Parco ‘Mimmo Bucci’ tra via De Bernardis e don Bosco: dopo quattro giorni di buio da ieri è ritornata finalmente la illuminazione. Sprizza soddisfazione da tutti i pori Luigi Cipriani, segretario del Gruppo Indipendente Libertà, che ha richiamato direttamente in redazione per ringraziare degli articoli apparsi sul nostro giornale e comunicare che anche a seguito di vari solleciti fatti dal lui stesso all’Amministrazione Civica per la mancata illuminazione, dal 10 giugno i pali della luce hanno ripreso a funzionare nel parco. Vabbene, la luce è tornata nel polmone verde del rione Libertà, ma tutti gli altri problemi ancora in sospeso? <>, rimarca Cipriani. Che ancora una volta si è dimostrato attento alle problematiche dei cittadini che spesso rimangono inascoltate da parte sia del 1° Municipio che da Assessori e Consiglieri Comunali, i quali pur essendo stati eletti con i voti dei residenti, continuano ad essere “latitanti”. E tutto il resto che non va? Il parco, pur essendo dotato di bagno, lo stesso non viene reso accessibile in quanto chiuso a chiave: dove potranno fare i loro bisogni i frequentatori del parco?, si chiedono ancora Cipriani e tutti i frequentatori, che poi hanno scoperto che non vi è traccia di alcun giardiniere per manutenzione e potatura, all’interno del parco ‘Mimmo Bucci’: forse bisogna attendere la prossima consiglia tura comunale? E nemmeno risulta realizzata, a differenza di altri parchi, alcuna fontanina di acqua potabile per i frequentatori del parco, senza scordare l’assenza di recinzione (con tondini in ferro battuto e aiuole) che delimiti la passatoia pedonale con il terreno così come realizzato in altri parchi. E la cascata d’acqua presente all’interno della struttura, da chi e in quali giorni deve essere fatta la manutenzione che ad oggi non esiste?, si domanda il rappresentante del Gruppo Indipendente-Libertà. Con una petizione popolare centinaia di cittadini hanno richiesto che fosse cambiata la destinazione da chiosco-bar a posto fisso di Pubblica Sicurezza al fine di garantire la presenza delle Istituzioni in un quartiere che ne è totalmente privo, tenuto conto che la stessa petizione da mesi è stata già depositata presso l’Assessorato al Patrimonio del Comune di Bari, che ad oggi risulta disattesa. Infine, agli ingressi non risulta posizionata alcuna segnaletica recante gli orari di apertura e di chiusura. Dunque, ingresso deciso come e da chi? Forse dal guardiano di turno della Multiservizi, quando c’è…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 12 Giugno 2015