Cronaca

Sport, movimento, dolore e malattie neurodegenerative

 

Recenti studi dimostrano che le malattie neurodegenerative sono in continuo aumento come naturale processo generato dall’invecchiamento della popolazione. Lo stile di vita sedentario unito ad un eccessivo consumo di cibo hanno sicuramente contribuito all’aumento dei problemi legati all’età come la demenza, la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson.

Non si possono di certo negare i benefici dell’esercizio fisico per il cervello a tutte le età, da quella evolutiva a quella involutiva. Grazie all’attività aerobica, infatti, le funzioni cognitive migliorano, lo stress diminuisce, la memoria si potenzia e si può rallentare, in alcuni casi, la progressione delle malattie neurodegenerative.

Per approfondire questi temi il club Rotary “Bari Mediterraneo” in collaborazione con Sportale, CONI Puglia e FMSI ha organizzato un interessante convegno all’hotel Palace di Bari.

Il convegno è stato brillantemente condotto dal presidente del C. R. Rotary “Bari Mediterraneo”, dott. Alberto Armenio. Eccellenti relatori della serata, esperti nell’ambito medico e sportivo, sono stati: la Prof.ssa Marina de Tommaso – specialista in Neurologia e Medicina fisica e riabilitativa; il Dott. Andrea Cannone – Direttore dell’Istituto di Medicina dello sport di Bari e Pierfrancesco Romanelli, nella doppia veste di Co-founder Sportale e Componente Giunta CONI Puglia.

Nel corso del convegno gli esperti intervenuti hanno sottolineato alcuni aspetti-chiave del legame esistente tra sport, movimento e malattie neurodegenerative: i benefici indotti dall’esercizio fisico al cervello e alle sue funzioni cognitive sono notevoli e una grande quantità di ricerche sull’uomo ha dimostrato che un esercizio aerobico costante induce miglioramenti persistenti in alcune funzioni cognitive.

Ha aperto i lavori Pierfrancesco Romanelli, nella doppia veste di Co-founder Sportale e Componente Giunta CONI Puglia, che ha rappresentato a pieno titolo il mondo dello sport, uno sport che purtroppo in questo momento sta subendo un grosso periodo di stop; uno sport che va fatto ripartire quanto prima, prendendo il via magari dalle attività all’aperto.

“Sani e corretti stili di vita” è questo il protocollo di intesa del CONI che chiunque dovrebbe far proprio e che Romanelli ha voluto condividere con la platea. Il CONI, da sempre in prima linea nella promozione dello sport nazionale, nato con lo scopo di curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive e in particolare la preparazione degli atleti che rappresentano la nostra nazione nelle gare internazionali, tra i suoi obiettivi non poteva dimenticarsi supportare misure relative alla salute e alle cure mediche degli atleti.

Un grosso problema che attanaglia la popolazione mondiale è infatti l’obesità e la Puglia non è da meno rispetto ad altri regioni.  Un dato che emerge dalla mappatura del territorio a cura del CONI infatti dimostra che la Puglia detiene un triste primato, considerato che nella regione è stato registrato oltre il 50% della media nazionale dell’obesità. Momento critico dell’obesità è tra 45 e 65 anni di età e in questo momento storico, una valida soluzione a tale criticità sembra essere l’attività sportiva.

“Corretti stili di vita si riflettono anche in una riduzione della spesa sanitaria futura, poiché queste malattie rappresentano un elevato costo economico e sociale per la sanità e la popolazione mondiale – fa notare Romanelli”.

La Dott.ssa de Tommaso ha più volte parlato di “neuroplasticità cerebrale”, un concetto di recente introduzione che indica la malleabilità del nostro cervello, e che si contrappone alla convinzione, imperversante nella comunità scientifica durante tutto il ‘900, della presunta immodificabilità di questo, una volta superata l’adolescenza. La dottoressa ha sottolineato come dolore e movimento siano tra loro correlati. Grosse aree celebrali sono impegnate nella gestione del dolore e lo sport dà luogo ad un’analgesia spontanea. Il movimento è un’eccelsa e primaria funzione cognitiva poiché muoversi aiuta a riorganizzare le sinapsi. Il movimento allena il cervello prima dei muscoli e questo non deve mai essere dimenticato. I malati di Alzheimer, e non solo, recuperano, infatti, parte delle loro capacità cognitive dopo un allenamento fisico adeguato.

Il dott. Cannone ha sottolineato gli effetti benefici che l’attività sportiva, in senso ampio, può esercitare sulle diverse tipologie di malattie neuro-degenerative. “Quando si parla di attività fisica si dice tutto, ma nello stesso tempo non si dice nulla. Questo termine ricomprende una vasta gamma di attività.  Esistono anche attività fisiche che svolte in maniera strenua – attività agonistiche – potrebbero essere associate all’insorgenza di malattie neurodegenerative quali la Sla o della sclerosi bilaterale amiotrofica che colpisce alcuni calciatori. Questo però non dovrebbe far perdere valenza al messaggio fondamentale che l’attività fisica abbia sicuramente effetti benefici. Importante è il concetto di giusta dose. L’attività fisica per numerose malattie cardiovascolari e neoplastiche potrebbe essere considerata addirittura come un farmaco che per avere una valenza preventiva e terapeutica dovrebbe essere praticata almeno tre volte la settimana e deve tener conto delle caratteristiche clinico-funzionali del praticante – ha dichiarato il Dott. Cannone”.

Incalzato dalle domande del pubblico presente in sala, Francesco Romanelli ha sottolineato che importantissimo, in questa fase di ri-programmazione dello sport è anche il ruolo svolto da Sportale, un progetto nato allo scopo di essere vicino allo sport.

“È un progetto che coinvolge le associazioni sportive e favorisce la promozione, la diffusione e l’aumento di visibilità sul territorio di tutte le discipline sportive. Coinvolge anche tutto l’indotto che ruota intorno al mondo sportivo e che tiene conto di tematiche con questo fortemente correlate: salute, benessere, inclusione sociale, agonismo e svago. Bisogna dare forza allo sport perché può anche rappresentare una via sana per uscire dall’impasse di questo Covid 19. – ha dichiarato Romanelli”.

A breve sarà on-line il portale del progetto, uno dei tanti strumenti messi a disposizione dall’universo di Sportale, un universo che comprende una serie di iniziative, servizi, formazione, organizzazione di eventi, consulenza. Attraverso tale portale chiunque potrà informarsi e formarsi su tutte le attività che ruotano intorno al mondo dello sport. Non è un portale dedicato solo ad esperti, ma è anche uno strumento-guida per tutti coloro che da neofiti vogliono iniziare ad esplorare questo mondo. Se qualcuno volesse praticare una disciplina sportiva, ma ha le idee poco chiare in merito a quanto presente sul mercato, attraverso il portale potrebbe essere orientato in modo corretto e mirato.

In sintesi dove c’è Sport c’è Sportale.

Marina Basile


Pubblicato il 29 Settembre 2020

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