Cultura e Spettacoli

Terremoto Subsonica e il Palaflorio diventa l’Eden

Ore 20,00 tangenziale di Bari, sabato 9 aprile, direzione Brindisi, strada bloccata, fiumi di auto arrestate, provenienti da ogni parte del sud Italia, e tutti diretti al Palaflorio di Bari per i Subsonica. Davanti al Palaflorio code interminabili di ragazzi in attesa di entrare e di recuperare un piccolo spazio per poter assistere al concerto dell’”Eden Tour”.  Il Palasport a dieci minuti dal concerto gronda già umido dalle pareti, ragazzi stretti come sardine urlano il nome dei componenti del gruppo. Sono arrivati davvero da tutte le parti, alcuni sono arrivati davanti al Palaflorio alle 15 del pomeriggio, da Napoli, reduci dal concerto del giorno prima. Il palco si presenta come un’enorme mostro meccanico, i fari sono tutti per terra, e i Subsonica si infilano sotto appena si spengono le luci. Appena parte la batteria gli enormi bracci meccanici sollevano gli immensi fari ed ecco spuntare la band a ritmo di “Prodotto interno Lurido” e Bari esplode. Se si è registrato uno spostamento dell’asse terrestre la “colpa” è del pubblico dei Subsonica che ha saltato per oltre due ore e mezzo  senza sosta. “Grazie di averci aspettato lo so che sono quattro anni che non ci vedevamo” ha urlato Samuel dopo il primo brano e via di corsa senza sosta con “Albascura”. Lo spettacolo è incredibile, Samuel & Co. non si fermano un attimo, ai brani di Eden si affiancano i brani che hanno reso storica questa band “il Cielo su Torino”, “Depre”. I Subsonica interrompono il concerto dopo “Sul Sole” per cambiarsi velocemente le camicie bianche oramai fradice di sudore e riappaiono sul palco per la seconda parte con camicie nere e cravatte bianche e via di nuovo con “Eva-Eva” e senza sosta solo pochi secondi per bere un sorso d’acqua arriva il momento più bello del concerto. In una sorta di medley partono “Non identificato”, “Liberi Tutti”,  “Il Diluvio”, “L’errore”, “Bomba alias Piombo”  e “Colpo di Pistola”. Boosta e Samuel corrono da una parte all’altra del palco, saltano, incitano il pubblico ad abbassarsi tutti insieme per poi rispiccare il salto.  Il pubblico senza interruzione salta con loro, canta tutte le canzoni e scherza con Boosta, quando gli chiede se sono davvero convinti che i Subsonica non sono riusciti a bissare il successo di “Microchip Emozionale”  ironizzando sul ritornello del brano “Benzina Ogoshi”. Lo spettacolo di suoni e luci offerto al pubblico barese l’altra sera è stato davvero incredibile, gli uni si sono fusi agli altri fino a rendere questo mix davvero travolgente. Lo show è davvero perfetto, incredibile e di rara bellezza.  “Istrice”, il loro nuovo singolo, chiude lo show e i Subsonica escono giusto qualche secondo mentre il pubblico di Bari a gran voce li richiama sul palco.  Gli ultimi quattro brani che rappresentano il bis, fanno letteralmente “esplodere” il palasport. Si riparte con “La Funzione” che precede “Il centro della Fiamma” e la splendida “Tutti i miei sbagli”. Samuel saluta il pubblico barese che tanto li ama sulle note di “Nicotina groove” e salta tra il pubblico a stringere le mani. Ma mentre il palasport si illumina a giorno appena finito il concerto, Samuel regala al pubblico barese l’ultimo colpo di scena, a gran voce mentre i tecnici stanno staccando tutto dice “siete stanchi?” il pubblico gli urla di no e lui risponde “ok nemmeno noi e anche se la scaletta è finita noi abbiamo ancora voglia si suonare” e sotto un boato di urla i Subsonica regalano fuori programma un ultimo pezzo al pubblico barese. Certo Samuel & Co. lo sanno che Bari li adora e ogni qualvolta arrivano qui per suonare si registra il sold out, e questo ultimo gesto è stato segno di rispetto e grande umiltà da uno dei gruppi più bravi di questi  ultimi anni.  E l’altra sera abbiamo potuto assistere ad uno show davvero unico.
Nicola Violante
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 12 Aprile 2011

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