Cultura e Spettacoli

Storico e sotterraneo: il Museo Spartano

A Taranto, in via Duomo, svettano ancora due colonne del tempio dorico di Poseidone. Sorvolando sulla fine dei resti di quell’immensa costruzione – che nel corso dei secoli e in vario modo sono stati reimpiegati per edificare e decorare altri edifici – domandiamoci dove i tarantini dell’epoca si procurarono tutta la materia prima necessaria. Ebbene, essa era disposizione a poche centinaia di metri. Fino al VI secolo avanti Cristo, nel cuore della città antica, all’altezza dell’attuale civico 39 di Corso Vittorio Emanuele, si sollevava un lieve pianoro di carparo. Quella leggera altura scomparve sotto i colpi di migliaia di picconi. Ma anche quando il tempio fu elevato, quella miniera a cielo aperto continuò a fornire pietra. Nei secoli si continuò a scavare sino a scendere a una profondità allora vertiginosa : sedici metri al disotto del mare. Più in là non di poteva andare. Rimase una voragine che sino all’era bizantina venne utilizzata e riadattata in vario modo dalle generazioni di tarantini che si succedettero. Poi, intorno al Seicento, quel vuoto venne coperto dal palazzo della famiglia De Beaumont Bonelli, del quale fabbricato l’ipogeo divenne struttura sotterranea. Nel 2002 lo stabile venne acquistato dalla famiglia Bellacicco che provvide a ristrutturare l’immobile su ambo le superfici. Tale prezioso gesto ha assegnato un nome a quella cavità. Ora l’Ipogeo Bellacicco costituisce la parte più originale di un museo. Il Museo Spartano di Taranto è museo ‘storico’ e non archeologico in quanto non contiene reperti archeologici bensì riproduzioni di manufatti artistici dell’antica Taras e d’altre moderne opere d’arte coerenti con lo spirito espositivo. Come tale è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come ‘sito di interesse storico’. Gli spazi espositivi, che oltre gli spazi sotterranei comprendono anche quelli che si elevano al primo piano del palazzo, si estendono per un totale di 800 mq. Di particolare rilievo sono i segni lasciati dai banchi di cavaggio spartani, i resti di un segmento viario greco, le condotte idriche del XVII secolo e il tunnel che attraversando la strada giunge direttamente al mare. Interessanti anche alcuni resti fossili e qualche reperto di epoca greca. Particolare curioso, la sede museale è più antica della maggior parte dei reperti che ospita. Il Museo Spartano è visitabile ogni domenica alle 11:00 con l’accompagnamento di una guida. Due le opzioni : tour limitato al solo ipogeo (durata della visita, un’ora – prezzo : 5 euro) e tour completo, che comprende la visita della casa della Marchesa De Beuamont Bonelli (durata della visita, un’ora e mezzo – prezzo : 10 euro).

Italo Interesse

 


Pubblicato il 13 Marzo 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio