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Tempi ancora incerti per conoscere la nuova giunta al completo

I tempi d’attesa per conoscere la nuova giunta pugliese al gran completo non sono immediati. Infatti, il riconfermato presidente della Regione, Michele Emiliano, ha reso noto soltanto il nome che nominerà assessore alla Sanità, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, cosa per altro già nota qualora avesse ottenuto la riconferma, avendo già annunciato tale nome per detto assessorato prima del voto, e quello per l’assessorato all’Agricoltura, Donato Pentassuglia del Pd, che – come è noto – si è già insediato questa settimana nell’esecutivo ancora in essere ed ha, quindi, già occupato la carica, perché consigliere regionale uscente. Mentre per gli altri otto nomi bisognerà attendere la proclamazione ufficiale degli eletti poiché, – come ha chiarito qualche giorno fa lo stesso Emiliano – avendo la Regione Puglia per statuto l’obbligo di una giunta formata da non meno di otto componenti interni al consiglio sui dieci totali ammessi per legge e quindi con un massimo di soltanto due assessori esterni all’Aula, è necessario avere l’ufficialità degli eletti in consiglio regionale prima di procedere con l’indicazione completa del nuovo esecutivo. Infatti, per il professor Lopalco c’è stata da parte del governatore solo la conferma della sua nomina a prossimo responsabile della Sanità regionale, ma non il decreto, in quanto la sua presenza nell’esecutivo non può essere fatta prima, come per Pentassuglia, perché nella vecchia giunta i due assessori esterni (Loredana Capone e Salvatore Ruggeri) ci sono già ed invece Lopalco entrerà a far parte del consiglio con la nuova legislatura. Un terzo nome della nuova giunta dovrebbe essere – secondo indiscrezioni – quello del consigliere foggiano Raffaele Piemontese del Pd, che dovrebbe essere riconfermato al Bilancio e di cui è già titolare dal 2015. Per cui i nomi dei prossimi assessori pugliesi ancora da rendere noti sarebbero effettivamente solo sette. A ciò occorre aggiungere che, se Emiliano manterrà fede a quanto già annunciato per il nuovo esecutivo sulla parità di genere, vale a dire una composizione di metà uomini e metà donne, in definitiva i nomi al maschile ancora da scoprire sono solo due, mentre per le donne i cinque nomi da mettere in giunta sono tutti ancora da scoprire. Secondo alcune indiscrezioni, tra di esse dovrebbe esserci probabilmente quello della “lady preferenze” barese, Anita Maurodinoia, ma non è detto che ciò avvenga con certezza, perché quest’ultima andrebbe in quota al Pd ed in provincia di Bari, per tale partito, a rivendicare un posto in giunta forse non è soltanto lei, perché – sempre secondo indiscrezioni – anche altri avanzano pretese in tal senso. Insomma, il gioco degli incastri e quote non è certo semplice per Emiliano, che nella composizione della giunta avrebbe da accontentare anche quelle sigle politiche che hanno contribuito a farlo vincere (almeno le maggiori), ma che in realtà hanno poi mancato di poco la soglia minima del 4% dei consensi per essere ammessi alla ripartizione dei seggi. E tra queste ci sono almeno due (“Senso civico” e “Puglia solidale”) che, se fossero confermati anche dalla Corte d’Appello di Bari i dati resi noti dal Viminale, resterebbero prive di rappresentati in consiglio regionale. Ciò non toglie, però, che Emiliano assegni uno posto in giunta ad entrambe queste formazioni, che però dovrebbero necessariamente entrare con rappresentanti esterni. In tal caso, però, la composizione del nuovo esecutivo per Emiliano si complicherebbe ulteriormente, perché occorrere che il governatore impegni i due posti della giunta che può assegnare a nomi esterni per tali sigle e si privi, quindi, della possibilità di portare all’interno dell’esecutivo regionale qualche altro nome esterno che a lui potrebbe interessare maggiormente al fine di elevare il grado di competenze tecniche all’interno della stessa. In altri termini, il riconfermato presidente della Regione verosimilmente potrebbe aver pensato di alzare l’asticella qualitativa della sua nuova giunta, portando al suo interno una figura esterna di alto profilo tecnico-politico, oltre che di comprovata esperienza, non soltanto per fare in modo che sia quest’ultimo ad occuparsi tecnicamente di questioni di raccordo tra governo regionale e nazionale, oltre che comunitarie. Ma, soprattutto, che tale figura lo affianchi negli affari correnti della Presidenza regionale, quando lui dovesse essere costretto a trascorrere parte del suo tempo fuori della Puglia, per questioni di natura prettamente politica, come è accaduto in passato durante il suo mancato tentativo di scalata alla segreteria nazionale del Pd. Una figura, quella di un tecnico-politico, esperto e di fiducia, che lo solleverebbe da numerosi impegni che andrebbero seguiti in prima persona e che invece potrebbe delegare in capo a quest’ultimo, senza doversi preoccupare troppo anche degli equilibri interni alla propria maggioranza, e che gli consentirebbe inoltre di tenere sotto controllo senza troppi problemi anche l’operato di tutti gli altri assessori. Quindi, se così sarà realmente, è possibile pure che, per conoscere l’intero assetto della nuova giunta, Emiliano si prenda anche qualche settimana in più di quelle finora già previste. Ovvero i tempi della Corte d’Appello barese per l’ufficialità degli eletti in consiglio regionale. Perciò, inutile formulare ipotesi sui nomi dei nuovi assessori ancora mancati, ben sapendo la volubilità di Emiliano già quando si tratta di assumere decisioni a cortissimo respiro.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 17 Ottobre 2020

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