Tra i grillini baresi non c’è pace
Non c’è pace a Bari tra gli attivisti del Movimento politico 5 Stelle che fa capo al noto comico genovese Beppe Grillo. E dopo le recenti vicende che hanno visto la sostituzione, a campagna elettorale avviata, di Vincenzo Madetti con Sabino Mangano a candidato sindaco della lista dei penta stellati baresi, ora la contesa interna passa in Tribunale. Infatti, il già candidato sindaco Madetti ieri ha presentato ricorso giudiziale con l’intento di ribaltare le decisioni prese dal ristretto gruppo di iscritti allo stesso Movimento, autopromossisi candidati nella lista per le amministrative di maggio, con alla testa Sabino Mangano. L’ex candidato sindaco dei penta stellati baresi col ricorso intende contestare la decisione illegittima, ed eventualmente anche di rilievo penale, con cui alcuni suoi colleghi attivisti del M5S lo scorso 7 aprile lo hanno sfiduciato, ritenendolo responsabile di aver voluto aprire la lista al Comune ad altri simpatizzanti o attivisti del Movimento, al fine di allargare il numero dei partecipanti presenti nella lista e, quindi, alla competizione elettorale amministrativa . Pertanto, oltre a negare la validità della sfiducia, Madetti insiste perché vengano esaminati dal giudice tutte le decisioni dei vertici del M5S scaturite dalla deliberazione impugnata e che hanno fondamento nella stessa, a cominciare dalla sostituzione del nome presentato come candidato sindaco. L’esposto di Madetti è stato presentato a distanza di un mese esatto dalla delibera di sfiducia e giunge alla vigilia dell’arrivo a Bari del leader politico del M5S, Grillo per l’appunto, che terrà oggi pomeriggio nel capoluogo pugliese il suo comizio-spettacolo in Largo due giugno. “La tempistica? Sarà stato il caso” ha dichiarato Madetti, che ha pure aggiunto: “Per le elezioni comunali non voterò M5S, mentre alle Europee darò il mio sostegno ai candidati del movimento”. Sta di fatto che, secondo quanto annunciato con una nota dagli attivisti baresi del M5S, sul palco di Largo due giugno, insieme a Grillo, salirà l’aspirante Primo cittadino che ha poi preso il posto di Madetti, ossia Mangano, ed i 26 candidati della lista al Comune. Una lista che, come è noto, si presenta incompleta, visto che i nomi da presentare potevano essere in tutto 36, ma in realtà ne sono stati candidati dieci in meno del consentito. Ma anche le liste dei “grillini”presentate per i cinque Municipi di decentramento comunale non contengono il numero massimo di candidature consentito. E ciò, in una consultazione elettorale amministrativa, rappresenta sicuramente una grave anomalia, perché riduce notevolmente il potenziale elettorale della lista al Comune e quello delle liste dei Municipi. Infatti, la ridotta presenza di candidati, rispetto al numero consentito, è elettoralmente un handicap sia per il Movimento che non può contare sul numero massimo consentito dei candidati che in campagna elettorale si cercano voti, sia per gli elettori penta stellati che hanno a disposizione una lista assai ridotta di nomi in cui poter scegliere per il voto di preferenza sia per il consiglio comunale che per quello di ciascuno dei cinque Municipi baresi. Infatti, per una forza politica come il “5 Stelle”, che alle politiche del 2013 nel capoluogo pugliese è risultata la sigla più suffragata, con oltre 51mila voti, non è certo un fatto positivo presentarsi alle amministrative con liste incomplete e, per giunta, con uno strascico di polemiche tra attivisti che gettano una lunga ombra sulla situazione organizzativa di un Movimento politico di contestazione, che vuole approdare nelle istituzioni proponendosi come un’alternativa seria ai partiti tradizionali, mentre con le vicende baresi sulla composizione della lista dimostra di non essere serio già al proprio interno, visto gli avvenimenti che lo stanno interessando. Ma forse siamo solo agli inizi della telenovela politica del “grillismo” e gli sviluppi “comici” di una forza politica senza un minimo di organizzazione sono ancora tutti da venire. E soprattutto dopo la consultazione del 25 maggio prossimo.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 7 Maggio 2014