Primo Piano

“Sulla sanità promesse, fallimenti, sperperi, annunci e ‘provoloni’ per Vendola e compagni”

 

Erano quattro i pilastri su cui Vendola prometteva di improntare la sua azione di governo, quando si candidò a sedersi, come infine è riuscito a fare, sulla poltrona più alta della regione Puglia: abbattimento delle liste d’attesa, recupero della mobilità extra-regionale, controllo e abbattimento della spesa farmaceutica, nonché correzione dei ricoveri ospedalieri inappropriati. Su tutti e quattro i punti, come non è difficile tirare le somme dopo quasi anni di governo, il capo della giunta pugliese ha fallito miseramente. Anzi, come annota il Consigliere regionale del Pdl-Fi, Aldo Aloisi, c’è stato un netto peggioramento. “La medicina del territorio –ha proseguito Aloisi dinanzi alla stampa locale ieri mattina – nonostante i tagli agli ospedali, non ha visto alcun potenziamento, così come i punti nascita ridotti fino allo stremo. Potremmo anche parlare dei dipartimenti, dove i direttori sono stati nominati senza aver superato le valutazioni, evidentemente solo per il merito di avere in tasca una tessera elettorale di sinistra””. Insomma, chi aveva promesso di <>, oggi deve fare i conti con una realtà molto dura da accettare, per cui il governo regionale sul fronte della gestione sanitaria, quelle catene le ha, invece, rinsaldate. <>, ha detto invece Maurizio Friolo, altro consigliere forzista di via Capruzzi. <>. Ma non basta. <>, ha affermato invece Antonio Scianaro. “Ringrazio gli operatori sanitari, medici e infermieri, che ogni giorni e ormai da troppo tempo sono sottoposti a turni di lavoro massacranti e pessime condizioni di lavoro, pur di garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini. A loro –ha concluso il Consigliere- questa Giunta non ha dato alcuna risposta né una testimonianza di attenzione, troppo impegnata come era a premiare i direttori generali delle Asl per i tagli operati per portare a compimento la desertificazione sanitaria”. Insomma, una sanita’ pugliese ”caduta nel caos assoluto” e la necessita’ di un’alternativa di governo per mettervi riparo. Sono stati un paio, effettivamente, i temi su cui si e’ sviluppata la conferenza stampa del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che ieri a Bari ha fatto il punto delle situazione al termine della gestione assessorile di Elena Gentile ed all’inizio di quella di Donato Pentassuglia. Servizi critici – e’ stato spiegato – come il 118, la rianimazione e le Utic sguarniti di mezzi e personale, pazienti assoggettati a lunghe liste d’attesa anche per prestazioni attinenti patologie oncologiche o salvavita; pronti soccorso diventati dei bazar nella ricerca affannosa di posti letto per i ricoveri. Il tutto a fronte di tasse e sprechi, come l’aumento del ticket farmaceutico o per le prestazioni specialistiche ed il disinfettante dal costo di 50 euro pagato per anni da alcune aziende sanitarie 1600 euro a litro. La ricetta di Forza Italia per uscire dalla situazione e’ stata presentata dal capogruppo Ignazio Zullo: “Una Sanita’ efficiente e nel contempo economica, con una deciso ridimensionamento del contenzioso oramai arrivato a livelli patologici, con il pagamento dei fornitori nei tempi giusti. Puntiamo alla specializzazione dei presidi ospedalieri, a metterli in condizioni di efficienza, alla formazione e aggiornamento del personale, allo sblocco degli investimenti e al potenziamento delle prevenzione utilizzando le risorse liberate dalla riconversione delle strutture ospedaliere dismesse, con un’attenzione particolare per la diagnosi precoce delle patologie tumorali e di quelle degenerative, oltre che alla riabilitazione, alla copertura di tutti i primariati, alla rivisitazione del rapporto pubblico-privato, al potenziamento del ruolo dei medici di medicina generale e al miglioramento dei percorsi di comunicazione tra gli stessi operatori sanitari”. “La sanità pugliese ha avuto un buco enorme nei conti che è stato pagato con i soldi dei cittadini”, ha sottolineato Luigi Mazzei. “I pugliesi –ha aggiunto- hanno sanato i bilanci pagando tasse su tasse, ma non hanno ricevuto in cambio nessun beneficio, ma solo un peggioramento generale del servizio. La situazione drammatica della nostra sanità è rimasta inalterata, tra i tanti cambi alla guida dell’assessorato e le inchieste giudiziarie. Il caso dell’affidamento del servizio di 118 alla cooperativa di Parma, sicuramente “rossa”, è emblematico. Per caso –ha concluso Mazzei- i giovani e i professionisti salentini non erano in grado di prestare lo stesso servizio?”. Sul caso anche il Consigliere Antonio Barba che ha annunciato “l’avvio di ogni iniziativa per fare chiarezza in merito ed evitare quello che sarebbe un vero e proprio schiaffo ai salentini, visto anche il momento di crisi che stiamo attraversando. Il problema –ha proseguito Barba- non riguarda solo il personale del 118, ma di tutti i reparti del nostro territorio. Per questo, proporremo anche un ordine del giorno e pungoleremo il Governo regionale affinché siano i salentini a poter cogliere la rara occasione occupazionale”.

 Antonio De Luigi


Pubblicato il 4 Luglio 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio