Cultura e Spettacoli

Torna Time Zones, il festival musicale della sperimentazione

 

Torna a novembre a Bari “Time Zones – sulla via delle musiche possibili”, la rassegna che da ventotto anni si segnala come uno degli appuntamenti più innovativi del panorama italiano distinguendosi per sperimentazione, avanguardia e apertura al contemporaneo e che quest’anno abbraccia suoni pop, jazz ed elettronici. Anche per quest’anno, infatti, il festival proporrà inedite avventure sonore lontane dalle logiche commerciali, in un percorso multiculturale ed eterogeneo che intreccia le nuove proposte musicali internazionali, spaziando dalla Grande Mela col suo carico di jazz all’Europa settentrionale(in particolare l’Islanda) con le sue atmosfere rarefatte e melodiche, per tornare al nostro meridione, con quei “fiori nati nel prato di periferia, a due passi da casa, dove spesso non si getta nemmeno uno sguardo”. In un clima di perenne emergenza e disagio falcidiato dalla crisi, il patron Gianluigi Trevisi, grazie anche al supporto delle istituzioni politiche, è riuscito a creare anche per quest’anno uno spazio libero che verrà riempito con performance originali e debutti assoluti: “Quello che Time Zones ha disegnato insieme a poche altre manifestazioni – ha spiegato Trevisi nel corso della conferenza di presentazione del programma alla stampa, a cui era presente anche l’assessore alla cultura della Regione Puglia Silvia Godelli-  è un ritratto molto verosimile delle trasformazioni di questo linguaggio: un percorso di centinaia di concerti che guardato nell’insieme evidenzia nitidamente il passaggio verso un’idea di musica multiculturale, totale, onnicomprensiva di tutti i linguaggi del mondo.” In questo percorso quasi mistico e rarefatto ispirato al Nord Europa, evocato nell’immagine dell’illustratore Gianfranco Bonadies, il programma sarà concentrato in sei appuntamenti che andranno dall’1 al 18 Novembre. Si parte venerdì 1 Novembre al Teatro Forma di Bari con l’opening act alle 21 della violoncellista islandese Hildur Guðnadóttir, seguita dal compositore islandese Jóhann Jóhannsson, dal suono complesso e maestoso e dall’incredibile capacità di ammaliare gli ascoltatori. Venerdì 8 Novembre, sempre al Teatro Forma di Bari alle 21, sarà possibile assistere a Jacaranda Wooden Connections, un progetto tutto nostrano nato all’interno di un gruppo di percussionisti capitanati dal compositore barese Filippo Lattanzi: un percorso dedicato alla marimba, nato con l’intento di rompere le barriere tra musica colta, jazz e la world e che rielabora alcune partiture di grandi musicisti, assoggettandole a timbriche provenienti da altri generi. Seguirà nella medesima serata l’esibizione del Dafnis Prieto Proverb Trio, formato da un prodigio alla batteria, un talentuoso pianista della scena jazz newyorkese e un vocalist nominato al Grammy Award: un’ assoluta novità sulla scena internazionale del nu jazz. Ma il primo nome in cartellone annunciato per l’edizione 2013 rappresenta l’essenza del suono elettronico di questi anni ‘10, eccezionale commistione di melodia, beat, cut-up e loop-art: Jon Hopkins, artista londinese dalle formidabili competenze tecniche, compositore, pianista e mago dello studio di registrazione. Hopkins ha già all’attivo delle collaborazioni con nomi del calibro di Coldplay, Massive Attack e Brian Eno, ma ha firmato anche colonne sonore (per il film Monsters di Gareth Edwards). Il suo recente disco Immunity gli è valso la definitiva consacrazione planetaria grazie ad un memorabile intreccio di elettronica e melodia, glitch e appetibilità per la dancefloor, caratterizzandolo per un suono onirico eppure altamente appassionato. Jon Hopkins presenterà la sua performance dal vivo il 9 novembre all’Eremo Club di Molfetta come evento speciale di Time Zones, con opening e closing act “Bedford Avenue”, progetto sonoro a cura di Francesco Rapone e Fabio “ESO” Tavarella. Si prosegue domenica 10 Novembre sempre al Teatro Forma con la presentazione de “L’Attesa” della pianista barese Claudia Mastrorilli, orgoglio tutto nostrano: un album costruito su un intreccio di melodie nate dalle emozioni personali dell’artista e direttamente consegnate al pianoforte, un lavoro di formidabile qualità grazie alla sensibilità e alla varietà di colori che traspare dalle sue note. Seguiranno nella medesima serata le atmosfere rarefatte dei norvegesi Erik Honoré e Greta Aagre, con il loro jazz nordico poco ortodosso, ma sempre carico di nuovi elementi; si esibiranno con il contributo di Raffaele Casarano, il giovane sassofonista salentino fortemente voluto da Honoré per la sua capacità di andare oltre le convenzioni prestabilite. Domenica 17 Novembre è invece la volta, sempre al Teatro Forma, di Cinema Soloriens, una performance multimedia che nasce intorno a due dei personaggi più eccentrici e leggendari della musica del nostro tempo: Marshall Allen, della mitica Sun Ra Arkestra, e James Harrar, musicista visionario e videomaker, i quali si misureranno a Time Zones con l’elettronica e le percussioni dell’olandese Rogier Smal. Segue l’esibizione del Jim Black Trio, con uno dei batteristi (Jim Black) più influenti del nostro tempo. Chiuderà i battenti di questa ventottesima edizione Nicola Gaeta, che lunedì 18 Novembre presenterà al pubblico il suo libro “BAM! – Il jazz oggi a New York”, mirabile lavoro frutto di un viaggio compiuto dall’autore fra le strade e i club di New York, in cui, attraverso 63 interviste a musicisti attivi nella scelta newyorkese del jazz, cerca di raccogliere e mettere insieme i tasselli di una scena multiforme quale è quella della musica afroamericana nella Grande Mela. BAM, infatti, è un acronimo e sta per Black American Music, la sigla con cui molti artisti stanno attualmente cercando di ridefinire la musica afroamericana per uscire dagli stereotipi ed esaltarne le radici, sottraendola ai cosiddetti meccanismi del mainstream bianco. Ogni ingresso a serata prevede un biglietto dal costo di 15 + 1 €, mentre l’abbonamento costa 50 + 2 €. Questa rassegna si mostra anche per quest’anno come un vero e proprio gioiello tutto nostrano che si attesta su livelli di riconosciuta eccellenza e originalità, uno sguardo panoramico entusiasmante sul mondo musicale dedicato non soltanto ai cultori di determinati generi, ma anche a tutti gli appassionati che cercano nella musica pura uno svago ed un rifugio per l’anima.

 

Lorena Perchiazzi


Pubblicato il 8 Ottobre 2013

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