Sulle complanari di Japigia persiste una situazione intollerabile
Faceva da autista a due squillo rumene che si prostituivano sulla sp.84, l’Adelfia – Rutigliano , un tratto di strada noto come zona di meretricio a cielo aperto. E’ finito in manette un pensionato di 72 anni, un ex impiegato residente a Sammichele di Bari accusato di favoreggiamento della prostituzione. L’anziano è stato notato più volte dai militari della stazione di Casamassima ,impegnati in una serie di controlli finalizzati a contrastare il turpe fenomeno sulla predetta strada, quando a bordo della sua utilitaria accompagnava sul “posto di lavoro” due ragazze dell’est ,rispettivamente di 25 e 22 anni. Arrestato avantieri mattina in flagranza di reato, il pensionato, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato relegato agli arresti domiciliari, mentre le due giovani straniere sono state denunciate in stato di libertà per violazione del foglio di via obbligatorio e per atti contrari alla pubblica decenza. Se su questo tratto di strada l’impegno dei militari diretti dal Comandante della Compagnia di Gioia del Colle , cap. Fabio Di Benedetto ,merita certamente elogi. Altrettanto non dicasi per ciò che accade giornalmente sulle complanari di Japigia, strade di viabilità di servizio a sud di Bari. Come più volte scritto nei nostri resoconti giornalistici su quelle lingue di asfalto l’attività di prostituzione ha ormai raggiunto limiti non più tollerabili; le numerose telefonate effettuate alla nostra redazione dai residenti esausti per la situazione che definire ignobile suona come eufemismo, testimoniano anche un totale disinteresse da parte delle istituzioni a voler porre un freno al dilagante fenomeno. Ieri mattina abbiamo registrato l’ennesima segnalazione effettuata da una nostra lettrice che ci denunziava la presenza su una delle complanari in direzione Bari di una dozzina di ragazze giovanissime che semi nude fermavano gli automobilisti di transito esibendosi in “posture” oltremodo sconce. Sull’altra strada, in direzione Brindisi ,invece staziona da tempo solo una avvenente squillo , alta ,bionda e dalle forme prorompenti; un’ autentica attrazione per tutti i “clienti” in cerca di sesso a pagamento. Trenta euro è la sua tariffa standard. Se sulla Adelfia – Rutigliano la presenza di giovani prostitute costituisce un autentico rischio per il flusso veicolare ( in zona c’è un importante azienda di pasta alimentare) lo stesso pericolo esiste anche sulla statale 16 che costeggia in entrambe le direzioni di marcia le suddette complanari; le brusche frenate di Tir ed auto, i cui guidatori vengono attratti dalle “grazie” delle ragazze, mettono seriamente a rischio l’incolumità degli automobilisti. Come già ribadito altre volte per scoraggiare la presenza delle giovani prostitute occorrerebbe poco; circa un anno fa una pattuglia di vigili urbani, presenza fissa sul ponte di collegamento tra le due stradine, e auto delle forze dell’ordine che pattugliavano con una certa assiduità la zona, si rivelarono un efficace deterrente per allontanare le prostitute. Allentati i controlli, o meglio aboliti del tutto , l’indecorosa esibizione di giovani corpi nudi e l’attività di meretricio sono riprese in modo massiccio , con buona pace degli esasperati abitanti della zona. Ma di questa vicenda ci siamo occupati più volte, tranne qualche breve periodo di tregua non è cambiato pressochè nulla. Continueremo però nella nostra denuncia nella speranza che….
Piero Ferrarese
Pubblicato il 25 Giugno 2014