Cronaca

Torna a galla l’idea del museo dedicato a Guglielmo Marconi e alla radio

La proposta risale ai tempi della giunta Sorrentino alla Provincia di Bari, che adesso è stata ripresa dai Radioamatori di Bari e dall’Organizzazione Giarletti, per la sede del Museo della Radio all’interno di Villa Capriati o della Manifattura dei Tabacchi.
A rendere indissolubile il legame tra la Città di Bari e Guglielmo Marconi è la cittadinanza onoraria di quest’ultimo, che <<…deve essere degnamente ricordato, anche perché il suo legame con Bari, forte e indissolubile, è legato al primo collegamento radio italiano, realizzato a Bari nel 1904, con la città montenegrina di Antivari>>. Partendo da queste considerazioni e riprendendo e associandosi a un progetto, riproposto lo scorso anno dal’Associazione Radioamatori di Bari e dall’Organizzazione Giarletti di Bari, in collaborazione con la Fondazione Marconi, la Fondazione Tatarella ha scritto al Sindaco De Caro e all’Assessore alle Culture Silvio Maselli, rispolverando, appunto, l’idea di realizzare a Bari una Mostra nazionale della Radio e della Filatelia Marconiana. Con l’occasione, la Fondazione Tatarella riprende anche un progetto, avviato circa quindici anni prima, di realizzare a Bari un Museo Nazionale della Radio, utilizzando la prossima programmazione regionale dei fondi strutturali e recuperando uno dei tanti immobili pubblici abbandonati a Bari, da Villa Capriati, a Villa Roth, alle Manifatture Tabacchi.
Nella lettera a De Caro e Maselli si legge: La Fondazione  Giuseppe Tatarella intende riprendere e associarsi alla proposta, avanzata mesi or sono dall’Associazione Radioamatori Italiani di Bari e dall’Organizzazione Giarletti, con il supporto della Fondazione Guglielmo Marconi, di organizzare a Bari la Mostra Nazionale della Radio e della Filatelia Marconiana.  Sono oltre mille i reperti conservati, tutti funzionanti e in ottimo stato di conservazione, che possono essere esposti, realizzando un interessante e fascinoso percorso storico e tecnologico, per consentire, sopratutto alle nuove generazioni, di ripercorre i progressi nel tempo, e oggi diventati tumultuosi, dei sistemi di radio e telecomunicazione. Guglielmo Marconi, genio della scienza italiana, insignito del Premio Nobel, ebbe con la città di Bari un forte e indissolubile legame. Nel 1904 attivò il primo collegamento radiofonico fra Bari e la cittadina montenegrina di Antivari e gli fu concessa la cittadinanza onoraria della nostra Città. Indubbiamente sarebbe stato meglio organizzare questa Mostra nell’anno appena terminato, nel quale cadevano anche alcuni altri importanti anniversari, ma alcune incomprensioni e alcuni ritardi, sui quali è inutile tornare, non lo hanno consentito>>. Ma non è tutto è perduto. Si tratta solo di recuperare il tempo perso e organizzare quest’anno una grande Mostra Nazionale della Radio e della Filatelia Marconiani, che darà certamente lustro alla Città, arricchendo il calendario di eventi culturali della Civica Amministrazione e attirando a Bari numerosi visitatori. L’istanza della Fondazione, però, non si limita a sollecitare la pur importante organizzazione della Mostra. Occorre che il Comune di Bari, nel quadro delle iniziative tese a riqualificare la sua offerta turistica e culturale, si proponga anche di dare finalmente una sede stabile all’immenso patrimonio di reperti Marconiani posseduti dall’Organizzazione Giarletti, che, come è noto, ha sede a Bari. E ora torniamo al passato, cioè a quando una quindicina di anni fa, un tentativo del genere fu avviato dall’Amministrazione Provinciale dell’epoca, che mise a disposizione la Villa Capriati, ottenendo anche un finanziamento dell’Unione europea. Il tentativo, come tanti altri riguardanti, per esempio, la riqualificazione dell’Acquario Provinciale con sede negli uffici proprio di fronte al Liceo Flacco, sul lungomare, non andò in porto, mandando disperso quel finanziamento e facendo perdere a Bari una straordinaria opportunità. <>. La proposta è partita, almeno sulla carta, ora si tratta di vagliare l’effettiva volontà dell’amministrazione comunale di dedicare la propria attenzione a un mezzo di comunicazione, la radio, che molti credono sulla via del tramonto…

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 27 Gennaio 2015

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