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Sul futuro del teatro Petruzzelli la confusione regna sovrana

Sul futuro del teatro Petruzzelli di Bari la confusione regna sovrana. Infatti, tra sentenze della Corte d’Appello di Bari non ancora definitive, quindi suscettibili di appello in Cassazione, ed iniziative contraddittorie o, al più, scarsamente comprensibili dell’Amministrazione comunale barese, quel che appare certo è che gli eredi Messeni Nemagna, recentemente confermati proprietari del teatro barese di corso Cavour da una delle due sentenze della Corte d’Appello di Bari, hanno le idee alquanto chiare su come procedere per sbrogliare l’intrigo civilistico che li vede coinvolti dopo l’incendio del 27 ottobre del 1991 che distrusse il politeama, mentre il Comune di Bari, dopo le due recenti citate sentenze è probabilmente in un vicolo cieco da cui forse non sa come uscirne. O, meglio, non saprebbe cosa più gli conviene fare (o, quanto meno, questa è la sensazione di molti a Bari!), visto che l’amministrazione Decaro, su cui ricade il compito gestionale della “vexata quaestio”, ha lasciato che la commissione consiliare alla Trasparenza, presieduta da Filippo Melchiorre di Fdi e, quindi, sostanzialmente il rappresentante di una forza politica di opposizione in consiglio, si occupasse di contattare, nel più breve tempo possibile, gli eredi Messeni Nemagna ed il loro difensore, l’avvocato Ascanio Amenduni, insieme al direttore generale del Comune, Davide Pellegrino, per un nuovo confronto tra le parti, al fine di trovare una soluzione sia alla vicenda legata alla proprietà del teatro, che – come è noto – è della famiglia Messeni Nemagna per effetto della recente sentenza della Corte d’Appello e non del Comune di Bari, come da questo preteso con la delibera di C.C. n.33 del 2010, sia alle conseguenti situazioni legate all’occupazione e gestione del politeama dal 2009 da parte della omonima Fondazione Petruzzelli, che alle imposte tributarie legate alla stessa proprietà. Infatti, in tale vicenda, mentre la famiglia proprietaria – stante alle dichiarazioni del proprio difensore, l’avvocato Amenduni per l’appunto – è certa nelle azioni che intende portare avanti in caso di una mancata transazione, ovvero sia l’appello in Cassazione per la parte della sentenza che li vede condannati a risarcire circa 43 milioni di euro allo Stato per una ricostruzione che, in quanto proprietari, non li ha visti coinvolti su nulla, sia l’appello dinanzi ai giudici del “Palazzaccio” alla sentenza che (per un possibile vizio procedurale della ex Provincia di Bari) ha dichiarato invalida e, quindi, inefficace la convenzione da essi sottoscritta nel 2002 con Comune, Provincia, Regione e Governo nazionale, che prevedeva la concessione quarantennale del teatro e del relativo marchio aziendale all’omonima Fondazione pubblica, in cambio della ricostruzione a spese interamente dello Stato e del modico canone annuale di 500mila euro a carico della gestione pubblica dell’immobile privato ricostruito. L’Amministrazione comunale, che pure parrebbe orientata ad impugnare almeno la sentenza della Corte d’Appello barese per la parte che ha confermato la proprietà del teatro agli eredi Messeni Nemagna, ha avuto invece (almeno finora!) una condotta alquanto contraddittoria e, sotto diversi aspetti, confusa. Infatti, il Comune di Bari ha notificato ai Messeni un atto di accertamento e liquidazione per mancata corresponsione di Imu (Imposta municipale sugli immobili) per la proprietà del teatro dal 2016 fino a tutto il 2021. Per il periodo precedente, ossia dal 2009 (anno di avvenuto completamento della ricostruzione) al 2015, la pretesa di detto tributo risulta prescritta per legge. Insomma, l’Amministrazione barese da un lato potrebbe continuare a non riconoscere la titolarità dei Messeni sull’immobile del politeama, dall’altro di contro gli chiede gli arretrati per un tributo sulla proprietà che non è stato corrisposto. Ma stando così le cose, è del tutto evidente e logico che il Comune per “facta concludentia” riconosce i Messeni Nemagna proprietari del teatro Petruzzelli senza più o ma alcuno. In altri termini, sembrerebbe di capire che l’amministrazione Decaro è più che convinta sulla legittimità del verdetto della Corte d’Appello con cui è stata confermata la titolarità dell’immobile in capo agli eredi, tanto che avviato la procedura per la riscossione dell’Imu. A questo punto, agli occhi dei più a Bari, appare del tutto pretestuoso e dilatorio il fatto che l’amministrazione comunale si attardi ancora in iniziative dirette con la famiglia proprietaria, per tentare una soluzione transattiva che eviti ulteriori costi (spese legali, canoni arretrati, risarcimento danni, ecc.) che sicuramente ricadrebbero sulle casse pubbliche. Ma c’è di più! L’Imu delle strutture teatrali, come per quella degli opifici industriali, anche se riscossa dai Comuni, – come è noto – in gran parte è di spettanza dello Stato. Perciò il fatto che il Comune di Bari per circa 13 anni sia stato inerte nel chiedere ai Messeni Nemagna la somma di circa 48mila euro l’anno per il bene privato “teatro Petruzzelli”, determinando così la prescrizione di ben 7 anni di Imu, ovvero di circa 340mila euro di imposte, di cui circa 300mila sarebbero andati nelle casse statali, ha determinato un notevole mancato introito all’Erario statale. Quindi, a rigor di logica e dei fatti ora in essere, il Comune di Bari già adesso, dopo la richiesta dell’Imu da esso inoltrata ai Messeni, potrebbe essere chiamato a rispondere del danno erariale causato allo Stato, per le precedenti somme dovute dai proprietari del teatro barese e che invece si sono prescritte. Quindi, “di chi la colpa?” – si chiedono alcuni cittadini baresi che approfondiscono i vari aspetti di questa complessa vicenda, senza lasciarsi andare a semplicistiche ed irreali conclusioni populistiche. Sicuramente ai posteri l’ardua risposta. Anche se già a questo punto della vicenda non è difficile immaginare che, quando a pagare è sempre “Pantalone”, le responsabilità diffuse e, quindi, indefinite alla fine prevalgono anche su quelle dei singoli.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 3 Febbraio 2022

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