui sopra, che non sanno, come tanti loro camerati coetanei e tanti odierni bulli “in pectore”, di cosa Discuta Sofocle nella sua Tragedia”Antigone”. Discute del conflitto eterno tra l’autorità, il potere, la legittimità del diritto positivo, tra il”nomos”,”corpus” di leggi della “polis”, insomma, tra le leggi umane e le leggi divine, prerogative del “genos”. Sono queste ultime Leggi, Dice Antigone che: ”… nessun mortale può trasgredire: leggi non scritte, e innate degli dei. Non sono d’oggi, non di ieri, vivono sempre, nessun sa quando comparvero, né di dove”. E – grege, presidente mattarella, ella bene proclama  che prima delle sue idee (quali che siano le sue idee, gli italiani, di cui ella è  il “primus inter pares”, avrebbero il Diritto – Dovere di Conoscerle) viene La Costituzione (che non è un feticcio, per il quale si possano risolvere i Drammi umani), ma prima delle sue idee e della Costituzione Vengono Uomini, Donne, Bambini in balia dei marosi che vanno Salvati; Vengono donne, uomini, bambini, che un decreto scervellato, scriteriato, dissennato, sconsiderato di un ministro, da ella nominato, dall’oggi al domani, ha messo sulla strada, privandoli del minimo di protezione umanitaria, ricevuta dal parsimonioso, sobrio stato italiano, quando è costretto ad interessarsi degli ultimi.  E – grege matarella, presidente, è vero che ella non possa, secondo la Costituzione, prendere a calci nel sedere due ministri, da ella nominati, ma almeno un sonoro pubblico biasimo avrebbe potuto indirizzare a salvini e buonafede che per ragioni, elettoralisticamente, autoreferenziali hanno organizzato, sciacallando, una oscena spettacolarizzazione del rientro in italia del catturato latitante, cesare battista, la cui “privacy”  avrebbe  dovuto proteggere il buonafede, ministro della giustizia che, unitamente, al salvini, ministro dell’interno, senza alcun pudore, oltre a  consegnare il detenuto in pasto al pubblico ludibrio, ha usato nei suoi confronti parole immedicabili, dal punto di vista etico e costituzionale, augurandogli di”marcire in galera”, mentre la Costituzione Ritiene che la pena debba Servire alla Resurrezione del condannato, non nell’altra vita, bensì in questa vita. Signor presidente, prima della Costituzione, gli Uomini, anche quelli che hanno, impietosamente, sbagliato. Ella, frequenta e ha frequentato i sacramenti cattolici,  il salvini vuole imporre il “crocifisso” in tutti gli ambienti pubblici (aule scolastiche, uffici, aule istituzionali, tribunali) di uno stato, costituzionalmente, laico; il tribuno salvini si presenta ai suoi fan con la bibbia e il rosario in mano, ma in Matteo 25,35 – 40 c’E’ la “Paideia” per il Cristiano che, quasi mai, è il cattolico: ”Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi… In verità, vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Al Nazareno non Interessa che chi è in pericolo in mare; che chi bussa alla sua porta abbia la fedina penale intonsa o meno,non la sua professione di fede politica o ( non ”piuttosto) religiosa, il colore della pelle, la zolla, da cui proviene; gli basta che sia un Uomo, per EsserGli Fratello e per AmarLo. I medesimi Sentimenti Nutre Antigone, Rivolgendosi a creonte, il tiranno di tebe, che ha promulgato il divieto disumano, dispotico che polinice, il fratello di Antigone, non possa, non debba essere sepolto, colpevole di aver tradito la patria. Antigone Si Ribella a creonte, Sostenendo che il “nomos”, la legge, tra l’altro, di un tiranno, debba Rispettare la Legge Divina e, quindi, Ella, pur Conscia di Rischiare la Vita, come avverrà, Seppellirà il fratello. Ché, da sempre, ogni Uomo E’ Stato Sepolto, viene sepolto come, da sempre, qualsiasi Uomo, che in mare fosse, sia in pericolo, è stato Salvato, deve essere Salvato da chiunque fosse, sia in condizione, nella possibilità di SalvarLo. Ché, da sempre, si è Creduto, si Crede che una Legge, non scritta dalla mano dell’uomo, sia stata Scritta dalla Misericordia di un Dio, e – grege sig. matarella e salvini e di maio, democattolicamente,”vasa, vasa”delle ampolle, ospiti del sangue di “san gennaro”, sugli altari, tra l’altro, innalzato dalla plebe napoletana,comunque, mai, riconosciuto tale dagli “annales” della chiesa cattolica. “Non sono nata per condividere l’odio, ma l’amore”, è la Religiosa, Ieratica Convinzione di Antigone che, in Razionale Alternativa al  “crocifisso” di legno del salvini, dovrebbe Essere il Monito, l’Insegnamento da Incidere, a caratteri, indelebilmente, cubitali, in ogni casa degli italiani, in ogni luogo di Lavoro, di Studio di essi; nelle carceri, perfino, dove coloro che in esse sono custoditi e coloro che li custodiscono possano per Amore Comprendersi e, entrambi, Rinascere.

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano


Pubblicato il 29 Gennaio 2019

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