Cultura e Spettacoli

Torri affacciate sul mare

Attenzione a non confondere la storica frazione del capoluogo pugliese con altre due ‘Torri’: Torre del Mare e Torre di Mare

In Italia sono alcune centinaia i Comuni il cui toponimo include riferimenti a ‘torre’ e ‘torri’. La Puglia ne considera tre : Torre Santa Susanna, Torremaggiore, Torricella. Ancora più numerose le località distinte allo stesso modo.  Una di queste,Torre a Mare, dista quindici chilometri da Bari (vedi immagine). Fino al 1938 conosciuta come Torre Pelosa e rientrante nella giurisdizione della vicina Noicattaro, Torre a Mare è oggi un quartiere del capoluogo pugliese. Attenzione a non confondere la storica frazione del capoluogo pugliese con altre due ‘Torri’ : Torre del Mare e Torre di Mare. La prima è una frazione di Bergeggi, nel savonese ; consiste in un complesso abitativo a vocazione turistica costruito negli anni cinquanta sul promontorio di Torre d’Ere, prospiciente l’isola di Bergeggi. C’è poi Torre di Mare : questa volta non parliamo di un centro abitato, bensì di una fortificazione eretta nell’XI secolo dalla contessa Emma Maccabeo di Montescaglioso a ridosso dell’abitato greco di Metaponto. Di Turris Maris si parla solo a partire del XII secolo, quando il toponimo compare  in un documento bilingue in greco e latino e in un atto in volgare siglato da Federico II. All’epoca, mura avvolgevano la torre e alcune pertinenze della stessa destinate alla custodia degli attrezzi e a dimora di contadini e viandanti. Dopo un periodo fioritura fra XIII e XIV secolo, Torre di Mare venne abbandonata. Verso la fine del Quattrocento, però, la necessità di difendere le coste ioniche dalla minaccia turca, spinse il re di Napoli a ripristinare la fortificazione, che venne ristrutturata e fornita di una guarnigione. Ma col subentrato degrado ambientale del sito, un nuovo spopolamento si registrò a partire dal XVII secolo, periodo in cui nelle cronache dei viaggiatori si parla di Torre di Mare come di un rudere disabitato. Attualmente dell’antico complesso sopravvivono la chiesa di San Leone Magno, alcuni corpi di fabbrica pre-rinascimentali e poche pietre scampate alla spoliazione operata dagli abitanti della zona in cerca di materiale lapideo per la costruzione di masserie e di alcuni edifici di Bernalda. Dai documenti non risulta che Torre di Mare sia mai stata impegnata in azioni di guerra. Così non fu invece per la fortificazione di Torre a Mare. Anche questa struttura difensiva, eretta nel Cinquecento era stata pensata per vigilare contro le insidie che in quei giorni facilmente venivano dalle coste balcaniche, se non dai più lontani porti della Turchia. La notte del 4 luglio 1562 Torre Pelosa veniva assalita dagli uomini sbarcati da due piccole galee turche. Narrano le cronache che il pronto e fitto fuoco di ‘moschetteria’ opposto dalla piccola guarnigione fu sufficiente a mettere in fuga gli assalitori.

Italo Interesse


Pubblicato il 8 Giugno 2023

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