Tra Sindaco-‘magiafuoco’ e Comune-‘mangiasuolo’, spunta la Rete-‘grilloparlante’…
Prima di terminare il mandato, si chiede a Decaro un segnale finalmente sull'assetto urbanistico della Città
Dopo il Sindaco-mangiafuoco, ecco a Bari le associazioni costrette a opporsi al Comune-mangiasuolo per non ridurre ancor più drasticamente gli spazi a misura d’uomo in una città ancora orfana del Piano Urbanistico, dopo ben quattro mandati (…vent’anni tondi tondi!) a giunte-centro/sinistra. E così, mentre sui ‘social’ girano le immagini di Antonio Decaro furioso per i rifiuti a Bari-Vecchia, ‘Sindaco-Mangiafuoco’ berciante contro cittadini/ciuchi, più prosaicamente altri ‘cittadini-grilliparlanti’ chiedono una tregua alla cementificazione, almeno fino al nuovo piano regolatore. Insomma, il 26 luglio e’ stato consegnato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Municipale l’istanza della rete “Tutto e’ connesso” – condivisa dalla Consulta all’Ambiente – chiedendo di non mangiarsi altro suolo e ossigeno per finire a vomitare altro ferro-cemento. Un pasto assai indigesto, a meno d’un anno dalle amministrative, a Bari. <<Il mandato dell’Amministrazione è al suo ultimo anno -si legge nel documento protocollato al I° piano del Palazzo di Città – il piano regolatore vigente, adottato nel 1976 e concepito su ben diverse previsioni demografiche, risulta sovradimensionato, per cui il mancato adeguamento continua a produrre notevoli danni ambientali, con aumenti dei livelli di calore in diverse parti della città, fase di ebollizione in cui i terreni di drenaggio delle acque meteoriche, in presenza di una rete fognaria assolutamente insufficiente, costituiscono per la città uno dei beni più preziosi da tutelare>>, scrive la rete al fine di richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sull’impatto negativo dell’assetto urbano, dovuto all’inarrestabile corsa agli interventi di edilizia residenziale e commerciale. Preparando consapevolmente <<…le condizioni per altre preoccupanti isole di calore che risulteranno, per le attuali e future generazioni, difficilmente aggredibili>>. Ergo, rischi legati al clima e tempi indefiniti per l’adozione del PRG diventano la miccia di una vera bomba eco-ambientale in città e i firmatari del documento messo in mano a Decaro e Cavone non intendono attendere un’amministrazione oramai al tramonto. Ed ecco servita, quindi, la richiesta di <<tutela rafforzata>> per aree verdi e agricole, per edifici e ville storiche a rischio abbattimento. Causa, si capisce, la <<…forsennata colata cementizia che assedia la città>>. L’appello da qualche giorno è all’attenzione dell’assemblea cittadina, coi firmatari disponibili sin da subito a discuterne l’assetto urbanistico, per non correre il rischio di lasciarla ad amministratori-mangiafuoco e palazzinari-pescecani…
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Agosto 2023