Cronaca

Tragedia sfiorata domenica scorsa in piazza Magrini a Palese

Era il 27 marzo del 2018 quando l’Amministrazione comunale barese, con l’approvazione dello studio di fattibilità, ha dato l’annuncio di aver avviato l’iter per la riqualificazione, dopo circa un cinquantennio, di piazza Magrini a Palese. Però dopo 50 mesi, ossia più di quattro anni, lo stato di questa storica, piccola ed unica area pubblica al centro di Palese ed antistante la Parrocchia di “San Michele Arcangelo” è ancora quello di quattro anni fa, se non addirittura peggiore. E cioè pavimentazione arlecchino, con mattoni rossi quadrettati sconnessi, pochissime panchine in ghisa con pianale e spalliera in legno, lungo le fiancate laterali della piazza, corpi illuminanti a led su palo dislocati lungo il perimetro ed intervallati da vecchi alberi con evidenti deformazioni nel tronco e forse alquanto malridotti, al punto che da uno di essi, domenica scorsa alle ore 12 circa, si è improvvisamente staccato un grosso ramo, precipitando sulla panchina sottostante da un’altezza di circa tre metri. Fortunatamente tragedia sfiorata per i tre giovani malcapitati che in quel momento erano seduti sulla panchina in corrispondenza dell’albero da cui si è distaccato il pesante ramo che era una delle chiome in cui si suddivideva il tronco in altezza. Una massa di legno approssimativamente del peso di 25-30 chilogrammi che improvvisamente è piombata sulla spalla destra, sfiorando fortunatamente il collo e la testa, di uno dei tre giovani , Vincenzo Morisco, che in quel momento occupavano la panchina e che è finito in ospedale non solo per lo shock, ma soprattutto per la contusione ed il probabile trauma riportato nell’impatto da schiacciamento, dovuto alla massa legnosa in caduta libera e, quindi, all’effetto sicuramente molto maggiore di quello del peso stesso del ramo, a causa del fenomeno gravitazionale. Solo un forte spavento per gli altri due giovani che, grazie allo sviamento del ramo nell’impatto con chi gli sedeva accanto, sono usciti illesi dall’accaduto. Il pericoloso episodio, dovuto verosimilmente allo stato di trascuratezza e, comunque, di scarsa manutenzione del verde pubblico, che a Palese e Santo Spirito non riguarda solo gli alberi di piazza Magrini, ma anche interessa quasi tutto ciò che è di competenza comunale nel settore dell’arredo urbano e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie a carico dell’Amministrazione barese. Manutenzioni che – stante a ciò che ha riferito su Facebook il presidente del locale Municipio di decentramento amministrativo, Vincenzo Brandi – a Bari il Comune svolge secondo un preciso crono-programma, che però per quanto riguarda Palese e Santo Spirito nessuno conosce preventivamente, oltre che nulla è dato sapere ai cittadini degli interventi previsti o programmati. Infatti, non a caso, in molti nel V Municipio barese lamentano il fatto che a Bari città il Comune le manutenzioni le effettua a tempo debito in tempi rapidi e, talvolta, anche in via preventiva, mentre in periferia (quindi a Palese e Santo Spirito) spesso si dimentica, oppure le esegue con ritardi notevoli e solo dopo ripetute sollecitazioni, o quando la trascuratezza ed il degrado raggiungono livelli inaccettabili, con rischi per i cittadini del tipo di quello verificatosi domenica scorsa in piazza Magrini. Ma l’amministrazione Decaro a dimenticarsi nel V Municipio non sono soltanto le manutenzioni ordinarie e straordinaria, ma soprattutto le opere che il Comune dovrebbe progettare e mettere in cantiere. Invece si limita spesso solo agli annunci. Ed il “caso” di piazza Magrini a Palese è uno di questi annunciati e finora mai avviati. Infatti, proprio accanto alla panchina su cui domenica scorsa è precipitato parte di un albero malmesso l’amministrazione Decaro subito prima delle elezioni del 2019 ha fatto installare un cartello con cui annunciava la riqualificazione di piazza Magrini con un investimento di 700mila euro da finanziare con fondi “Pon metro”, ossia risorse non comunali, ma speciali rivenienti da bandi dell’Unione europea. “E ciò – ha esclamato uno dei cittadini presenti domenica scorsa in piazza Magrini – è già paradossale che il Comune di Bari, per un modestissimo intervento di riqualificazione urbana, preveda di accedere a finanziamenti speciali europei, anziché realizzarlo rapidamente con fondi del proprio Bilancio autonomo!”. Ma a che punto è l’iter di tale finanziamento per piazza Magrini? A porre più volte tale interrogativo in passato era stata anche la consigliera del locale Municipio dimessasi lo scorso anno, Francesca Maiorano del M5S, che però non ha mai avuto alcuna risposta sia dai competenti Uffici comunali, sia dal sindaco che dall’assessore ai LL.PP. della giunta Decaro, Giuseppe Galasso. Infatti, è stano che a distanza di ben tra anni dal posizionamento del cartello non si sappia ancora nulla del “se” e “quando” la riqualificazione annunciata dal Comune nel 2019 potrà essere portata a compimento. “Probabilmente per tale opera – ha ironicamente commentato lo stesso cittadino presente in piazza Magrini – bisognerà attendere la prossima tornata elettorale amministrativa!”. Tanto – come ha affermato proprio il sindaco Decaro, in occasione della recente promozione della squadra di calcio del Bari in serie B – “sognare non costa nulla”. E di “sogni” il Primo cittadino barese, Decaro, nei suoi finora otto anni di Amministrazione della Città di Bari (e delle sue dimenticate periferie), come è ben noto in loco, ai palesini e santospiritesi ne ha già propinati parecchi. E quello di piazza Magrini è sicuramente uno di questi.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 17 Maggio 2022

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