Cronaca

Stop in Commissione alla proposta di legge sui rifiuti

All’ex assessore pugliese Fabiano Amati le discariche di rifiuti non piacciono proprio e per di più la proposta del Movimento 5Stelle non sembra la migliore da prendere in considerazione. “Le discariche mi fanno schifo e non potevo votare una legge con principi che alla fine si muovono per regalarcele a piene mani, facendoci credere che in natura esista l’obiettivo del rifiuto zero e che il riuso non sia un maestoso e meritorio processo industriale, ma una raccolta di suggestioni tratte dalla società degli agricoltori-allevatori, se non proprio da quella dei raccoglitori-cacciatori”, va giù pesante il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento alla proposta di legge “Verso un’economia circolare a rifiuto zero” proposta dal M5S e bocciata ieri in V Commissione. “La proposta di legge dei colleghi Cinque Stelle era in realtà un manifesto politico, di tipo “descrescita”, scritto molto probabilmente in buona fede ma in contraddizione con la scienza, la tecnica e l’apparato normativo vigente – ha chiarito ancora Amati. Il problema che, invece, il dibattito in Commissione ha colto all’unanimità, è il ritardo che registriamo nella definizione del Piano regionale dei rifiuti; una mancanza gravemente nociva sia per la chiusura del ciclo che per la semina di elementi di buon senso, scientificamente quadrati e fondati su differenziata, riuso e trasformazione di materiale in energia”. Di stampo decisamente opposto il pensiero dei consiglieri Cinquestelle, specie dopo i ripetuti rinvii dell’esame della proposta di legge per un’economia “circolare a rifiuti zero”, “La proposta – ha invece spiegato il consigliere Antonio Trevisi – avrebbe contribuito a risolvere l’emergenza rifiuti nella nostra regione introducendo il principio dell’economia circolare nella legislazione regionale. Una proposta in lista d’attesa per oltre due anni, prima della bocciatura di ieri in Commissione, che voleva introdurre nella legislazione regionale il principio dell’economia circolare, gli obiettivi di Raccolta Differenziata da raggiungere e tutte le misure e le buone pratiche previste dal principio dell’economia circolare. Eppure lo stesso presidente Emiliano aveva promesso in campagna elettorale che tra i primi punti da attuare in Regione ci sarebbe stata la Strategia Rifiuti Zero ma, evidentemente, era solo un altro spot, per i consiglieri pentastellati. La loro proposta, in sostanza, avrebbe voluto indicare i principi guida e gli obiettivi che devono ispirare la Regione nella definizione del piano rifiuti: se si fosse approvata la proposta di legge presentata, i rifiuti avrebbero avuto un valore per i cittadini e sarebbero state incentivate le buone pratiche e il fenomeno delle discariche abusive. Riducendo, peraltro, quel ciclo dei rifiuti che in buona parte rappresenta una vera manna per le cosiddette ecomafie. Il testo sostiene, infatti, sulla base della gerarchia del trattamento dei rifiuti definita dall’UE, l’adozione di misure per il recupero dei rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclo e ogni altra operazione di recupero di materia, con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia. Ma una battaglia persa sui rifiuti, non può voler dire aver perso la guerra, specie se in campo c’è una proposta/bandiera del movimento grillino…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Marzo 2019

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