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Terzo Polo, Renzi: “Nessun motivo politico per rompere progetto”

(Adnkronos) – Sul Terzo Polo e il partito unico "non c'è nessun cambio di linea da parte nostra, anzi. Abbiamo accettato di tutto, il passo indietro mio, prima il partito unico, la polemica sui simboli. Non so cosa altro poter accettare, persino che il tesseramento valesse anche per il tesseramento unico". A dirlo è Matteo Renzi nel corso della riunione di Italia Viva dopo le voci e le polemiche di oggi su una imminente rottura con Azione. "E' inspiegabile – rimarca -, non c'è alcun motivo politico per rompere il progetto del Terzo Polo. Qualcuno dice che la rottura che viene paventata da Azione nasce per esigenze legate ai soldi, al Riformista, allo scioglimento dei partiti di origine. Si tratta di alibi e di finte motivazioni".  "Sui soldi: dall'inizio dell'unione Italia Viva-Azione abbiamo dato circa 1 milione e mezzo di euro, la maggior parte per promuovere il volto e il nome di Calenda, ci sono le fatture", ha spiegato il leader di Iv. "E' evidente – sottolinea ancora Renzi – che se facciamo il partito unico si scioglie Italia viva e si scioglie Azione. Ma lo scioglimento anticipato non si è mai visto nella storia, prima si fa il partito unico". "Da parte mia – ha aggiunto il leader Iv – non farò nemmeno mezza polemica nei confronti di Calenda, non ho elementi di frizione personale con nessuno. Questo atteggiamento fa male ai sogni e ai desideri di chi vorrebbe fare politica, ma non mi faccio trascinare nelle beghe politiche. E' folle mandare a monte tutto, se Calenda dirà di no si assumerà le responsabilità. Nessuno faccia o alimenti polemiche, se vogliono – sottolinea ancora Renzi – le facciano loro, noi no". "Sul Riformista – ha quindi aggiunto – voglio essere molto chiaro. Nella telefonata che ha preceduto la mia conferenza stampa Carlo era entusiasta e mi ha spiegato che bisognava fare il giornale del Terzo polo. Io gli ho spiegato di no, non aveva senso".  "Manteniamo l'obiettivo delle europee del 2024, la battaglia decisiva. Lì – spiega – o il Terzo polo fa un buon risultato o il percorso fatalmente è destinato a venire meno. Noi siamo al lavoro per delle belle liste e per un buon risultato". Toni "durissimi" intanto, si apprende, contro Matteo Richetti e Calenda alla riunione. Gli interventi più decisi sono stati quelli di Teresa Bellanova, Roberto Giachetti, Sandro Gozi, Ivan Scalfarotto, Lisa Noja. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


Pubblicato il 11 Aprile 2023

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