Tra Amtab e Amiu si moltiplicano i disservizi comunali
A tenere banco nella calura preferagostana barese sono ancora i problemi permanenti dell’Amtab, l’Azienda comunale per il trasporto pubblico urbano, a cui da qualche giorno si sono aggiunti anche quelli per i disservizi dell’Amiu, la partecipata comunale che a Bari gestisce il servizio di igiene e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Infatti, non si sono ancora sopite le polemiche tra maggioranza ed opposizione al Comune di Bari, per la scelta del sindaco Antonio Decaro e della sua coalizione di boicottare la seduta di consiglio monotematico sui disservizi del trasporto pubblico barese e, quindi, sull’Amtab, richiesta dalle forze di opposizione presenti nell’aula “Dalfino”, che già un’altra ex municipalizzata barese sta causando non poche grane al sindaco Decaro ed alla sua Amministrazione, per le tante lamentele che molti baresi stanno facendo a causa delle numerose inefficienze nel servizio di pulizia delle strade cittadine, ma anche nel servizio di svuotamento e lavaggio dei cassonetti di raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda la discussione sull’Amtab il consiglio comunale non ha potuto insediarsi neppure venerdì pomeriggio, in seconda convocazione, poiché la maggioranza di centrosinistra che amministra Bari, come già annunciato dal sindaco Decaro nella conferenza stampa del giorno prima, non si è presentata in Aula, determinando di fatto l’impossibilità di aprire i lavori, per mancanza del numero legale. I dieci consiglieri di opposizione, dopo questo ulteriore boicottaggio da parte della maggioranza, hanno deciso di depositare nell’ ufficio del Primo cittadino a Palazzo di Città un modellino di pullman rotto “come simbolo – hanno dichiarato i consiglieri Filippo Melchiorre, Giuseppe Carrieri, Irma Melini, Pasquale Finocchio, Fabio Romito, Michele Picaro, Sabino Mangano e Francesco Colella – di un’Azienda dei trasporti incapace di rispondere al bisogno di trasporto pubblico”. “Ancora una volta – hanno, poi, commentato ironicamente gli esponenti di opposizione – sindaco, assessori e consiglieri comunali hanno disertato l’Aula preferendo le vacanze al lavoro per la comunità”. E mentre al Comune per la seconda volta non si insediava il consiglio per discutere dei disservizi dell’Amtab, giungeva notizia che due bus navetta della partecipata comunale in servizio per il Park & Ride “A” si erano fermate per strada quasi contemporaneamente per delle avarie. Trattasi della vettura 7104 che si è fermata sul lungomare Vittorio Veneto, per un problema ai freni. Infatti, il mezzo aveva invaso l’altra corsia per il mal funzionamento dei freni e, per fortuna, l’autista è riuscito ad evitare conseguenze dannose. All’altro autobus che copre lo stesso servizio, il numero 7032, è scoppiato invece il tubo dell’aria. Entrambi si sono fermati per strada ed erano in attesa di essere rimorchiati, per essere portati in officina. Qualcuno ha fatto notare che, a causa del ridotto numero di autobus in circolazione, le due navette in avaria erano le uniche in servizio su quella tratta, che al momento risulta, quindi, scoperta e che per rimpiazzarli, l’Azienda dovrebbe inevitabilmente scoprire altre linee. Ma se per l’Amtab le cause del disservizio sono di natura finanziaria, per l’Amiu invece sono di natura organizzativa. Infatti, nei giorni scorsi è stato lo stesso sindaco Decaro che si è recato nella sede barese dell’Azienda di igiene urbana per far presente ai responsabili che la città è troppo sporca e che il Comune spende ben 64milioni di Euro di tributi, versati dai contribuenti baresi, per un servizio che si lascia molto desiderare in termini qualità ed efficienza. “Ma – si è chiesto ironicamente un cittadino della periferia nord di Bari – a chi le fa tali osservazione il sindaco Decaro, per caso a se stesso?”. Infatti, continuando, lo stesso cittadino ha commentato: “L’Amiu è una società di proprietà a maggioranza del Comune di Bari, il cui vertice aziendale dipende quindi dal Primo cittadino barese”. “Se ci sono delle disfunzioni nel servizio – ha aggiunto sempre lo stesso cittadino – trattandosi di una società che opera ‘in house’, il sindaco di Bari dovrebbe innanzitutto diffidare il presidente del Cda dell’Azienda, per richiamarlo alle proprie responsabilità di Capo dell’amministrazione della società partecipata ed invitarlo a prendere tutti i provvedimenti necessari ad offrire prestazioni di servizio adeguate al corrispettivo pagato dai contribuenti baresi, con l’avvertimento che in caso di mancato riscontro il socio di maggioranza dell’Amiu, cioè il Comune di Bari, sarà costretto a rimuovere il suo preposto alla gestione dell’Azienda”. Infatti, diversamente, si tratterebbe soltanto di una presa in giro ai cittadini baresi che si lamentano per la città troppo sporca e per le conseguenze di tale situazione. Come dire a Decaro, su Amtab ed Amiu coperchi da mettere non ce n’è sono più. Serve solo agire, prima che le troppe inefficienze nei servizi pubblici del Comune di Bari travolgano la sua Amministrazione e su cui non potrà che subire le dovute conseguenze, traendo le necessarie conclusioni.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 8 Agosto 2015