Cronaca

Strada Provinciale 231: tra ex Provincia e Regione Puglia, ancora lavori a metà

Anche il Consiglio Comunale di Modugno approva un documento per ridare impulso agli interventi

Strade, pericoli e interventi in perenne ritardo che continuano ad annaspare nell’indifferenza di enti e amministrazioni pubbliche: anche il Consiglio comunale di Modugno ha approvato all’unanimità la mozione con cui si chiede alla Città Metropolitana di Bari di adoperarsi e darsi subito da fare affinché si avviino, anche in collaborazione con la Regione Puglia, una serie di interventi di decongestione del traffico e di riduzione della pericolosità su tutta la strada provinciale 231. In particolare, come accade da un po’ di tempo a questa parte, sul tratto Modugno-Bitonto in entrambi i sensi di marcia. La mozione, approvata come detto nelle scorse settimane anche dal Consiglio comunale di Bitonto si prefigge l’obiettivo di sollecitare la realizzazione di ogni intervento nel suo complesso destinato a garantire un innalzamento del livello di sicurezza e un miglioramento funzionale della circolazione, sia dal punto di vista viabilistico che da quello della pubblica illuminazione. Insomma, un altro e rilevante atto che testimonia la grande sensibilità istituzionale intorno a un tema emergenziale come quello dell’attuale pericolosità della strada provinciale 231 su cui sono necessari interventi strutturali indifferibili”, commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro. Nel mirino, dunque, ancora la viabilità in Terra di Bari, dopo gli incidenti a catena che stanno costando vite a catena, tra Bari e Modugno in quel maledetto tratto di strada che, evidentemente, invita tutti a pigiare sull’acceleratore. Ed è da ben dieci anni che i cittadini della provincia di Bari aspettano la realizzazione d’un ponte sulla S.P. 231 nel tratto fra Bitonto e Terlizzi, struttura indispensabile per evitare di attraversare il centro città mettendo in pericolo case e monumenti. La consegna era stata annunciata con enfasi per il 2014, ma i lavori sono praticamente fermi da allora, nonostante annunci e proclami su nuovi appalti e rifinanziamenti rimasti lettera morta, tanto da cionvincere qualche settimana fa anche Rita dalla Chiesa, deputata di Forza Italia a tornare in argomento con i deputati pugliesi Vito De Palma, Mauro D’Attis, Andrea Caroppo e Giandiego Gatta. I quali hanno presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini per sapere “quali iniziative possa attivare per accelerare e terminare finalmente la realizzazione dell’opera”. Le opere incompiute rappresentano segnale di trascuratezza nei confronti dei cittadini ed evidenziano la scarsa sicurezza che caratterizza le strade sottoposte ai controlli di enti che non dimostrano un uso efficiente dei sistemi di controllo. Ma, tornando ai lavori sulla Sp 231, tutta l’area di cantiere del ponte sembra una vera e propria discarica a cielo aperto, con cumuli di rifiuti che inquinano le campagne e invadono la carreggiata, assistendo quindi a un progressivo degrado delle parti dell’opera già realizzate. L’inerzia della ex Provincia, oggi Città metropolitana di Bari e delle altre amministrazioni competenti, ha costretto i parlamentari azzurri a portare il caso in Parlamento e all’attenzione del governo nazionale, nella speranza che possa farsi promotore di iniziative volte allo sblocco di questa lunghissima e ormai inaccettabile vicenda. In attesa del nuovo appalto di un’opera che, però, stenta a riprendere la strada della consegna definitiva nonostante mozioni, interrogazioni e quant’altro sembra servire solo e soltanto a riempire le pagine dei giornali e dei servizi sulle televisioni locali…(andelu)


Pubblicato il 27 Maggio 2023

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