Cronaca

“Sul Covid sono fiducioso ma anche preoccupato”

“Sono fiducioso e preoccupato”: lo dice al Quotidiano in questa intervista il dottor Filippo Anelli, barese, Presidente Nazionale dell’Ordine dei Medici.

Dottor Anelli, che stato d’animo vive?

“Da un lato fiducioso, dall’altro preoccupato. Abbiamo superato in Italia il tetto delle centomila vittime da Covid, una generazione intera, fate i conti”.

Preoccupato, perchè?

“Preoccupato per quanto sta accadendo. La mia idea è che solo il vaccino ci aiuterà. I dati statistici dicono che tra i medici vaccinati, la mortalità è scesa del 70 per cento e questo qualche cosa significa”.

Necessario partire dagli anziani o era meglio iniziare, come dice qualcuno, dai giovani?

“La logica seguita, e che condivido, era ed è quella di tutelare prima le categorie a rischio e gli anziani appartengono a quelle”.

La gente è stanca, sfiduciata…

“Capisco che prevalga una certa dose di sfiducia. Nella prima fase della pandemia dominava la paura, dopo il sentimento di socialità che è insito nell’ uomo è venuto fuori. A questo si è unita la innegabile urgenza della sopravvivenza economica di intere categorie. A mio avviso, e noi medici varie volte abbiamo invocato questa soluzione, sarebbe stato preferibile a suo tempo un lockdwon ferreo, provvedimenti stringenti impopolari, rispetto a questo continuo cambio di colori. Insomma un mese di rigida chiusura”.

Su fb alcuni medici insorgono contro i vaccini in modo veemente, arrivando persino a dire che sono acqua di fogna…

“Sono posizioni che non apprezzo da medico, dettate da deliri di onnipotenza o incoscienza. Queste tesi fanno male all’intera categoria medica, la danneggiano nell’immagine. Io stesso ho proposto e continuo a farlo, provvedimenti disciplinari severi. Vedremo. E’ grave che un medico, il cui dovere è proteggere la vita, arrivi a dire questo”.

Mascherine vanno usate?

“Sempre. Naturalmente all’aperto e da soli, quando esiste il distanziamento se ne può fare a meno, non hanno senso”.

Vaccino Astrazeneca…

“Non abbiamo alcuna prova di relazione diretta tra malori, morti e vaccino. Sicuramente è bene investigare, proprio per rasserenare. Per chi non crede nei vaccini il sospetto rimane sempre, ma un atteggiamento maturo ci deve portare a ragionare. I vaccini sono farmaci con le loro controindicazioni, ma la loro mortalità allo stato è bassa. Le ripeto, questo non vuole dire che non si debba indagare, anche una sola vita perduta è grave. Tuttavia, oggi come oggi, non abbiamo evidenze certe di un nesso di causalità tra vaccino e decessi”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 19 Marzo 2021

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