Cultura e Spettacoli

Torna dopo tre anni il grande Al Di Meola

Torna con un nuovo cd di inediti il grande Al Di Meola dopo l’acclamata reunion dei Return To Forever nel 2008.  Il chitarrista Al Di Meola ha potuto dedicare nuovamente le sue energie alla band World Sinfonia, il suo ensemble acustico formato dal fisarmonicista Fausto Beccalossi, dal chitarrista Kevin Seddiki, dal bassista Victor Miranda, dal batterista Peter Kazsas e dal percussionista Gumbi Ortiz. In questo suo nuovo lavoro, “Pursuit of Radical Rhapsody”, il virtuoso della chitarra e pioniere della world music ci offre una selezione di nuovi brani originali che fondono le armonie più complesse e affascinati con le melodie più semplici e coinvolgenti. L’album che mette in risalto la chitarra elemento principale e rappresentativo di Al si apre con l’incantevole composizione “Siberiana”, una sorta di suite che si apre con un dialogo delicato tra la fisarmonica di Beccalossi e la chitarra acustica di Di Meola, prima di confluire in una sezione coinvolgente con la chitarra elettrica in primo piano. Anche in “Paramour’s Lullaby” è protagonista la chitarra elettrica, ma Di Meola ha un approccio più morbido e delicato. L’intensa “Mawazine” (con il percussionista Mino Cinelu, già in passato percussionista di Sting) è suddivisa in due parti e mostra alcuni dei tratti peculiari di Di Meola sulla chitarra elettrica. Nella cinematografica “Michelangelo’s 7th Child” (con lo Sturcz String Quartet) Di Meola utilizza sottili trame MIDI ed effetti per la sua chitarra acustica, creando un’atmosfera surreale e onirica. “Gumbiero” è invece un ritmato brano latino in cui il percussionista Ortiz mette in mostra il suo talento sulle congas, mentre Di Meola, Beccalossi e lo strepitoso pianista Gonzalo Rubalcaba si sfidano ad un duello all’ultima nota. L’ispirata “This Way Before” e l’evocativa “Fireflies” vedono Di Meola alternarsi tra la chitarra acustica e quella elettrica in un mix di sonorità flamenco. Le atmosfere latine impreziosiscono invece “Destination Gonzalo” e “Radical Rhapsody” che vedono entrambe la partecipazione di Gonzalo Rubalcaba e del batterista Peter Erskine. La struggente “Bona”, nuovamente con lo Sturcz String Quartet, è forse una delle interpretazioni più liriche e toccanti mai registrata dal chitarrista. L’album si chiude con due classici della musica leggera, “Strawberry Fields” e “Somewhere Over the Rainbow”, che vedono entrambi la partecipazione del grande contrabbassista Charlie Haden. Un disco di una bellezza straordinaria e che verrà presentato in Italia il prossimo 4 giugno a Stresa (VB) – Villa Pallavicino, il 6 giugno a Torino, il 2 luglio a Milano,  La Milanesiana, e il 10 agosto a Serravalle Scrivia (AL) – Outlet. Tante occasioni quindi per farsi rapire dalle straordinarie note di questo cd, nonché dalle composizioni musicali precedenti di questo splendido chitarrista. Del resto l’Italia è tanto amata dal maestro Di Meola tanto è vero che nel 2004 ha collaborato con Andrea Parodi (leader dei Tazenda) e grazie a questa collaborazione partirono insieme per un tour mondiale “Midnight in Sardinia”, e i momenti pià risalienti di questo tour furono raccolti in un cd.
Nicola Violante
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 1 Giugno 2011

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