Cronaca

Stranezze a Palese: intitolata una via prima ancora di essere terminata

La realizzazione di una strada nella zona 167 di Palese non era stata ancora ultimata il 27 luglio del 2012 che già a quella data il Comune di Bari ha provveduto ad intitolarla ad un palesino, Nicola Minervino, scomparso nel 2001. Infatti, come risulta dalla stessa delibera di intitolazione della strada, l’assessore proponente, Filippo Barattolo, per identificare il tratto di circolazione da intestare a Minervino, lo descrive: “Area di circolazione in via di formazione provvisoriamente individuata Prolungamento via Leonardo Del Turco in zona di espansione urbanistica.” Ed a tal proposito c’è chi non manca di far notare che il Comune potrebbe addirittura aver intestato la strada a Minervino senza che questa fosse stata ancora consegnata all’Amministrazione dall’impresa realizzatrice. E, quindi, acquisita al patrimonio comunale ed inserita nell’elenco delle vie pubbliche. Infatti, tutt’ora vi sono ancora dei grossi cubi in cemento, posizionati sulla carreggiata in modo da denotare la non utilizzabilità pubblica della nuova strada, perché evidentemente non ancora consegnata formalmente al Comune. Nonostante ciò l’Amministrazione barese ha già provveduto da luglio scorso ad intitolare quel tratto di strada ad un tale Minervino, che in passato a Palese era soprattutto noto per essere stato uno dei venditori di autoveicoli Fiat, al tempo in cui la nota fabbrica torinese aveva a Bari una succursale. “Però, – fanno notare alcuni palesini venuti a conoscenza dell’intestazione a Minervino di una via – a prescindere dagli esigui e discutibili presupposti per i quali il Comune ha intitolato una strada ad un semplice cittadino che, come si evince dalla nota biografica stessa riportata in delibera, ebbe il suo principale merito nell’essersi dedicato alla propria famiglia ed al lavoro, è alquanto scandaloso che il Comune di Bari, nel caso di Minervino, abbia proceduto tempestivamente a dedicargli una strada di Palese, mentre ad altri più noti personaggi locali, e sicuramente con meriti di pubblico interesse ben più rilevanti, l’Amministrazione barese si è del tutto dimenticata di prendere in considerazione le richieste di intitolazione.” Infatti, a tutt’oggi, molti autorevoli personaggi palesini scomparsi da tempo, nonostante le istanze, non hanno ancora ottenuto l’intitolazione di un’area pubblica, che ne richiami il ricordo, come nell’eclatante caso dell’ex delegato sindaco di Santo Spirito, Giuseppe Vacca, scomparso negli anni Settanta, per il quale addirittura vi è stato nell’aprile del 2009 un deliberato del consiglio circoscrizionale di Palese-Santo Spirito, che da allora ha chiesto, senza esito però, di dedicare un’area pubblica a questo benemerito concittadino. A Palese l’aver tutt’ora disatteso l’intitolazione di aree pubbliche a noti personaggi locali della cultura o della vita pubblica, deceduti da tempo e non ancora insigniti di tale onorificenza, e l’aver invece intitolato una strada a Nicola Minervino prima ancora che questa fosse ultimata – a detta di molti – è un altro clamoroso esempio della cattiva gestione che il Comune barese esercita su questo territorio. Una gestione che – a detta degli stessi cittadini – viene spesso avallata dagli stessi rappresentanti palesini che siedono nell’aula “Dalfino” del Palazzo di corso Vittorio Emanuele. “Rappresentanti – rilevano sempre quegli stessi cittadini – che usano la propria prerogativa di esponente comunale solo ed unicamente a fini personali, per i quali trovano sempre pronte risposte da parte degli amministratori baresi.” Una considerazione, quest’ultima, che – secondo alcuni –  trova conferma anche nel caso della semplice intitolazione di una strada. Infatti, non è da escludere che la tempestiva intitolazione a Palese di una via non ancora completata ad un personaggio scomparso appena dieci anni or sono e, tra l’altro, senza rilevanti meriti pubblici, come nel caso di Nicola Minervino, sia solo il risultato del fatto che il beneficiario di detta intitolazione risulta essere suocero del fratello di un consigliere comunale palesino del Pd, Massimo Maiorano, che potrebbe aver prontamente perorato l’intestazione, a discapito forse di altri benemeriti personaggi palesini e santospiritesi, deceduti pure prima di Minervino, e che invece vengono puntualmente e sistematicamente ignorati dall’Amministrazione barese, per questo genere di onorificenza. “Un modo di fare sicuramente scandaloso e paradossale – rilevano con ironia molti cittadini della Prima circoscrizione – che spiega pure il perché il territorio di Palese e Santo Spirito è sempre più bistrattato dall’Amministrazione barese, che lo usa unicamente come area a servizio del capoluogo, ed i residenti come cittadini di serie B rispetto a quelli di Bari”. Quindi, anche la toponomastica, per l’amministrazione Emiliano, è un’utile occasione per far clientelismo. Ed in tempi di magra, quando posti di lavoro per i parenti stretti, ma pure incarichi e possibilità di ulteriori nomine scarseggiano, anche la semplice intitolazione di una strada è un’opportunità da non perdere, per chi svolge un ruolo politico esclusivamente a vantaggio di se stesso e della propria famiglia, ma non della comunità.                 

 

Giuseppe Palella 


Pubblicato il 21 Febbraio 2013

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