Strada vicinale La Trofa, un incubo senza fine
I residenti di Strada vicinale La Trofa a Carbonara continuano a scontrarsi contro un muro di gomma sul quale rimbalzano, senza che nessuno faccia nulla per intervenire. Ancora indifferenza da parte del Comune di Bari, nonostante le numerose petizioni sottoscritte dai residenti e nonostante i ripetuti interventi da parte di Giuseppe Calabrese, Vice Segretario Regionale del P.R.I., già Assessore del Comune di Bari, il quale si è sempre dimostrato molto sensibile nei confronti di questo problema. I residenti lamentano il fatto di dover pagare tutte le tasse, proprio come fanno tutti i cittadini baresi, pur non godendo degli stessi diritti. “Hanno richiesto più volte l’estensione delle reti della fogna bianca, fogna nera, della pubblica illuminazione e l’allacciamento delle suddette reti alle proprie abitazioni, nonché la sistemazione della strada con la posa in opera del relativo manto stradale e la costruzione delle relative strutture viarie destinate alla circolazione dei pedoni”, ha spiegato per l’ennesima volta il Vice Segretario Calabrese. In una nota del 15 novembre 2006 (n.302413), la Ripartizione Mobilità Urbana e Traffico, si impegnò a risolvere le problematiche relative alla Strada La Trofa, nonché alla Strada Scanzano e la Strada Fanelli previa disponibilità delle risorse finanziarie all’uopo destinate, come attesta il Vice Segretario Giuseppe Calabrese, ma nulla è stato fatto, nonostante siano trascorsi sei lunghi anni. La legge 285 del 1992 del Codice della Strada, sostiene che “gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze; all’apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta. Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza. Le strade urbane vicinali sono sempre comunali quando siano situate nell’interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti”. Dunque, le strade vicinali sono accomunate a quelle comunali e pertanto, il Comune di pertinenza è chiamato a provvedere alla manutenzione stradale, agli impianti e ai servizi idonei, alla segnaletica e al controllo tecnico, ma dal canto suo, Antonio Decaro, consigliere con delega alla mobilità sostenibile e alle infrastrutture stradali, ha sostenuto che “il Comune interviene se c’è uno sprofondamento del manto stradale e se ci sono delle anomalie. Il Comune non può arrivare su quella strada e rifarla completamente perché, non è di sua proprietà, ma è dei frontisti, i quali si allontanano dal confine di due metri ciascuno, formando in tal modo una strada vicinale. Il geometra mi ha riferito che Strada La Trofa è una strada vicinale, ma non rientra nelle competenze del Comune, il quale interviene esclusivamente per delle manutenzioni ordinarie in caso di emergenza. E’ chiamato ad intervenire, dunque, solo su quelle strade che hanno un minimo di intensità di traffico” ha proseguito il consigliere Decaro. La natura pubblica della strada, dipende dalla coesistenza di tre condizioni quali: (a) “il passaggio esercitato iure servitutis pubblicae da una collettività di persone qualificate dall’appartenenza ad un gruppo territoriale” nonché (b) “la concreta idoneità del bene a soddisfare esigenze di carattere generale, anche per il collegamento con la pubblica via” ed infine (c) “un titolo valido a sorreggere l’affermazione del diritto di uso pubblico, che può anche identificarsi nella protrazione dell’uso da tempo immemorabile”, queste sono tutte condizioni presenti, riguardanti la strada vicinale in questione. Basti pensare che qualche goccia in più di pioggia, allaga l’intera strada, che si trasforma in una melma fangosa e poco agibile. Vi sono stati anche molteplici episodi di emergenza, in cui è stato necessario fare ricorso all’ambulanza, la quale giunta in questo angolo di mondo, completamente dimentico del benessere cittadino, è stata costretta a tornare sulla via principale, a marcia indietro e completamente al buio. Per non parlare poi dell’emergenza drogati e tossicodipendenti, che hanno fatto della strada vicinale La Trofa il loro angolo di “paradiso”. Inoltre, di recente un residente della zona, a causa del manto stradale dissestato, è caduto riportando lesioni fisiche. Il Comune in seguito all’accaduto, ha provveduto a sistemare il manto stradale con della breccia, completamente scomparsa dopo le ultime piogge. “Abbiamo fatto un approfondimento con l’Avvocatura, che non ci permette di andare a mettere mani su quelle strade. C’è stato un tentativo da parte del Comune, di acquisire quelle strade, ma nulla è stato fatto. L’Avvocatura ci ha sempre detto che quelle strade sono di proprietà dei frontisti. Inoltre, l’amministrazione comunale tra una manutenzione straordinaria di via Napoli o di Alcide De Gasperi, dove passano migliaia di automobilisti ogni giorno e la manutenzione di una strada vicinale, preferisce sistemare le strade ad alta intensità di traffico. Comunque, se ci sono delle anomalie noi interveniamo subito, indipendentemente dalla proprietà. Bari, in un momento come quello attuale è sommersa dall’acqua e in una strada come quella, è difficile riuscire a ridurre tale problema, bisognerebbe costruire dei tombini per far defluire l’acqua, ma non è un intervento di competenza comunale” ha concluso il consigliere Decaro, promettendo ad ogni modo, di inviare una squadra per effettuare un sopralluogo.
Nicole Cascione
Pubblicato il 8 Febbraio 2012