Cronaca

Sussidio regionale di 5 mila euro e diritto alla nascita

Riceviamo e pubblichiamo l‘Intervento del noto ginecologo barese Dr. Donato Dellino: ”Dare 5mila euro alla donna che per motivi economici è costretta ad abortire è un tentativo per ridurre il diritto di ricorrere all’ivg (“interruzione volontaria di gravidanza”)? Eppure, dovrebbe essere noto che la legge 194 del 1978 ha come titolo “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. Ciononostante, in questi 45 anni se ne è attuata solo la seconda parte, cioè il diritto di abortire, ma non ciò che tante donne desiderano, ossia mettere al mondo un figlio. Finalmente, la Giunta regionale pugliese ha preso in considerazione un timido tentativo di dare una risposta concreta a chi è in condizione di bisogno, e cosa accade? Che se ne tenta un aborto precoce, in questo caso non farmacologico, ma mediatico, affermando che si tratta di “una misura oscurantista che ignora la realtà”. Ma la situazione, a mio avviso, è ben diversa. Io, che ho svolto la professione di ginecologo in reparti di ostetricia, proprio dal 1978, ho elaborato tutt’altro convincimento:- realtà è il pianto di tutte le donne che escono dalla sala operatoria dopo l’aborto, e se sono più d’una, è un lamento tanto straziante che nessuno vuole sentire;-realtà sono braccine e piedini che galleggiano nel boccione di aspirazione del Karman, e che non vorresti vedere, perché ti fa orrore guardare, appunto, la realtà;-realtà è il sussulto di gioia della donna che, quando ve ne sono le condizioni, piange di gioia nel momento in cui sente il battito del piccolo e lo vede all’eco, perché ha dentro di se una nuova vita; realtà è quando quelle condizioni non ci sono, e quel sussulto si tramuta in un gemito di disperazione, perché a quel bambino, quando nascesse, quella donna non sarebbe in grado di comprare neppure il corredino per la nascita, oltre a tutto il resto dopo in seguito;-realtà sono quelle centinaia di bambini, oggi magari adulti, che insieme a famiglie di amici abbiamo aiutato a nascere, sostenendo le donne e le famiglie, senza che nessun ente pubblico abbia mai tirato fuori un soldo: se sono in vita, se esistono, alcuni oggi sono pure laureati, e lo devono solo alla generosità della gente che non si arrende di fronte ad uno Stato che solo ora si accorge che l’Italia corre il rischio di rimanere solo come entità geografica. Questa è la realtà, il resto è solo ideologia disumana che somiglia tanto a ciò che scrivevano i giornali sovietici quando negli anni 1930-32, venivano fatti morire per fame, dal Partito comunista sovietico per ordine di Stalin: ben 6 milioni , dico  sei milioni di contadini ucraini. I giornali di partito dissero che la realtà era la mancata accettazione del “piano per lo sviluppo economico rurale” da parte dei kulaki (Leggere “Tutto scorre” di Vasilij Grossman), in base al teorema “viene prima il piano”, come qui viene prima il diritto di abortire, che con queste norme, non viene affatto violato. Non devono essere conculcati il diritto di una donna a provare la gioia di tenere in braccio un figlio desiderato e il diritto sacrosanto di un essere umano a vivere.

Donato Dellino

Ginecologo, responsabile regionale dell’Associazione Medicina e Persona


Pubblicato il 28 Aprile 2023

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