Tappa barese della Commissione bicamerale d’indagine sui Lep
In contemporanea la Consulta ha sentenziato l'inammissibilità del referendum abrogativo sulla "legge Calderoli". Perciò la "palla" ora è ritornata nelle mani del Governo e del Parlamento.

Tappa barese della Commissione bicamerale per le “Questioni Regionali” nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui Lep. La riunione si è svolta presso la Prefettura di Bari ed è stata la sedicesima missione esterna al Parlamento della Commissione bicamerale presieduta dal senatore Francesco Silvestro del M5S. La seduta pugliese di detta Commissione è stata l’ultima, in ordine di tempo, di una serie di incontri conoscitivi effettuati fuori dagli Uffici del Parlamento, con l’obiettivo di fare una ricognizione sui livelli essenziali delle prestazioni, i Lep. A Bari i parlamentari di detta Commissione bicamerale hanno incontrato i rappresentanti della Regione Puglia, del Comune di Bari, della Camera di Commercio e quelli delle principali associazioni datoriali e sindacati. Dalle precedenti tappe “la situazione emersa tra le Regioni, è scollegata” – ha spiegato il presidente Silvestro, che ha poi aggiunto: “la cosa principale è che nessuno sino ad ora, è venuto chiaramente a dirsi contrario sull’autonomia, anzi”. In merito al finanziamento dei Lep, “la cifra da mettere in campo – ha sottolineato Silvestro – non è orbitale, l’Italia se la può permettere, anche per portare questa innovazione. Se davvero si vuole fare l’autonomia differenziata, si deve passare dai finanziamenti”. Entro marzo ci saranno le ultime quattro tappe della missione, al termine della quale la Commissione produrrà un documento da consegnare a tutti i parlamenti in modo che, ha concluso Silvestro, “possano esprimersi in piena coscienza”. Infatti, per il presidente Silvestro “gli incontri hanno offerto un’importante occasione di confronto con le rappresentanze locali” permettendo di raccogliere dati preziosi per valutare lo stato dei servizi essenziali di ciascuna Regione. “Durante gli incontri – ha spiegato, inoltre, il presidente pentastellato della Commissione – è stata evidenziata una significativa crescita dal punto di vista produttivo, ma è emersa anche una comune preoccupazione riguardo alla ripartizione dei Lep e al rischio che una frantumazione delle Regioni non agevoli chi decide di investire sui territori”. Un’altra rilevante criticità emersa dal lavoro della Commissione è per Silvestro quella “legata all’insufficienza delle infrastrutture sul territorio, che incide sulla rete dei trasporti e complica la garanzia dei servizi essenziali, soprattutto in un’area così vasta come quella pugliese”. Il senatore Silvestro si dichiarato “estremamente soddisfatto del dialogo instaurato e della documentazione raccolta”, perché tali elementi “costituiranno una base fondamentale per i prossimi passi della Commissione”. In fine, Silvestro ha ringraziato, in primis, il Prefetto di Bari, Francesco Russo, per la gentile ospitalità ed a seguire ha esteso i ringraziamenti all’onorevole Claudio Michele Stefanazzi (Pd), per l’importante contributo dato nella seduta barese della Commissione, ed a tutti gli auditi, tra i quali i rappresentanti delle istituzioni come il vice Presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, il sindaco di Bari, Vito Leccese, e la sua vice, Giovanna Iacovone, la presidente della Camera di Commercio barese, Luciana Di Bisceglie e ai rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali della Regione, per la partecipazione e la collaborazione che hanno offerto ai lavori della Commissione. Al temine dei lavori della tappa barese della Commissione bicamerale sui Lep è giunta la notizia che la Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni. Ad emettere la sentenza sono stati gli attuali undici giudici della Corte Costituzionale, che – come è noto – è ancora in attesa che il Parlamento nomini i quattro componenti laici scaduti del plenum. La Corte ha rilevato che “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari”. La Consulta si era già espressa il mese scorso in merito alla cosiddetta “legge Calderoli”, sottolineando – ai fini della compatibilità costituzionale – la necessità di correzioni su sette profili della stessa legge che vanno dai Lep alle aliquote sui tributi. La Consulta ha dichiarato invece ammissibili i cinque referendum che riguardavano cittadinanza per gli extracomunitari, il Jobs Act, l’indennità di licenziamento nelle piccole imprese, i contratti di lavoro a termine e la responsabilità solidale del committente negli appalti. Tra i primi a commentare la dichiarazione della Consulta di inammissibilità del referendum abrogativo sulla legge per l’autonomia differenziata è stato il presidente leghista della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha affermato: “Con questa nuova sentenza la Corte Costituzionale mette fine alla vicenda referendaria con l’assoluta imparzialità che deve esserle propria. Questo pronunciamento contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia, che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”. Quindi, svanita l’ipotesi che possano essere gli elettori a decidere sul mantenimento della “legge Calderoli”, è tempo che il Governo ed il Parlamento traggano le opportune e dovute conclusioni sulla stessa, alla luce di quanto finora sentenziato dalla Consulta.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 21 Gennaio 2025