Sport

Squadra in caduta libera, rialzare la testa immediatamente

Nell’ultima gara è arrivato ancora un Ko, l’ottavo stagionale dopo due vittorie modeste ma che avevano dato un po’ di ‘fiato’ e ci aveva ricondotti al terzo posto, posizione che occupiamo ancora in attesa che si recuperi però Juve Stabia-Catanzaro,  con la possibilità concreta e realistica che in caso di vittoria dei calabrese torneremmo quarti con vista sul quinto posto. L’Avellino di mister Piero Braglia che ci ha battuto, dinnanzi al proprio pubblico perché probabilmente c’erano oltre un centinaio di tifosi presenti nella tribuna riservata agli sponsor, compreso un tifoso becero, a voler esser educati, che si è reso protagonista ad esporre un cartellone di odio etnico ‘Bari m….’, come si evidenza dalla foto che è stata messa da Radio Selene. Al tifoso irpino auguriamo che sia riconosciuto dalla Questura e ‘daspato’, così come avvenne allo stuart in serie D in Turris-Bari per aver fatto un terzo dito ed imprecato contro le telecamere di DAZN. In futuro, ma già dalla prossima trasferta la prossima settimana, appunto a Torre del Greco, un altro campo ostico dove sicuramente il tifo si farà sentire e ci auguriamo siano presenti solo gli sponsor, ci auguriamo che i biancorossi di mister Carrera possano alzare la cresta di quel Gallo, troppe volte umiliato da prestazioni non all’altezza e che ci hanno visto sprofondare ad un abisso di punti dalla capolista e neopromossa Ternana, e da più sette punti dall’Avellino, con un solo punto ed una gara in più sulla quarta, il Catanzaro. Un Bari che da quando è ripartito dalla serie D non ha mai vinto in trasferta un big match; anche se c’era andato vicino a Catania con mister Carrera, ma poi nel finale ha dilapidato, come spesso è capitato prima subendo il pareggio e poi grazie ad un super Gigi Frattali ha salvato il pari evitando un’altra sconfitta. Il Bari deve reagire e deve farlo partendo dalla prossima gara contro un Palermo che sta andando peggio dei Galletti e che ha pareggiato 0-0 contro la Vibonese, quest’ultima almeno battuta dai pugliesi. Serve una scossa, e siamo certi che il tecnico attuale del Bari potrà darla, a patto che tutta la squadra faccia meno proclami e venda cara la pelle, servono i fatti, i gol dei centravanti e meno ingenuità in difesa dove abbiamo subito innumerevoli gol su palla inattiva ma che soprattutto il centrocampo sappia impostare, verticalizzare e mettere gli attaccanti nelle condizioni di segnare. Nulla è ancora definitivamente perduta, la cresta la si può rialzare, ma per farlo non basterà gettare il cuore oltre l’ostacolo, bisognerà scendere in campo  con veemenza, mettendo da parte i limiti caratteriali e tecnici, e poi alla fine anche se non dovesse raggiungersi il risultato auspicato, per lo meno si sarà conclusa una stagione disgraziata sbagliata per lo più dalla ritardata ed errata programmazione ad agosto, in modo plausibile ed in quel caso, si potrà ripartire prendendo un direttore sportivo di spessore che possa ri-programmare dall’ABC, magari partendo in tal caso, dalla conferma del tecnico Massimo Carrera, l’ultimo dei colpevoli, specie se sarà riuscito nella sua mission di restituire l’orgoglio della maglia e quella delusione e scetticismo generale che ormai è stabile nella maggioranza dei tifosi, nessuno escluso oltre agli addetti ai lavori. (Ph. Tess Lapedota)

M.I.


Pubblicato il 13 Aprile 2021

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio