Cultura e Spettacoli

Tommaso, braccio destro del Genio

Oltre al proprio genio, a Leonardo fu compagno Tommaso Masino, detto pure Zoroastro da Peretola. Assistente fedele e prezioso, Masino visse a lungo all’ombra del Maestro in qualità di meccanico, preparatore di colori e persino ‘mago’ (pare si dilettasse di scienze occulte). Se ci si ricorda di lui è soprattutto per quella gamba che si ruppe quando si lanciò dal Monte Ceceri per collaudare una delle più audaci invenzioni leonardesche : la ‘macchina per volare’. Avesse avuto il tempo e l’estro di raccogliere appunti intorno alla sua singolare esperienza di primo collaboratore di Leonardo, Masino ci avrebbe senz’altro regalato l’equivalente di un best-seller. A colmare la lacuna provvede, componendo materiale vario, un capace teatrante di casa nostra : Flavio Albanese, il cui ‘Leonardo’ (Compagnia del Sole – collaborazione di Marinella Anaclerio) il mese scorso al Nuovo Abeliano ha raccolto in tre repliche un migliaio di spettatori. Notevole l’apprezzamento della variegata platea – lo spettacolo rientrava nella rassegna ‘A teatro con mamma e papà’ – per questo insolito ritratto che un poco ha della lectio magistralis a cifra popolare. Un assai energico Flavio Albanese dà voce a un aiutante instancabile e curiosissimo, pieno di rispetto, di freschezza… e di pazienza (uh, che caratteraccio Leonardo). Il Masino rievocato da Albanese non racconta un Leonardo segreto o imbarazzante, semmai un genio dietro le quinte, sicché l’opera di Albanese suona un poco come il back stage della vita di un uomo straordinario. Forse talvolta Masino si lascia un po’ prendere la mano e spaccia per veri aneddoti di dubbia veridicità, ma non importa. Ci basta il suo dire lieto, pregno di stupore dinanzi a una mente irripetibile. Albanese confeziona un racconto gaio e ben costruito ; esemplare l’astuzia con cui vien fatta crescere la curiosità in vista di una rivelazione, una battuta, un simpatico tormentone. E la platea verde, anche quando condotta là dove il gioco si fa più complesso, mantiene alta la concentrazione, segue, partecipa, si appassiona, si diverte. Bravo Albanese nel tenere in pugno il pubblico con pochissimi mezzi, per quanto qualche ‘segno’ leonardesco in più non avrebbe guastato. – Prossimo e ultimo appuntamento di rassegna : domenica 28 aprile con ‘Il sogno di tartaruga’, un testo di Liliana Letterese ricavato da una fiaba africana e messo in scena da Il Baule Volante. Diretto da Andrea Lugli, e sostenuto dalle musiche di Pambianchi/Sardi, ‘Il sogno di tartaruga’ vuole educare alla musica, all’ambiente e alla diversità. Ne sono interpreti  Chiara Bettella, Liliana Letterese e Andrea Lugli. 

Italo Interesse


Pubblicato il 6 Aprile 2013

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