Continuano a riunirsi attorno alò cosiddetto tavolo tecnico parti sociali, sindacati e dirigenti dell’amministrazione regionale per decidere sulle indennità da riconoscere in busta paga ai dipendenti dell’Ente Regione Puglia, soprattutto autisti e custodi, dopo la decisione assunta improvvisamente a marzo di disapplicare le indennità del contratto integrativo decentrato sottoscritto nel 2008. Una decisione assunta con semplice determinazione dirigenziale firmata il 20 marzo scorso dalla dirigente al Personale e Risorse Umane che -in sostanza- significa per i dipendenti, come detto, la perdita secca di stipendio di somme piuttosto considerevoli, perfino a ottocento/mille euro al mese, come nel caso degli autisti degli assessori. Una rivoluzione, abbiamo già scritto su queste colonne nei giorni scorsi, che alla Regione Puglia è stata ‘silenziata’ dagli addetti ai lavori per due lunghissimi anni ignorando le scadenze e termini imposti dall’ex Ministro Renato Brunetta, almeno per quel che riguarda gli adeguamenti di quelle indennità. Scadenze fissate dalle norme a dicembre 2010 e ignorate fatalmente dall’amministrazione Vendola, per esempio, anche per l’indizione e celebrazione di quei concorsi che, pur riguardando centinaia di impiegati di categoria A, B e C, potrebbero esser rinviati per la seconda volta, pur in calendario tra meno d’una ventina di giorni. Altro fuoco, quello di queste prove concorsuali a rischio, che si aggiunge al riconoscimenti di indennità che dovevano passare al vaglio dei sindacati improrogabilmente entro il 31 dicembre 2012, mentre negli uffici dell’assessorato al Personale e Risorse Umane di via Celso Ulpiani si pensava evidentemente ad altro, scegliendo infine di agire non solo . Aggrappandosi, come di fatto è accaduto, a determinazioni frettolose, che rischiano di esplodere tra le mani di amministratori e dirigenti con tutto il loro fragore, tagliando anche a maggio stipendi già falcidiati dal taglio di straordinario e premi di produzione. Fervono, dunque, i lavori attorno al tavolo a cui sono stati invitati i rappresentanti di Cgil (Dino Emanuele), Uil (Giacomo Depinto), Cisl (Susanna Armenio) e Carlo Cirasola (Confsal-Dicapp) allo scopo di riguadagnare il tempo perduto e discutere ad una ad una le voci che potranno essere riconosciute in busta paga a titolo di indennità a favore dei dipendenti regionali. Limitando al massimo i tagli alla spesa collegati alla contrattazione decentrata e che prevede per il pubblico impiego onerosi tagli stipendiali, come ha già fatto sapere Carlo Cirasola, responsabile aziendale . E’ stato proprio questi, nei giorni scorsi, ad attaccare frontalmente la dirigente del Servizio Personale Domenica Gattulli, rea d’aver adottato in ritardo e senza concertazione la determinazione dirigenziale n. 242 del 20 marzo. Un atto, quest’ultimo, con cui sono state annullate -‘tout court’- tutte le indennità contrattuali ‘omnicomprensive’ previste dall’accordo ponte del 2010. Il tutto senza aver convocato e comunicato preventivamente ai sindacati le decisioni assunte negli uffici di via Celso Ulpiani, gettando nel panico centinaia di dipendenti regionali tra autisti, guardie giurate e funzionari come quelli amministrativi che percepiscono indennità varie. Nel mirino dei sindacati, dunque, metodo e tempistica adottata dall’amministrazione, che, come sempre, ha preferito temporeggiare, se non eludere le questioni spinose, come già accaduto per i concorsi ancora ‘in fieri’ ma anche per quelli finiti nel tritacarne delle retrocessioni di centinaia di funzionari dopo la famigerata sentenza della Corte Suprema. Ma anche se il tempo passa e l’amministrazione preferisce decidere di non decidere, finendo per disapplicare gli istituti del contratto decentrato non in linea coi principi sanciti dalle disposizioni legislative e contrattuali, anche se in attesa delle decisioni assunte al tavolo della concertazione, sembra che questo mese o al massimo a partire dal prossimo giugno, al personale potrebbe essere riconosciuta una buona fetta (circa il settanta/ottanta per cento) di quei benefici tagliati dopo la determina di marzo. Poi si vedrà…
Francesco De Martino
Pubblicato il 11 Maggio 2013