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Ssc Bari, terza vittoria di fila e vetta momentanea per i biancorossi

Quando il Bari non era più abituato a vincere e quella parola diventa la ‘normalità’ ecco cosa accade al Bari di Mignani, che è partito azzerando la brutta pagina dello scorso anno, richiamando alcuni suoi Galletti, uno su tutti come Simone Simeri, ringalluzzito è il caso di scrivere dal direttore sportivo Ciro Polito che lo ha fortemente voluto ad Ascoli, e soprattutto da Capitain America, Emanuele Terranova, acquisto giunto l’ultimo giorno e divenuto il leader in contrastato della difesa biancorossa, con lo stesso capitano Valerio Di Cesare che ne è uscito galvanizzato e come se fosse un giovanotto con voglia di divertirsi insieme ai suoi compagni. Ma soprattutto un Bari che gioca con la fame, la determinazione, scaltrezza e quella voglia chiamata ‘spirito di gruppo, che anche nel momento in cui hanno chiesto un rigore generoso ai danni di Antenucci, si è fatto il cerchio dei giocatori biancorossi contro quelli etnei, in una parola sola, ‘cameratismo’ che lo scorso anno, proprio in occasione del match contro l’Avellino quando venne steso Manuel Marras non si era assistito. Lo stesso ex numero dieci biancorosso, Marras, una volta che è entrato ha servito il pallone d’oro pregiato per il gallo Simone Simeri che dalla panchina ha trovato la sua terza rete, quest’ultima da tre punti ed una maglia da titolare per la prossima gara, anche se a questo punto subentra dalla panchina e trova il gol in formula ?Amuleto’ può continuare sempre così, aggiungiamo ironicamente. Ma mister Mignani che abbiamo soprannominato il mago delle scelte, si è rivelato ancora decisivo nella lettura della partita,  persino nel lasciare in panchina D’Errico che in settimana non l’ha visto in forma, come ha detto nel post-gara ai microfoni ufficiali, e come tutti abbiamo visto nella partita contro il Picerno era uscito borbottando qualche parolina di troppo, ma bisogna pensare al bene superiore del Bari, alla maglia e sapersi ‘sacrificare’, perché nessuno può sentirsi titolare per diritto acquisito in questa stagione bisogna scrivere la storia ed arrivare in fondo al traguardo senza ‘se’ e ‘ma’ da uomini veri, ispirandosi ai campioni della Nazionale di Mancini, alle campionesse della nazionale di pallavolo femminile e quelli italiani che hanno vinto gli europei ed al record degli atleti paralimpici che hanno fatto mambassa di medaglie vincendone ben 69. Vincere non deve essere, un semplice ‘provarci’, ma il verbo e leit motiv di tutta la stagione.

TERRANOVA-SIMERI SBANCANO l’EX CIBALI –  Mignani ha previsto cambi nell’undici iniziale lasciando in panchina l’acciaccato Mazzotta ed al suo posto Ricci, in mediana Mallamo per D’Errico, mentre in attacco a far coppia con Cheddira il ritorno di Mirco Antenucci. Ma dopo dieci minuti il tecnico biancorosso ha dovuto sostituire Bianco per Scavone,perché aveva preso un colpo dietro la nuca. Al ventesimo il Bari ha avuto la prima occasione su assist di Terranova, Cheddira ha costretto al corner il portiere siciliano. Il primo tempo è più fase di studio da ambedue i lati con pugliesi che però fanno possesso e si scontrano contro il muro catanese. Nel finale di tempo Maita serve un filtrante in area per Antenucci che viene ostruito irregolarmente da Pinto, originario di Locorotondo, ma il numero sette barese chiede il rigore, forse generoso, e a questo giro i suoi compagni gli fanno il cerchio e si crea quasi un parapiglia dove sono volati i gialli a Calapai, Scavone ed allo stesso Pinto, tutti esagitati. Il primo tempo si è chiuso tra i fischi dei presenti al ‘Massimino’ e la piccolissima colonna, forse una ventina di baresi presenti al seguito che hanno incitato la squadra. Il primo tempo si è concluso sul punteggio dello 0-0. La ripresa è iniziata con il Bari all’attacco resosi pericoloso con Antenucci sugli sviluppi di un corner e nel secondo caso con capitan Di Cesare, la cui palla è finita di poco alto sopra la traversa. Al 51’ Botta ha pescato Terranova in area di rigore che in mezza rovesciata ha costretto Stacampiano alla deviazione miracolosa in calcio d’angolo. L’estremo difensore degli etnei al 52’ non ha potuto nulla contro la vera incornata da parte di Terranova che ha esultato sotto il settore riservato agli ospiti e propri tifosi biancorossi. Qualche minuto dopo l’estremo difensore degli etnei ha preso il pallone commettendo un’infrazione sulla pressione di Antenucci, sempre presente nel vivo della manovra biancorossa. La conseguente punizione in area non ha premiato però i biancorossi. Qualche minuto dopo al 63’ l’argentino ha concluso alto sopra la traversa. Al sessantacinquesimo il primo vero pericolo per i padroni di casa Ceccarelli ha scodellato il pallone in area e Moro ha colpito di testa a fil di palo e battuto Frattali. Al 66’ i biancorossi hanno reclamato per un rigore non dato in favore di Cheddira, ma Perenzoni ha lasciato continuare. A venti dalla fine mister Mignani ha saputo leggere la partita ancora una volta  e gettato nella mischia quattro cambi, a partire da Marras per Antenucci, Simeri, Pucino e Paponi rispettivamente per Cheddira, Belli e Botta. Durante i cinque minuti di recupero il Bari ha messo la firma sul match con Simone Simeri che ha capitalizzato al meglio il cross di Marras. IL Bari la prossima giocherà al San Nicola contro la Paganese, vittoriosa contro il Taranto.

LA VOCE DEL TECNICO –  Al termine della terza vittoria di fila il Bari ha fatto parlare Mignani ed Antenucci. Il tecnico ai microfoni ufficiali di RadoBari ha detto la sua: Partita dura ad un’ora molto calda ed il campo di certo non aiutava. Complimenti ai ragazzi che hanno giocato con personalità. Sono contento perché abbiamo creato occasioni anche nel primo e nel secondo però dovevamo ammazzare la partita dopo essere passati in vantaggio. Ma ci hanno creduto sino alla fine, grazie ad un giocatore entrato ancora una volta dalla panchina”. Un gruppo in fieri, come ha affermato successivamente il tecnico che deve imparare a chiudere le partite. Per Simone Simeri sono arrivati i complimenti pubblici dal suo amico e compagno di reparto, Mirco Antenucci. (Ph. Tess Lapedota).

Tabellini &Pagelle

CATANIA (4-3-3): Stancampiano 6.5; Calapai 5.5, Ercolani 6, Monteagudo 5.5, Pinto 6 (81′ Ropolo 5.5); Rosaia 5.5 (57′ Piccolo 6), Maldonado 6, Provenzano 6 (73′ Greco 5.5); Ceccarelli 6 (73′ Russini s.v.), Sipos 5 (57′ Moro 6.5), Russotto. A disp.: Sala, Pino, Biondi, Izco, Greco, Albertini, Russini, Cataldi, Zanchi. All. Baldini 6.

BARI (4-3-1-2): Frattali 6; Belli 6.5 (83′ Pucino s.v.), Terranova 7.5, Di Cesare 6, Ricci 6.5; Maita 6.5, Bianco s.v. (10′ Scavone 6), Mallamo 6.5; Botta 6.5 (83′ Paponi s.v.); Antenucci 5.5 (69′ Marras 6.5), Cheddira 5.5 (83′ Simeri 8). A disp.: Polverino, Gigliotti, Celiento, D’Errico, Lollo, Di Gennaro, Mazzotta. All. Mignani 10

Arbitro: Perenzoni di Rovereto
Assistenti: Salvalaglio – Vitali
IV: Acanfora

M.I.

 

 

 


Pubblicato il 20 Settembre 2021

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