Cultura e Spettacoli

Teatro per bambini, l’occhio strabico

I bimbi ed oltre. Così, ‘Maggio all’infanzia’, questa rassegna che punta l’occhio sui bambini e al tempo stesso sui ragazzi, senza dimenticarne gli adulti-accompagnatori. L’appena conclusa edizione 2017 ha confermato questa tendenza ‘strabica’. Quattro gli spettacoli più significativi in tal senso : da un lato ‘Il Re Clown’ e ‘La gabbianella e il gatto’ e dall’altro ‘Cammelli a Barbiana’ e ‘C’era una volta quando i maiali erano porci’. Ovvero, un teatro solare contrapposto ad un esercizio d’arte scenica meno incline alla serenità. ‘Il Re Clown’ (di Pietro Naglieri, interpretato dallo stesso con Raffaele Braia e Claudia Lerro – Skené) ripropone la fiaba nella sua veste più arcaica, quella cioè in cui Male e Bene vengono alla ribalta senza veli e, ancora senza veli, ingaggiano il tradizionale duello. Scontato l’esito. Con la differenza che questa volta il malvagio di turno, il meschino usurpatore del trono di Re Clown, invece che alla fine più miseranda viene condannato (beffa suprema in forma di sottile percorso di redenzione) all’esercizio a vita del Bene. Da una formula consolidata discende un meccanismo ludico che non perde un colpo. La versatilità degli interpreti assicura risate e ovazioni, cori di coinvolgimento. Più articolata la struttura di ‘La gabbianella e il gatto'(Teatro Vascello), che Mario Lombardi ha messo in scena lavorando su una riduzione ad opera di Manuela Kusterman del celebre racconto di Sepulveda. Lombardi e compagni danno vita ad una messinscena piacevole, esuberante e fortemente corale che ribadisce i ruoli in modo didascalico, perciò di agile fruizione. Venendo al ‘fronte’ opposto, in ‘Cammelli a Barbiana’ (Inti/Thalassi) Luigi D’Elia racconta nei più stretti termini di teatro di narrazione la vicenda di Don Milani ; il testo è di Francesco Niccolini e dello stesso D’Elia, mentre la regia è di Fabrizio Saccomanno. ‘Cammelli a Barbiana’ funziona per la bravura di D’Elia e il gran lavoro che c’è dietro la sua interpretazione, tuttavia presenta il limite di catturare poco dall’età puberale in giù. Colpa di nessuno. Semmai c’è da domandarsi se non sarebbe stato il caso di definire diversamente il palinsesto di rassegna. Il dubbio si amplifica nel caso del cupo e ricercato ‘C’era una volta quando i maiali erano porci’ (Francesco Tammacco – Equilibrio Dinamico). Questa volta al di sotto dei dodici anni non si cattura niente. Peraltro, anche da quella fascia generazionale in su, l’entusiasmo della platea si è manifestato tiepido. Il che è apparso conseguenza di un’operazione severa e ambiziosa (ben sei danzatori in scena), poco amica del sorriso, della luce e del colore. – Nell’immagine, Raffaele Braia, Pietro Naglieri e Claudia Lerro in un momento di ‘Il Re Clown’.

Italo Interesse


Pubblicato il 24 Maggio 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio