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Terranova la diga, Simeri il match winner e Mignani il mago delle scelte

Sette punti in tre partite esattamente come nella scorsa stagione ma con uno sguardo al presente e futuro decisamente ‘diverso’ e ‘più speranzoso’ ed i perché sono tanti e proviamo anche ad enunciarli: in primis, perché la difesa con l’innesto di Terranova ha acquisito una compattezza ed è alla seconda gara che è rimasta involata a differenza delle prime tre scorse giornate quando ne aveva incassate ben cinque; la consapevolezza anche dalle dichiarazioni dei tesserati ed una ‘fame’ che non si vedeva forse dai tempi dalla D; dal punto di vista del punteggio al momento non ci sono differenze dopo tre giornate anche se le prestazioni sono state di entità diversa ed i primi ‘scricchiolii’ sono avvenuti all’ottava giornata del campionato scorso dopo la sconfitta nel derby con il Foggia e le dichiarazioni che rilasciò capitan Di Cesare. Ergo, questo Bari targato mister Michele Mignani e costruito abilmente ed in modo quasi maniacale da parte del diesse Ciro Polito non deve avere paura di osare, e deve puntare sempre alla vittoria e quando non si potrà evitare di perdere. La prossima tappa sarà Catania in trasferta domenica alle 14.30 ma prima facciamo un passo indietro alle dichiarazioni dei tesserati, partendo dalla diga Emanuele Terranova, il quale ai microfoni di RadioBari ha fatto la sua disamina: “Abbiamo vinto su un campo ostico e siamo stati bravi a sfruttare le occasioni al momento giusto. Dobbiamo continuare così. Da martedì iniziamo a pensare alla prossima. Si sta creando un gruppo importante e sono venuto qui a Bari per dare una mano alla società ed ai nostri meravigliosi tifosi che regalano emozioni incredibili”. Un altro protagonista ed il match winner in assoluto, Simone Simeri lanciato a quota due gol ha parlato a tutto tondo; “Per un attaccante è la cosa più bella entrare e fare subito gol. La cosa più importante era quella di vincere e dare continuità ai risultati. Quest’anno abbiamo una rosa importante e completa. Chi gioca non fa differenza, non esistono titolari e problemi. Siamo un bel gruppo con giocatori che provengono da categorie importanti, e non c’è rivalità ma sano agonismo ed accomunati dalla stessa voglia. Prima della partita avevo promesso al direttore Polito ‘Oggi entro e faccio gol’, l’ho fatto e dedicato a lui col cuore”. Sulla grande competizione del reparto offensivo e sul suo rapporto con i partner d’attacco la punta ha detto: “La condizione sta crescendo sempre di più e stiamo ritornando al 100%. Con Antenucci ho fatto un campionato intero, con Paponi ci ho giocato alla Juve Stabia. Con Cheddira abbiamo delle caratteristiche simili ma penso che possiamo coesistere. Abbiamo il dovere di farci trovare sempre pronti e sfruttare al meglio questa squadra più completa rispetto al passato. Rispetto al passato si cresce e sono cresciuto e capisci che anche partendo dalla panchina ti aiuta. Giocare o non giocare, l’importante è andare a vincere assolutamente il campionato senza pensare al titolare. Inoltre ha parlato anche il mister biancorosso, prima alle tv licenziatarie ed in seguito anche alla carta stampata e web. Riportiamo alcuni passaggi cruciali della disamina di Michele Mignani: “La vittoria ci rende felici anche se c’è stata un po’ di sofferenza nel finale. Nel primo tempo, abbiamo sbagliato alcune scelte al momento dell’ultimo passaggio, ed al momento dell’ultimo passaggio con merito dei nostri avversari rivelatisi pericolosi in un paio di ripartenze. Sono contento che oggi siano entrati alcuni ragazzi che non giocavano da tempo e si siano resi utili. I cambi? A volte serve un po’ fortuna. Poi nelle scelte fatte, ho optato per maggiore freschezza ed ho inserito Simeri e Mallamo. Non esistono titolari o seconde scelte in questa squadra e dobbiamo lavorare per portare ad un livello altissimo tutti quanti”. Il tecnico ha poi elogiato la squadra e lo spirito che la deve contraddistinguere: “I giocatori che qualità devono aiutare, come ha fatto Botta, ma anche lo stesso Marras: Avevo un dubbio di formazione, tra lui e Simeri. Ho scelto il primo perché considero Simone più simile per caratteristiche a Cheddira ed io volevo cercare di aprire al meglio la linea difensiva”. Il tecnico ha concluso spiegando che Mazzotta è uscito anzi tempo per un fastidio al flessore e si sottoporrà in settimana ad esami strumentali. (Ph. Tess Lapedota)

Marco Iusco

 

 

 


Pubblicato il 14 Settembre 2021

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