Cronaca

Sporcizia e abbandono nel giardino di piazza Gramsci

Il giardino è tra i più antichi, se vogliamo, del nostro centro cittadino, ai margini del lungomare a sud, ma basta poco per accorgersi che ha preso subito i difetti dei più recenti e giovani, diciamo così. Eggià, l’oasi di piazza Antonio Gramsci, che secondo i ‘desiderata’ dell’ex sindaco doveva trasformarsi in una specie di “agorà” culturale nonostante sia un po’ decentrato rispetto ai pochi altri di Madonnella, non ha per niente mantenuto le promesse di amministratori vecchi e nuovi e al suo posto –come si può vedere dalle foto a corredo di quest’articolo- ci sono solo carcasse di poveri uccelli morti e adagiati ai margini del vialetto, non lontano dall’ingresso che da verso il centro abitato, ma anche le solite, immancabili bottiglie di birra, cartacce e rimasugli di bivacchi. Insomma, a rovinare la festa di chi vuole solo prendere un po’ d’aria o dare una scorsa a un libro o giornale comodamente assiso su una panchina, ci pensa lo stato pietoso in cui versa il giardinetto: cumuli di immondizia da un lato, forse lasciato dai rom che si aggirano sempre da quelle parti e poi immondizie sparse ovunque. Un vero spettacolo immondo. Eppoi sporcizia, mattonelle sconnesse e tubi sparpagliati nel giardino, dove si rincorrono i più piccoli, specie nei giorni di festa, seppure con l’estate sfuggente. E allora, è proprio tutta colpa dei soliti incivili, o c’è anche qualche responsabilità di chi dovrebbe tenerlo in ordine, il giardino di fronte all’Istituto ‘Marconi’ e non lo fa? Chi dovrebbe vigilare per conto della società comunale di servizio allarga le braccia e spiega: “La verità è che quelli della Multiservizi vengono, aprono il giardino e se ne vanno di corsa”, allarga le braccia la signora che gestisce il chiosco immerso nel piccolo polmone verde. E la sporcizia? “Beh, quello è un altro discorso, noi della società Multiservizi siamo addetti alla vigilanza, mica alle pulizie. Quelle toccano all’azienda alla Nettezza Urbana e già è molto se noi svuotiamo i cestini dei rifiuti”, spiegava un impiegato in divisa rossa, proprio mentre apriva i cancelli del giardinetto di via Maria Cristina di Savoia, a San Pasquale. “E i netturbini qua non ci mettono mai piede, al massimo una volta all’anno, quando cambia la stagione e arriva l’estate”, fanno eco in tanti che vorrebbero qualcosa in piu’ per migliorare uno dei pochi spazi per rilassarsi del quartiere. Peccato che, nonostante basti pochissimo per godersi i nostri spicchi di verde in centro e periferia, a Bari/Città siamo qua a parlare di uccelli morti e sporcizia, come sempre per colpa di quattro incivili che non lasciano in pace manco i poveri uccelletti o bivaccano senza ripulire…

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 4 Giugno 2016

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