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Torna la vergogna a cielo aperto: ecco le strade della perdizione

 

La tregua è finita. E’ durata solo pochi mesi l’assenza di giovani prostitute sulle complanari di Japigia a sud di Bari. I residenti della zona, che si erano illusi per la momentanea assenza delle lolite, hanno dovuto ricredersi di fronte alla mortificante realtà. Alcuni di loro ,che avevano contattato la nostra redazione per ringraziarci di alcuni articoli scritti sulla spinosa vicenda, ci hanno nuovamente chiamato per denunciare che tutto è ritornato allo status quo ante, ovvero tutto continua proprio come prima. A telefonarci, avantieri mattina, è stata la signora Giovanna, funzionaria di banca che vive in un complesso residenziale su una delle due complanari . ” Mi ero proprio illusa, credetemi – ha esordito la donna – alcuni giorni fa però ho rivisto quelle ragazze sulle complanari  e mi ha preso letteralmente lo sconforto. Volevo andare al mare ,vista la bella stagione, in bici percorrendo insieme a mia figlia 14 enne la complanare sicura che la ragazza non avrebbe più assistito a quelle scene indecenti. Invece…… Ho deciso insieme a mio marito di vendere la villa per andare a vivere in un posto più civile, ma vista la situazione di degrado della zona mi hanno offerto una cifra ridicola, forse anche per  la crisi economica. Che dirvi ,mi viene letteralmente da piangere. Vi prego, scrivete ancora qualcosa su questa nostra vergognosa situazione” ha concluso la signora. Un civile ed accorato appello al quale non potevamo non dare seguito; alla guida del nostro scooter, con il fotografo al seguito, abbiamo così deciso di percorrere sia in mattinata che nel tardo pomeriggio le due lingue d’asfalto in entrambi i sensi di marcia. La situazione è proprio come  quella denunciata dalla nostra lettrice;  su una delle due complanari, in direzioni Bari ,una mezza dozzina di giovanissime prostitute erano tranquillamente sedute su delle sedie in plastica in attesa di clienti; le ragazze erano  in costume quasi …adamitico ed i loro giovani corpi  rappresentano un richiamo pruriginoso per tutti quegli automobilisti ( il ritorno delle prostitute ha di fatto incrementato  il flusso veicolare sulle due strette stradine) che si fermano per pattuire il costo della prestazione. Una ragazza, poco più che 20enne, bionda, quasi nuda, dalle grazie prorompenti, ha letteralmente bloccato un’utilitaria con a bordo due ragazzi  impedendo  di fatto il transito di altre autovetture. Il suono insistente dei clacson ha mandato su tutte le furie la lolita che ha apostrofato con frasi irripetibili  chi aveva osato disturbare la contrattazione. Anche  noi ,una volta che le signorine hanno notato la vistosa macchina fotografica, siamo stati oggetti di epiteti ingiuriosi, cosa che si è ripetuta anche nel pomeriggio.  La nostra presenza è passata quasi inosservata, invece, sulla strada provinciale 84, l’Adelfia – Rutigliano.  Già di prima mattina lo spettacolo offerto  dalle ragazze  va oltre il limite dell’indecenza , ed è forse riduttivo definirlo così. Su questa strada della “perdizione”, ( ribadiamo ai nostri lettori che le nostre mini inchieste sono sempre state scevre da  moralismo piccolo borghese, nè tantomeno siamo impegnati in crociate moralistiche) stazionano  decine  di prostitute in prevalenza dell’est – del tutto assenti invece le nigeriane –  che  si esibiscono semi nude simulando balli e movenze “condite” da espliciti riferimenti sessuali. La più “anziana” di loro non supera i 25 anni ,come del resto sono giovanissime pure le loro colleghe che stazionano sulle suddette complanari.  Tanya, Sonia e la sua amica Roberta,sono giovanissime e belle, una di loro è appena maggiorenne,  scambiano qualche battuta con noi; provengono dalla Romania e dall’Ungheria ,parlano  un italiano stentato , sono in Puglia da circa un mese e la loro prossima destinazione sarà la Lombardia. Dai 30 ai 50 euro è la loro tariffa standard, le ragazze non intendo perdere altro tempo con noi e ci liquidano in modo sbrigativo. Sulla strada invece è un pullulare di contrattazioni; clienti più o meno giovani (qualcuno ha la “somaticità” del professionista) si fermano con le loro auto ,fanno salire a bordo le ragazze e si infrattano percorrendo le stradine in terra battuta. Le scene sono a dir poco avvilenti e mortificanti della dignità umana, femminile in particolare. Il fotografo riesce a malapena a scattare un’istantanea, poi siamo costretti ad andare via per la curiosità che la nostra presenza ha suscitato. Il problema su questo tratto di strada non è solo di ordine “morale” , essendoci anche la questione della  sicurezza stradale; molti automobilisti e conducenti di mezzi pesanti ( in zona c’è un importante sito industriale della pasta) attratti dagli espliciti richiami e dalle nudità delle giovani squillo, frenano bruscamente mettendo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità, generando una situazione di perdurante pericolo. Dunque il fenomeno dell’umiliante mercimonio sulle strade baresi è tutt’altro che debellato; sarebbe stata una pia illusione credere il contrario. I blitz antiprostituzione effettuati nel corso degli ultimi anni dalle forze dell’ordine, come più volte ribadito, hanno solo sortito l’effetto momentaneo di restituire un minimo di vivibilità ai residenti, come nel caso delle complanari. Il lucroso business dello sfruttamento della prostituzione è un mostro dai mille tentacoli  difficile da sconfiggere. Le organizzazioni criminali sia locali che straniere che gestiscono ,quest’ultime “in sub appalto”, l’enorme giro di denaro, hanno un potere tentacolare non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale. Per scoraggiare almeno  la presenza delle giovani prostitute sulle strade più a rischio, come nei casi già citati, basterebbe però poco: da ottobre dello scorso anno fino a poche settimane fa sulle complanari di Japigia è bastata la presenza costante di una pattuglia di vigili urbani sul ponte di collegamento tra le due stradine per evitare l’ignobile esibizione. Anche auto dei Carabinieri percorrevano con una certa assiduità quelle viabilità di servizio. Allentata la sorveglianza tutto è ritornato,purtroppo, come prima, se non peggio. Visto l’approssimarsi della stagione estiva forse sarebbe il caso di “risvegliare” qualche sonnacchioso poliziotto municipale impegnato a timbrare carte negli uffici ed impiegarlo  con mansioni di ordine pubblico. I residenti esasperati sicuramente ringrazierebbero i tanto vituperati vigili urbani.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 18 Aprile 2013

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