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Top secret incarichi e assunzioni ad ‘Aeroporti di Puglia’

Tornano sotto i riflettori incarichi, compensi, stipendi e consulenze all’interno di Aeroporti di Puglia, la società di proprietà regionale che gestisce i cinque aeroporti civili pugliesi. A riaccendere i fari è stato l’ex assessore pugliese e vicepresidente del Consiglio Nino Marmo, deciso a capire finalmente per quale motivo, ad esempio, sul sito ufficiale di “Aeroporti di Puglia” non ci sia traccia degli elenchi di dipendenti o collaboratori esterni e dei relativi compensi, come imposto dalla normativa in vigore. “Dalle ultime convocazioni della Quinta Commissione consiliare, si evince la programmazione di una intensa attività di audizioni. Ho, quindi, ritenuto opportuno ricordare al presidente della Commissione –si legge nell’ultima nota vergata da Marmo- che l’ormai lontano 7 novembre 2014,  con nota protocollo n. 20140071877, ho fatto formale richiesta di convocazione dell’Amministratore Unico e del Direttore Generale della Società Aeroporti di Puglia in merito alla  mancata pubblicazione sul proprio sito internet delle informazioni relative ai titolari di incarichi amministrativi di vertice e di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, nonché di collaborazione o consulenza. Mi auguro che succeda il ‘miracolo’”.

Marmo, che ha scritto una lettera a Filippo Caracciolo, presidente della V Commissione, non demorde, anche perché forse gli sono giunte all’orecchio le voci di parecchie consulenze e incarichi distribuiti tra amici e parenti, nella società affidata fino all’anno scorso all’ingegnere Domenico Di Paola, poi candidato ad occupare la poltrona di primo cittadino a Bari, senza successo. “Spero che – ha aggiunto Marmo rivolto al collega Caracciolo – stavolta sia quella buona, per dare soddisfazione a quel principio di trasparenza che, sulle vicende di AdP, ancora si fatica a raggiungere”. Marmo, dunque, ha reiterato la richiesta ed ora attende, come ha scritto lui stesso nella sua misssiva “un celere riscontro”, ma c’è chi ha chiesto da diversi mesi di avere lumi sulle numerose assunzioni clientelari all’interno di AdP, come si legge peraltro in altre note ben informate che circolano alla Regione Puglia e tra gli stessi sindacati, con inquadramenti contrattuali che schizzerebbero senza troppi controlli a favore di alcuni dipendenti da un livello all’altro, senza parlare di ‘bonus’ e superminimi elargiti a chi può contare su rapporti ben consolidati,a ll’interno degli uffici di Bari/Palese e Brindisi. Oltre al consigliere Marmo, dunque, a chiedere di rendere pubblici

stipendi, parcelle, missioni da Bari a Brindisi e ‘benefits’ che percepisce l’intero management di Adp allo scopo di fare chiarezza e di sgombrare il campo da ogni dubbio, nell’interesse dei cittadini pugliesi, è stato l’anno scorso – ma anche lui a quanto pare senza ricevere risposta, guarda caso- il segretario generale Uil, Aldo Pugliese. Il quale ha insistito parecchio anche sul caso Ryanair con un contratto «riservato» che prevede come corrispettivo da parte della Regione 12 milioni di euro l’anno per un non meglio definito «Marketing Service Agreement» a cui andrebbero aggiunti ulteriori contributi in funzione all’incremento dei passeggeri trasportati. Anche in questo caso a sollecitare la curiosità del sindacalista barese il sito della compagnia aerea irlandese, dove in un link ben nascosto si parla appena della regione Puglia, senza giustificare un investimento plurimionario, anche perché –come osserva Pugliese- i pugliesi pagano una società che non versa i contributi fiscali in Italia con un danno doppio, oltre a rappresentare una concorrenza sleale sia per il trasporto su ferro che per le altre compagnie aeree. Altro sperpero che bisognerebbe rivedere  sarebbe quello che la Regione prevede per i collegamenti con bus tra i vari aeroporti pugliesi, dei quali si è occupato anche questo giornale nei mesi scorsi, senza contare che in Puglia, in effetti, funzionano a pieno regime soltanto due aeroporti, a Bari e a Brindisi. Ce ne sarebbe abbastanza perché la Regione Puglia apra un’indagine su assunzioni, compensi e stipendi, rivedendo anche il rapporto con Ryanair, spiegando infine come sono state fatte le assunzioni del personale in questi anni. Invece nelle stanze di Bari/palese tutto tace, ad onta di interrogazioni, interpellanze e commissioni….

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 27 Gennaio 2015

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