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Sull’ambiente volano gli “stracci” tra Emiliano e i post vendoliani pugliesi

Non sono soltanto alcuni esponenti del Pd, come l’ex ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda o i dirigenti del circolo del Pd di Castellaneta (Ta), a scontrarsi con il governatore pugliese Michele Emiliano, per il modo in cui amministra la Regione o per taluni comportamenti forse poco ortodossi mostrati nei confronti di altri esponenti del suo stesso partito, il Pd per l’appunto, perché nel centrosinistra ci sono anche i rappresentanti di altre componenti della coalizione che hanno da ridire sulle critiche che Emiliano rivolge a volte all’operato di forze o esponenti della area politica a cui dichiara ancora di appartenere. Infatti, l’ultima recente “grana” politica Emiliano l’ha innescata nel centrosinistra pugliese con le dichiarazioni rilasciate  a margine della Conferenza Copernicus per l’Agricoltura che si è svolta ieri (ndr – per chi legge mercoledì) a Bari, dove ha affermato: “Occorre che la sinistra si riappropri della visione dell’ambiente e saluto con grande soddisfazione la ripresa dell’attività in Europa dei Verdi che evidentemente stanno occupando uno spazio lasciato completamente vuoto da un Partito democratico che si interessa più degli industriali che degli
interessi dei cittadini e dell’ambiente”. Inoltre, ha commentato il governatore: “Voi immaginate che noi abbiamo la sinistra pugliese che non si occupa di ambiente, cioè la sinistra pugliese, a parte il mio assessore Borraccino, é scomparsa dall’orizzonte della battaglia di Taranto. La sinistra pugliese non si interessa più della Tap o se ne interessa in maniera limitata, a parte il consigliere Abaterusso”. Infatti, ha proseguito Emiliano: “La politica  deve smettere di pensare che il suo compito sia quello di un lobbista, abdicando al suo compito normale che dovrebbe essere quello della sintesi nel bene comune o interesse generale. In questo momento la politica dovrebbe recuperare il suo primato. La politica dovrebbe smettere di occuparsi di piccole banalità, in particolare lo dovrebbe fare la sinistra”. “Ci sono scienziati e politici – ha rilevato il governatore pugliese – che parlano di democrazia finita e che adesso esiste la pluricrazia indipendente dalle istituzioni e che dipende dagli interessi”, per poi concludere: “Io non credo che ci si debba rassegnare a questa visione. L’Unione europea, le Regioni, le nazioni devono invece darsi degli indirizzi sulle grandi questioni che riguardano il mondo intero, l’alimentazione, la qualità dell’aria, i mutamenti climatici, e andare in questa direzione”. Però, a rispondere prontamente a tali accuse rivolte alla sinistra pugliese è stato il segretario di Sinistra italiana della Puglia, Nico Bavaro, che con una nota ha dichiarato: “Michele Emiliano è ossessionato ed invece di pensare a governare la Puglia, continua a sproloquiare contro di noi, contro la sinistra, pensando di poter impartire lezioni sulla tutela dell’ambiente”. Infatti, continuando,   Bavaro ha commentato: “Siamo al paradosso: parla proprio lui che sta varando un piano dei rifiuti in cui si ricorre agli inceneritori e si consente di bruciare rifiuti persino ai cementifici”. En ancora: “Parla lui di Ilva, in cui l’unico risultato ottenuto è stato quello di aver visto la Puglia estromessa dai tavoli che contavano, senza considerare che in questi 3 anni di governo non si è fatto nemmeno un passo in avanti sulle leggi a tutela della salute e dell’ambiente”, facendo “sommessamente notare che l’addendum ambientale di Ilva” che lo stesso Emiliano ha di recente  impugnato “è stato scoperto proprio grazie a una iniziativa pubblica di Sinistra italiana, così come l’opposizione più rilevante a Tap è stata fatta dai deputati” di Si “che sono rimasti costantemente in ascolto e a disposizione del Movimento No Tap, degli amministratori e dei cittadini del Salento, mentre lui e il M5S giocavano alle belle statuine”. Immediata la replica del governatore pugliese che, rispondendo con una nota alle accuse del segretario regionale di Si, ha affermato: “Dalla sinistra post vendoliana solo bugie, dati sbagliati e ipocrisie”. Infatti, proseguendo, nel comunicato si precisa: “ 1) – Il piano dei rifiuti dell’Amministrazione Emiliano non ha nessun inceneritore, se non quelli già alimentati e incoraggiati dalla giunta precedente. Anzi, abbiamo eliminato l’inceneritore di Taranto città. Ricordo che l’amministrazione precedente ha autorizzato l’ingresso in Puglia dei rifiuti provenienti da altre regioni che vanno in discarica”. “2) – Io posso parlare di Ilva – ha sottolineato Emiliano – perché non ho mai avuto confidenza impropria e coltivato la persecuzione di giornalisti con esponenti dell’azienda più inquinante della storia italiana. Tacere sarebbe un obbligo per il segretario post vendoliano vista la lista degli imputati del processo in corso a Taranto davanti alla Corte d’Assise”. E qui l’allusione di Emiliano è forse al suo predecessore, Nichi Vendola, e ad alcuni alti dirigenti nominati a suo tempo da quest’ultimo. Ma vediamo agli altri punti della replica del governatore. “3 – L’addendum che la Regione Puglia ha impugnato è strettamente connesso all’impugnazione del Dpcm che ha aggiudicato l’ILVA ad Arcelor Mittal. Gli esponenti di Si mi avevano invece pregato prima di non impugnare e poi di rinunciare alla impugnazione proposta. 4) – Il silenzio dei post vendoliani su Tap sarebbe stato ancora più importante. Tutto, a partire dalla localizzazione a San Foca dell’opera, è avvenuto sotto i loro occhi impotenti. Se avessero subito suggerito un diverso approdo dell’opera, essa sarebbe certamente stata realizzata altrove”. In fine, Emiliano nel 5° ed ultimo punto afferma: “5) – Il nostro lavoro sui temi della tutela dell’ambiente e della salute è stato talmente incessante e approfondito da aver ottenuto l’attenzione del mondo istituzionale e scientifico a livello internazionale, riconoscimento culminato nell’incarico che la Puglia ha ricevuto dal Comitato della Regioni di redigere il parere sulla direttiva sui cambiamenti climatici”, concludendo col dire che il discorsodi Bavaro – secondo lui – “è denso di ipocrisia e di menzogna”, perché anziché prendere la mia esortazione come un invito a lavorare per restituire alla sinistra italiana un ruolo nelle battaglie ambientali in corso in Europa e nel mondo” reagisce “contro chi, in questo momento, è tra i pochi politici italiani a poter girare a testa alta per tutta la Puglia e in particolare a San Foca e a Taranto”.In definitiva,anche quest’ennesima polemica di Emiliano nel centrosinistra Emiliano non fa che confermare che da quando è alla guida della Puglia sono forse più le volte che ha violentemente polemizzato e criticato con esponenti o aree della coalizione politica che nel 2015 gli hanno fatto vincere le elezioni regionali, che con quelli di forze a lui nemiche e che nella stessa tornata sostenevano candidati presidenti a lui rivali. E ciò, forse, è ancor più paradossale degli addebiti che lo stesso Emiliano fa alla sinistra pugliese, accusata di scarso o quasi vago ambientalismo.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Novembre 2018

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