Su quel suolo di Mungivacca doveva sorgere un parco giochi. E invece…
E’ ancora molto, ma molto lungo l’elenco delle cose da fare al Comune di Bari, nonostante i quasi nove anni di giunte Emiliano uno e due, secondo uno dei partiti più antichi e ancora vivi della cosiddetta Prima Repubblica. A dicembre scorso, infatti, alla presenza del Vice Segretario Regionale e componente la Direzione Nazionale del P.R.I. Giuseppe Calabrese, s’è tenuta la riunione del Direttivo della sezione P.R.I. “Giuseppe Mazzini” di Bari-Carbonara, presieduto dalla Segretaria Caterina Maglio e allargata ad iscritti ed ai simpatizzanti. Hanno partecipato alla riunione e dibattito, fra gli altri, gli amici Michelangelo Milella, Antonio Di Monte, Valentino e Tommaso Caro, Luigi Partipilo, tutti d’accordo su alcune delle questioni più urgenti riguardanti il territorio del comune di Bari ancora da risolvere. Partendo, ad esempio, dal ritardato avvio della raccolta differenziata a Bari, passata al terzo posto della graduatoria, con grave danno per i contribuenti baresi che, in base alla legge regionale n. 38/2011, vedranno aumentata l’ecotassa per l’anno 2013. Ma il direttivo barese del vecchio Pri ha auspicato anche il completamento della rete del gas metano da parte dell’AMGAS SpA nella zone della città non ancora fornite del servizio quali le ex frazioni di Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto, soprattutto considerando che in almeno cinque diverse zone della città partiranno questi interventi anche su suoli non pubblici. Stigmatizzate, inoltre, le misure adottate dal Direttore Generale dell’ASL Bari, per la chiusura dell’Anatomia Patologica dell’Ospedale “Di Venere” ed il conseguente accorpamento del servizio all’Ospedale “San Paolo” di Bari, mentre sul tappeto c’è ancora il completamento dei lavori del canile municipale nell’area ASI di Bari Z.I. al fine di tutelare gli animali, visto che anche il competente Ministero dei Trasporti ha fatto finalmente pubblicare, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, il regolamento che rafforza l’obbligo di soccorrere cani, gatti ed esemplari di ogni specie vittime della strada. Come non ricordare che il Comune di Bari, rappresentato dell’Assessore competente, dovrebbe partecipare a un tavolo interistituzionale per costituire la rete delle “Città Attive Italiane”così da rendere Bari, attraverso le infrastrutture, la mobilità non motorizzata, i centri sociali, sportivi ed educativi, un modello di Città sana ed attiva in cui poter attuare uno stile di vita sano e corretto. In agenda tra le priorità, però, il recupero dell’Abbazia Sant’Angelo, patrimonio artistico, archeologico e culturale, in totale abbandono, e della casa di riposo per anziani “Aldo Moro” site in territorio di Ceglie del Campo, senza scordare un rapido intervento da parte della Direzione Regionale e Provinciale di Poste Italiane per la risoluzione del problema relativo al disservizio negli Uffici Postali pugliesi ed in particolare quelli del Quartiere San Paolo di Bari e del Comune di Giovinazzo (BA) che costringe molti cittadini, anche anziani e diversamente abili, a lunghe code che si formano sin dalle prime ore del mattino anche nelle giornate gelide e piovose, con grave danno per la salute. Gli attivisti dell’Edera hanno discusso anche sulle problematiche relative al Parco cittadino di Viale Europa angolo Viale delle Regioni: esso infatti da diverso tempo è frequentato da persone poco raccomandabili che, con i loro schiamazzi e quant’altro, arrecano agli abitanti degli alloggi popolari di Via Filippo Cifarelli, vessazioni tali da renderne la vita difficile e molto spesso insopportabile, creando i maggiori disagi a persone anziane, ammalate ed ai disabili. Si attende un intervento da parte degli uffici competenti della Civica Amministrazione, criticata dai repubblicani locali per aver ceduto in concessione per quasi mezzo secolo -45 anni per la precisione- alla Comunità Ortodossa Rumena “Santissima Trinità” un suolo di circa 860 mq per la realizzazione di una Chiesa, sito nel quartiere Mungivacca. Questo suolo, infatti, era destinato alla realizzazione di un parco giochi, parcheggi ed altro a beneficio dei residenti, come da convenzione stipulata l’11 marzo 1992 tra i proprietari concedenti dell’area ed il Comune di Bari ed inserito nell’atto che autorizzava la lottizzazione per la realizzazione di civili abitazioni e villini in Via Conte Giusso. Un convenzione, dunque, stipulata secondo Calabrese e gli attivisti repubblicani baresi contravvenendo all’obbligo concordato con l’atto stipulato oltre vent’anni fa. Un altro dei tanti <
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Gennaio 2013