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“Subito il regolamento su lavori e servizi sotto soglia”

 

Il Comune di Bari è uno dei pochi dell’intero Stivale a non essersi ancora dotato di una regolamentazione per l’acquisizione di lavori, opere e servizi in economia, cioè quelli al di sotto della soglia stabilita dal codice degli appalti. Ed è per questo che il presidente del Consiglio Comunale Pasquale Di Rella l’estate scorsa ha deciso di mettere nero su bianco tutta la sua preoccupazione, rivolgendosi direttamente a Sindaco, Assessore ai Lavori Pubblici e Segretario Generale. Ma nulla s’è smosso, salvo il segretario D’Amelio che s’è lavato le mani, rispondendo al Presidente dell’Aula che la pratica è in mano all’assessore ai Lavori Pubblici. In effetti il 12 febbraio era stato proprio l’assessore Giuseppe Galasso a sottoporre all’esame del Consiglio il regolamento in questione -…che lui stesso aveva osannato spiegandolo all’aula, definendolo davvero ottimo, il migliore possibile – epperò rispedito al mittente per un voto. E da allora mai più riproposto: come mai? “A distanza di oltre cinque mesi il Consiglio Comunale attende che sia sottoposta al proprio esame una nuova proposta di deliberazione con medesimo oggetto, poiché trattasi di importante ed urgente adempimento disposto dalla legge”, scandisce per iscritto nella sua missiva Di Rella, pronto anche a ricordare ad amministratori e garanti della legalità che il ‘Codice dei Contratti Pubblici’ “…nella logica di coordinamento dei processi di acquisizione di lavori, servizi e forniture per importi inferiori alle soglie comunitarie, all’art. 125 prevede una procedura semplificata, da eseguirsi in economia, alternativa all’ordinario procedimento a evidenza pubblica, adottabile in relazione alla modesta entità della spesa, in armonia col principio di economicità dell’azione amministrativa”. E non è finita. “Per il legittimo utilizzo delle procedure di acquisizione in economia è prevista la preventiva adozione di una apposito regolamento che stabilisca i settori merceologici che possono formare oggetto di queste acquisizioni, i limiti massimi dei valori contrattuali e le correlate procedure operative”. Regolamento di cui il Comune di Bari non dispone e da ciò – rimarca Di Rella – “la necessità e la urgenza di provvedervi”, con una deliberazione magari ‘diversa’ da quella non approvata a febbraio. Ma come, quel regolamento ‘quasi’ approvato, non era il migliore, almeno per l’assessore ai Lavori Pubblici? In attesa di sbrogliare la matassa, il dottor Di Rella a Sindaco e Assessore ha chiesto di chiarire bene i motivi per cui non è stata ancora sottoposta all’esame del Consiglio la “nuova” proposta di regolamento e al Segretario Generale – ancora peggio….- di esprimere parere in merito a legittimità e regolarità delle gare avvenute senza apposita normativa regolamentare. Un vero terremoto, insomma, per appalti e gare celebrate al Comune di Bari nei servizi e forniture in economia, praticamente in bilico. La ragione concreta dell’istituto regolamentare, infatti, consiste nell’assicurare all’ente procedure più snelle e semplificate per acquisire lavori, opere, servizi o forniture di importo non elevato, nei casi in cui il ricorso alle ordinarie procedure di gara potrebbe comportare un rallentamento dell’azione amministrativa, oltre ad un notevole dispendio di tempi e risorse. Favorendo, ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo o dirlo apertamente nel Palazzo di Città dell’era post-emiliano, imprese, ditte, consorzi e società abilissime ad approfittare della carenza di regole certe Ed anche se parliamo di appalti che non danno molto all’occhio (per i lavori in economia, ad esempio, il cottimo fiduciario è previsto dal codice degli appalti per importi fino ad un massimo di 200mila, ma la soglia per altri interventi ritenuti urgenti potrebbe risultare più elevata), i sospetti di coni d’ombra e rapporti non proprio trasparenti tra tecnici, imprese e amministratori è sempre dietro l’angolo. Alimentata dal ritardo nella presentazione del nuovo regolamento, per cui fin troppe acquisizioni a Bari avverrebbero mediante affidamento diretto “a terzi”, sulla base di procedure per cui l’operatore economico viene scelto direttamente dall’amministrazione contraente. Sono  i lavori a somma urgenza, tanto per capirci, ma anche servizi e forniture, previamente individuati dall’ente nel proprio provvedimento contrattuale. Ma l’assessore Pino Galasso tiene sotto controllo l’iter per l’approvazione di questo benedetto regolamento. Soprattutto non vuole sentir parlare di zone grigie o strane voci nell’attribuzione di appalti su lavori e servizi al Comune. “Il regolamento per l’acquisizione in economia dei lavori che avevamo proposto sette mesi all’Aula non fa e non faceva una grinza, tant’è vero che non è passato per un’inezia. Il fatto è che dopo è stato necessario farlo passasse al vaglio dei municipi, prima di essere riproposto all’Aula e mi risulta che sia ancora in discussione, però manchi poco. Insomma, entro fine del mese prossimo sarà all’Ordine del Giorno nei lavori dell’assemblea cittadina, garantito”. Parola di assessore…

 

Francesco De Martino     


Pubblicato il 30 Settembre 2015

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