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Torrente sposa il progetto senza gloria

Una buona notizia ed un’amara considerazione. Vincenzo Torrente guiderà il Bari anche il prossimo anno. I galletti potranno contare sulla continuità tattica di un buon allenatore e sulle capacità umane di un uomo genuino. L’accordo tra l’allenatore campano ed il club biancorosso è stato siglato ieri pomeriggio. Un solo anno di contratto, perché la situazione della società e le cifre che hanno sancito l’intesa sono del tutto straordinarie. Nel senso più letterale del termine: assolutamente poco comuni. Ad una piazza dal blasone di Bari, ad una società come quella gestita dai Matarrese e più in generale ad una qualsiasi compagine di cadetteria che ambisce ad un campionato di vertice. Ecco l’amara considerazione. Il progetto è partito, l’ambizione è comunque rimasta a casa.

“Sono contento dell’accordo raggiunto –dice Torrente dopo aver ufficializzato la permanenza- il primo anno a Bari è stato positivo. Sono stato bene. Da parte mia c’erano tutte le premesse per proseguire. Certo, si tratta di una sfida importante che metterà alla prova un po’ tutti. Ma c’era da salvaguardare il bene di una società gloriosa come quella del Bari. Non potevo che rispondere presente. Spero che questo sia il punto di partenza per riportare la squadra ai livelli che merita –continua Torrente- abbiamo una base di ragazzi giovani e motivati su cui lavorare per affrontare una stagione difficile, ma allo stesso tempo stimolante”. La decisione spettava esclusivamente all’allenatore. Venerdì pomeriggio dai piani alti del San Nicola era arrivato sulla scrivania di Torrente un progetto chiaro e definito. Povero di quattrini, svuotato di qualsiasi aspirazione, ma assolutamente dettagliato. Nessun cenno alla normalità che il tecnico campano aveva pubblicamente richiesto nel corso dell’ultima conferenza stagionale. Tutto il contrario. Importante riduzione del suo stipendio, notevolissima diminuzione del tetto-ingaggi relativo ai calciatori, più un piano mirato a vendere tutto il vendibile. La logica avrebbe dovuto vedere un allenatore inviperito alzarsi dal tavolo delle trattative più indignato che mai, l’opportunità ha invece visto le due parti accordarsi nel giro di quarantotto ore.

“Siamo soddisfatti della riconferma di Torrente –commenta Angelozzi- un segnale concreto della società in merito all’intento di proseguire il lavoro svolto nella scorsa stagione. Nonostante le mille difficoltà di varia natura incontrate sul nostro cammino. Faremo il possibile per allestire una squadra che sia in grado di giocarsela con tutti”. Il diesse biancorosso cerca poi di fare il punto su alcune trattative di mercato. “Oggi (ieri, ndr) volerò a Milano per discutere di alcune comproprietà -conclude- per quanto riguarda Romizi abbiamo intenzione di far valere l’accordo che avevamo preso con la Fiorentina nel mese di gennaio. Il fatto che i dirigenti viola siano cambiati è poco rilevante. Ceppitelli interessa almeno ad un paio di club di serie A. Abbiamo intenzione di parlare con tutti, ma non ci faremo prendere per la gola da nessuno”. Senza dimenticare che per quanto l’intenzione sia quella di vendere, comunque bisognerà scendere in campo in undici. Possibilmente tutti all’altezza di una squadra come il Bari.

Tiziano Tridente


Pubblicato il 12 Giugno 2012

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