Strada Statale 96: l’autovelox della discordia
E’ ancora botta e risposta tra il primo cittadino di Grumo Appula e il consigliere regionale Cinquestelle Mario Conca, per il quale l’autovelox mobile che il comune di Grumo posiziona con frequenza quasi giornaliera sul tratto della SS96 all’altezza della località Mellitto è totalmente “abusivo e illegittimo”. Tutto è iniziato dopo l’ennesimo incidente statale, con un batti e ribatti tra sindaco e Conca, il quale ha anche rilevato che da documenti risalenti a circa cinque anni or sono e precisamente a ottobre e novembre 2014, rispettivamente di Anas e Comune di Grumo, si evince come alle loro richieste di emissione del decreto prefettizio non sia seguita la risposta del Prefetto. Conca ha anche annunciato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica per verificare la sussistenza di eventuali reati anche in termini di possibile omissione di atti d’ufficio. “Il tratto di strada statale che va dal km 93,598 al km 99,043 – continua il pentastellato – non è ad oggi ricompreso tra quelli decretati come pericolosi. Il sindaco di Grumo ha postato su Fb le richieste di emissione del decreto Prefettizio inoltrate da Anas e Comune, ma non si ha alcuna traccia della risposta del Prefetto. Che ci voglia obbligatoriamente il decreto del Prefetto lo dice la legge 168 del 2002, allora mi chiedo: sulla base di quale autorizzazione agisce il comune di Grumo? Di sicuro non vige il silenzio assenso. Inoltre, continuando nell’illegittimo utilizzo dell’apparecchiatura di rilevamento delle infrazioni, ritengo sussista il rischio di danni erariali a carico dei grumesi per via dei contenziosi onerosi e del noleggio delle apparecchiature. Non si può pensare di fare cassa a spese dei diritti dei cittadini”. Ma Conca s’è già rivolto anche al Prefetto di Bari, sempre al fine di segnalare la pericolosità rappresentata dall’autovelox, posizionato dai vigili di Grumo Appula nella piazzola all’altezza della ditta Tecnomec, in direzione Altamura. E così diventano pericolosissime le brusche frenate di chi s’avvede dell’autovelox all’ultimo momento, perché il limite imposto di 40 km/h, su un rettilineo in discesa, una vera “…trappola per molti ignari automobilisti. E’ da tempo che temevo che tale insidia potesse provocare gravi incidenti, ed infatti il 16 aprile e il 24 aprile 2019 avevo segnalato informalmente ad Anas questa abitudine dei vigili grumesi”, continua Conca. Il giorno 8 maggio su quella strada è morto un tassista barese, il console onorario brasiliano e la consorte di quest’ultimo a 300 metri dall’autovelox. Per quanto è dato sapere, seppure le indagini sulla dinamica siano ancora in corso, pare che l’autista del Taxi, per evitare di tamponare l’auto che lo precedeva che aveva rallentato bruscamente, invadeva l’altra corsia mentre sopraggiungeva il Tir che l’ha poi travolto schiacciandolo contro il guardrail e provocando la tragedia. Il Sindaco di Grumo, tra le altre cose, ha già fatto rilevare, invece, che “…i pochissimi ricorsi avversi ai verbali delle infrazioni, rilevate tramite autovelox, vengono sistematicamente respinti e i pochi accettati non hanno come giustificazione certamente l’inesistente questione della posizione del cartello mobile”. Il caso è ancora aperto.
Francesco De Martino
Pubblicato il 14 Giugno 2019