Torre a Mare, sempre più circonvallazione della morte
Sempre più a rischio la viabilità a Torre a Mare, la frazione di Bari con una ragnatela di strade-complanarie a raso con le abitazioni, pericolosissime per la circolazione sempre crescente, con l’avvicinarsi delle belle stagioni. E che dire degli incidenti stradali? Anche con morti e ferii, purtroppo, di casa, da quelle parti. “Da anni avevamo sottoposto la questione riguardante la pericolosità del tratto della statale compreso tra Torre a Mare e San Giorgio direzione nord, al Comune di Bari e all’Anas SpA”, attacca Vitantonio Uggenti di “Pro Civitate”, il comitato civico che già alcuni anni fa aveva preannunciato l’intenzione di rivolgersi all’Autorità competente nel caso in cui si fossero verificati altri gravi incidenti. Sinistri puntualmente verificatisi lungo un tratto di strada ogni giorno più a rischio per l’levata velocità di autovetture e motocicli di passaggio su una tangenziale cosparsa di ville e villette. Tuttavia ogni denuncia, almeno finora, è puntualmente caduta nel vuoto, nonostante gli impegni assunti dall’Anas. “Nulla è cambiato –riattacca il presidente di Pro Civitate- dopo l’ennesimo incidente stradale con autovettura che, mesi fa, ha divelto la recinzione di una villa che insiste lungo il suddetto tratto di strada, e che per fortuna non si è trasformato in strage”. Infatti, se al momento dell’incidente all’interno della proprietà si fosse trovato qualcuno,oggi parleremmo di altre vittime sacrificate all’asfalto,grazie alla complicità di Amministrazioni ed Enti prigionieri della burocrazia e dell’inerzia. “Abbiamo già presentato esposti e denunce alla Magistratura inquirente e agli organi competenti, affinchè siano accertate responsabilità e omissioni nell’adozione dei provvedimenti necessari per ridare impulso ai lavori di allargamento di quel tratto di circonvallazione, ma non s’è mosso niente e nessuno”, lo sfogo di Uggenti. Tante, troppe le questioni stravecchie,che ancora oggi, però,appaiono senza sbocchi nonostante i cambi della guardia a Palazzo di Città: in via Pantaleo a Torre a Mare ci sono numerose palazzine ed insediamenti abitativi privi di allacciamenti alla rete fognaria ed alla rete che rifornisce il gas. Come non bastasse, anche la luce in quella pubblica via alla periferia nord ella Città rappresenta un lusso, visto e considerato che da sempre in via Pantaleo mancano i pali dell’illuminazione. A tornare spesso su questi argomenti a dir poco spinosi, con petizioni e lettere indirizzate a Sindaco e amministratori, è stato sempre il Comitato Civico “Pro Civitate” dell’infaticabile Vitantonio Uggenti. Il quale, in una delle tante missive di protesta finite sulla scrivania di Emiliano, già tempo fa aveva puntato il dito anche contro la mancanza di igiene, “…essendo effettuate molto di rado le operazioni di pulizia in via Pantaleo dagli operatori ecologici dell’Amiu”. Per questo Uggenti, che quasi quasi non ci crede, chiede ancora una volta al primo cittadino se egli sia a conoscenza delle ragioni che hanno sprofondato nell’isolamento e nella precarietà più assoluta quella strada, da anni senza luce, gas e fogna. E per di più abbandonata alla sporcizia. Gli abitanti, per questo, hanno chiesto piu’ volte all’ex Sindaco, Simeone Di Cagno Abbrescia ed all’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Giuseppe Loiacono, ed all’Igiene dell’epoca, Michele Roca, d’intervenire tempestivamente e provvedere alla soluzione dei problemi. Ed a quanto pare l’Aqp, dal canto suo, in passato avrebbe predisposto e trasmesso all’Ufficio Tecnico Comunale, assieme ad altri riguardanti altre zone periferiche come Carbonara e Ceglie del Campo, anch’esse zone ancora oggi senza fogna e gas, un progetto esecutivo delle opere in Via Pantaleo. E la proposta per la riqualificazione di Torre a Mare sarebbe stata inserita nella bozza del programma degli investimenti delle opere pubbliche 2002-2004. Ma poi, all’atto pratico, come spesso succede se non si hanno “Santi e Politici” giusti in Paradiso, nessun intervento e’ mai iniziato per via Pantaleo. Tanto che qualcuno aveva perfino pensato che quei finanziamenti fossero solo carta straccia, trattandosi più che altro di sterili manovre elettorali. Ma torniamo all’interpellanza, questa sì concreta e messa nero su bianco, del Comitato “Pro Civitate”. Che al Sindaco ha chiesto se non ritenga necessario ed urgente attivare ogni iniziativa affinchè gli insediamenti abitativi a Torre a Mare possano essere collegati alla rete fognaria ed alla rete di erogazione del gas al più presto, garantendo con una maggiore pulizia da parte dell’Amiu, una migliore qualità della vita ai residenti. I quali, come non bastassero i disagi per gli allacci mancati, rischiano di essere speronati mentre se se stanno in panciolle a casa propria…
E a proposito di aree a rischio…..
L’ultima lettera aperta residenti e comitati di quartiere di Japigia l’hanno trasmessa a Prefetto e Sindaco di Bari tre anni fa, per ricordargli che da oltre trent’anni i problemi della Zona B/2 non trovano definitiva soluzione. Le situazioni di degrado maggiore di cui dovrebbero occuparsi rappresentante del Governo e Capo della Giunta Municipale su sollecitazione dei rappresentanti dei comitati di quartiere? Innanzitutto la totale assenza di servizi di prima necessità per gli anziani soli, quelli non autosufficienti, per i quali anche andare a fare la spesa diventa un vero e proprio “calvario”. “Nel settore B/2 siamo tutti penalizzati ed offesi nella nostra dignità soprattutto dopo aver appreso che anche i progetti di riqualificazione dei quartieri che stanno approvando alla Regione non contemplano interventi in Via La Pira, Guglielmo Appulo, Rocca e Viale Archimede”, si leggeva nella lettera di Giovanni Marinelli, responsabile del comitato ‘Giorgio La Pira’. Poi c’è il problema del verde che manca e del poco che c’è lasciato nell’abbandono e degrado più assoluto. “La pineta di san Luca è ancora lasciata in un deplorevole stato di abbandono dopo che il Comune fin dal 1997 ha speso centinaia di milioni di lire per recintarla e illuminarla”, riattacca Marinelli, che spera ancora nell’intervento del Prefetto e del Commissario dell’Istituto Autonomo case Popolari, colui che non s’è degnato nemmeno di rispondere a due lettere del comitato. Che da tempo ha chiesto di affrontare, appunto, anche altri argomenti come la bonifica di aree invase da detriti e calcinacci, di illuminazione e allargamento di Via Pezze del Sole e riqualificazione un’area che rischia il collasso socio-economico e culturale. Esagerazioni? Solo chi non ha mai percorso Via Pezze del Sole può pensarlo. Marinelli da anni ha chiesto a Sindaco e assessori di ascoltare la voce che proviene da una delle zone più degradate della Quinta Circoscrizione, un’area che adesso resta ancora più sola e abbandonata.
Francesco De Martino
Pubblicato il 2 Aprile 2011