Cultura e Spettacoli

Torna il furgoncino del terrore

Nel 1994 Sonzogno Editore pubblicò un testo di Paolo Toselli (‘La famosa invasione delle vipere volanti’) dedicato alle leggende metropolitane che circolano in Italia. Uno dei capitoli più inquietanti ha per oggetto la storia dell’ambulanza nera. Sul finire dell’estate 1990 si diffuse in Sicilia una diceria inquietante e che grazie al semplice passaparola risalì tutta la penisola. Si vociferava che un attrezzatissimo e anonimo furgoncino nero facesse da base mobile a una banda di sequestratori di bambini destinati all’espianto di organi. I bambini soli, specie all’uscita da scuola, venivano adescati da gente travestita da carabinieri o religiosi, portati dentro il mezzo e  a bordo sottoposti ad uno sbrigativo intervento chirurgico. E i corpi? Gettati in discarica. Una balla colossale. Perché la complessità delle operazioni di trapianto e la vulnerabilità degli organi trapiantati richiedono così lunghi esami preliminari da escludere ogni rapido espianto e il contrabbando degli organi soprattutto a grande distanza. Ma le psicosi collettive sono irresistibili, specie quando traggono linfa da timori antichi (l’orco, la strega…) e che notizie di cronaca inopportunamente amplificate ridestano. E ci vuole tempo, servono pubbliche smentite da parte di Autorità e mezzi d’informazioni perché la leggenda si assopisca. Poi, al momento opportuno, al pari dell’erba cattiva, troverà modo di spuntare ancora. Sei mesi fa il pulmino della morte è tornato, questa volta da noi, nel tarantino. Il primo ‘avvistamento’ (un pulmino rosso) è avvenuto a Massafra. La settimana dopo lo stesso mezzo era Martina Franca, dove l’avrebbero notato anche due agenti di polizia urbana. Si è parlato di “gente dell’Est” a bordo…  Si è reso necessario che i Carabinieri diramassero un comunicato dove si metteva in chiaro non essere mai esistito alcun ‘pulmino rosso’ e che nessuno aveva sporto denuncia di rapimento… Brutta cosa l’uso irragionevole della Rete, questo spazio virtuale dove sciocchi e irresponsabili rasentando il reato di procurato allarme sembra prendano piacere a diffondere bugie o a farsi cassa di risonanza delle bugie altrui. A proteggere questi infelici provvede la rapidità con cui diventa incontrollabile la comunicazione quando affidata ai canali informatici. Nessuno meraviglia allora se, frugando in Google, viene fuori che due anni fa il famigerato mezzo girava per Andria, che nel 2013 l’avevano visto prima a La Spezia, poi a Marsala, quindi a Bitonto… Ambulanza bianca, furgone nero, pulmino rosso o camper giallo… fa differenza? A condurre lo stesso autoveicolo è un timore ancestrale che non conosce latitudini. Alimentato da un sensazionalismo criminoso avrà sempre di che rialzare il capo.

 

Italo Interesse


Pubblicato il 11 Settembre 2014

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