Cultura e Spettacoli

Tra magia di luce e speranza di una ripartenza

Dal latino solstitium, parola derivante da ‘sol’ e dal verbo stare inteso nel termine di ‘fermarsi’, in astronomia è il momento che si verifica due volte all’anno quando la terra, nel suo moto di rivoluzione intorno al sole lungo l’orbita terrestre, presenta in direzione del Sole. Ma come ogni 21 giugno la magia del solstizio d’estate si ripete a Bari, e mai come in questo anno dove finalmente ci si avvia ad una ripresa post Covid, ma soprattutto tra mille speranze e le preghiere dei fedeli: la luce proiettata all’indirizzo della facciata della Cattedrale di San Sabino, filtra dal rosone per combaciare con quello musivo a due passi dall’altare. Il tutto, come si vede dalle foto, sotto gli occhi dei fedeli presenti in numero contingentato accorsi per lo spettacolo all’interno del monumentale edificio religioso del borgo antico. L’evento è stato accompagnato tra la musica, brani d’organo danze e canti è iniziato alle 17.10, momento in cui il fascio di luce entra dal rosone della facciata proietta il suo disegno sul rosone pavimentale della navata centrale della Cattedrale, facendo coincidere perfettamente i due motivi ornamentali. Un rito che si ripete una volta l’anno ma che lascia sempre senza fiato. Per gran parte dell’evento ad accompagnare lo spettacolo danzante, il noto maestro Gilberto Scordari, mente a celebrare il rito religioso è stato Don Franco Lanzolla. Nella mattinata di ieri fuori al sagrato della Cattedrale ha inaugurato la banda sinfonica dell’esercito italiano nella giornata internazionale della musica. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 22 Giugno 2021

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