Primo Piano

Sul ‘buco’ da 19 milioni c’è la Corte dei Conti ma si spera di spalmare il debito

Sul tema ‘buco’ economico-finanziario da oltre 19 milioni di euro nel bilancio regionale per le spese del personale, da un mese è stata inviata una nota alla Corte dei Conti affinché vengano effettuate le “dovute verifiche”. Verifiche e controlli finalizzati ad appurare cause e responsabilità​ di un sistema di “malcostume e disattenzione” che in anni di malgoverno ha creato un “danno enorme alle casse regionali”. A comunicarlo con tanto di comunicato stampa il capogruppo del Movimento 5Stelle in Regione Puglia, Gianluca Bozzetti sia in Consiglio che in Commissione aveva già sollecitato e più volte l’assessore alle Risorse Umane Antonio Nunziante a segnalare la questione alla Corte dei Conti. Una richiesta a cui l’assessore non ha mai dato seguito, dunque “ci abbiamo pensato direttamente noi”, rimarca Bozzetti. Pronto a ricapitolare le ultime tappe di un tour che sta preoccupando fortemente i dipendenti del comparto alla Regione, a causa degli sviluppi piuttosto incerti dopo la denuncia alla magistratura contabile, ma anche dopo le interpellanze inviate dagli uffici regionali ai ministeri competenti ‘ratione materiae’, i quali potrebbero decidere di spalmare l’esposizione debitoria nei premi accessori dei prossimi anni, a beneficio del personale pugliese. Infatti, dal 2011 fino al 2014, la legge aveva fissato un tetto massimo per il totale del salario accessorio regionale, bloccandolo ad un valore non superiore a quello del 2010 e comunque riducendolo in maniera proporzionale alla riduzione del personale. Dal 2015 in poi l’ammontare complessivo delle risorse destinate ai salari accessori sarebbero state comunque decurtate dello stesso ammontare stabilito negli anni precedenti. Tuttavia, dal 2011 al 2016 pare sia stata comunque corrisposta sotto forma di salario accessorio una enorme quantità di denaro, per un totale di 19 milioni di euro che dovranno, a questo punto, essere necessariamente recuperati dalle casse regionali, quanto prima. “La questione non è semplice – incalza il pentastellato Bozzetti – in quanto tale recupero forzoso potrebbe riguardare forti decurtazioni salariali mensili agli incolpevoli dipendenti della struttura regionale che già stanno pagando un prezzo salato, dal momento che per il 2015 si è avuto il blocco del saldo del premio incentivante, esteso attualmente anche a tutto il 2016. In data 11/04/2017 abbiamo depositato un’interrogazione per avere chiarimenti a riguardo, a cui l’assessore al Personale e Organizzazione, Antonio Nunziante, ha risposto quantificando l’importo da recuperare addirittura ad oltre 19.750.861 di euro. Un danno – conclude – alle casse ed anche all’immagine della pubblica amministrazione, di cui, prima o poi, qualcuno dovrà rispondere”. Si rialza il sipario, dunque, sul ‘buco’ da circa 18 milioni (Euro 18.108.060,60 per la precisione) destinati alla retribuzione accessoria dei dipendenti regionali pugliesi – con esclusione dei dirigenti – riferita agli anni 2011-2015. L’atto dirigenziale della Sezione Personale e Organizzazione n. 64 del 31 gennaio scorso illustra inequivocabilmente lo stato della contabilità relativa agli emolumenti accessori del personale riferita, come detto, alla gestione della seconda giunta guidata da Nichi Vendola e lasciata in eredità al presidente Michele Emiliano, costringendo infine l’attuale gestione del personale (passata di mano dell’avvocata Domenica Gattulli al dottor Nicola Paladino) abbia giocoforza dovuto rifare i calcoli da cima a fono, sospendendo il saldo dell’anno 2015 e bloccando il pagamento delle stesse indennità 2016. Risolti in nulla di fatto – o quasi – anche gli incontri tra rappresentanti dei lavoratori e dirigenti regionali, mentre l’assessore Nunziante sta valutando l’opportunità, a conclusione degli ennesimi conteggi e verifiche, di erogarlo sotto altra “voce”, sperando nel via libera ministeriale che dovrebbe giungere in Regione a stretto giro, secondo i bene informati. Forse anche prima della lunga pausa estiva. E contestualmente al pagamento della produttività individuale-acconto 2016, saranno rinviate le erogazioni delle premialità di posizioni organizzative e alte professionalità, che potranno godere delle loro posizioni privilegiate fino a dicembre prossimo. Grazie a un’altra determinazione dirigenziale piuttosto contestata. A dimostrazione del fatto che oramai di atti, provvedimenti, delibere e determinazioni non contestate in tema di personale regionale ce ne sono ben pochi…

 

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 29 Giugno 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio